Rappresentano la grossa fetta del mercato, perché è tra queste cilindrate che le aziende giocano la partita decisiva, in città e non solo. Conosciamoli meglio

Il compromesso vincente: guida alla scelta degli scooter tra 125 e 350 cc

<p>Le cilindrate più diffuse nelle città di tutto il mondo sono quelle<strong> tra i 125 e i 350 centimetri cubici</strong> e non è un caso. Rappresentano<strong> il miglior compromesso tra costi di gestione contenuti, dimensioni e prestazioni</strong> alla portata delle varie esigenze ed esperienze, agilità e praticità con una discreta possibilità di carico. Si tratta di <strong>un segmento molto variegato</strong> e affollato di proposte e proprio per questo può non essere semplicissimo scegliere al volo lo scooter che fa al caso nostro. Inoltre dalla ottavo di litro alla 350 ci sono importanti differenze prestazionali da tenere in considerazione, perciò cerchiamo di fare subito un po’ di chiarezza. La 125 è una cilindrata da sempre viatico per chi vuole “fare sul serio” con le due ruote e se parliamo di scooter unisce il vantaggio di essere <strong>guidabile a 16 anni con patente A1</strong> (oltre che con patente B), a prestazioni che consentono di muoversi bene non solo in mezzo al traffico ma anche quanto c’è necessità di allungare un po’. A differenza di un tempo, <strong>oggi i motori 125 sono praticamente tutti a 4 tempi</strong> ad iniezione con indubbi vantaggi in termini di emissioni e di rumorosità ma anche di manutenzione e consumi.</p>

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<p>Quanto alle prestazioni, le potenze sono da codice inferiori agli 11 kW, generalmente tra gli 8 e i 10. Ma le Case propongono quasi sempre lo stesso scooter anche con una cilindrata superiore, tipicamente 150 perché questa è la prima cubatura utile per accedere a tratte autostradali e tangenziali. È un limite che esiste praticamente solo in Italia e che per ora è stato rimosso solo per la propulsione elettrica. Per avere una differenza più apprezzabile in termini di coppia e potenza bisogna salire ancora un pochettino. Ad esempio <strong>la cilindrata di 200</strong> (anche se spesso quella effettiva è di 175 cc) <strong>è più adatta se percorriamo tangenziali</strong> o salite impegnative o ospitiamo un passeggero. Va detto anche che è pensata per sfondare su mercati asiatici più che nostrani. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che <strong>le Case progettano in termini globali</strong> soprattutto in un segmento come questo.</p>

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<p>Una cubatura storicamente più “europea” è quella di 250 che però è ormai scomparsa dai radar: per rispondere alle restrizioni sulle emissioni senza rinunciare (anzi) alla prestazione che era obiettivo di questa cilindrata, i costruttori hanno introdotto la 300. Superata questa soglia iniziano a scomparire gli scooter compatti e agili ed iniziano ad esserci strutture più importanti. Di 350cc, in realtà, ce ne sono sempre meno proprio perché molte Case sono salite direttamente a 400. Ma c’è chi, come Honda o Kymco ad esempio, lo ritiene ancora un buon equilibrio tra esigenze urbane ed extra urbane. <strong>Ma non è solo la cilindrata a determinare il posizionamento di uno scooter medio</strong>, perché ci sono vari filoni. Per ogni categoria abbiamo scelto alcuni modelli tra i più rappresentativi, in modo da fornirvi gli elementi utili per la scelta. Ma non perdiamo tempo e andiamo a scoprirli assieme.</p>

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<h2><strong>Ruota alta: tutti all'inseguimento di SH!</strong></h2>

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<p><strong>Il diametro delle ruote è il primo criterio distintivo.</strong> I ruota alta, ovvero con il 16” all’anteriore e spesso anche al posteriore, sono i preferiti nelle grandi città per la loro agilità e per la capacità di superare con più disinvoltura sampietrini e… buche.</p>

<p>Tra questi il più venduto e famoso è<strong> Honda SH</strong> che in alcune zone come la capitale è un vero e proprio status. Proposto in versione 125, 150 e 350 <a href="https://www.inmoto.it/news/mercato/2022/01/12-5075303/gli_scooter_piu_venduti_nel_2021_la_top_10" rel="noopener" target="_blank">occupa il podio nelle classifiche di vendita</a> e quindi ha definito <strong>uno standard che prevede pedana piatta, sella comoda, posizione raccolta e linea stretta e pulita</strong>. Ve lo abbiamo raccontato <a href="https://www.inmoto.it/news/test/primo-contatto/2020/03/31-2884004/prova_honda_sh150i_tutta_mia_la_citta_video" rel="noopener" target="_blank">in questo video</a>. Le valide alternative non mancano come i <strong>Kymco Agility e People</strong> proposti in versione 50, 125, 200 e 300 senza dimenticare i <strong>Piaggio Liberty</strong> (50, 125, 150) e <strong>Medley</strong> (125 e 150). Si tratta di scooter con ruote da 16” all’anteriore e 14” al posteriore, meccaniche robuste e dotazioni di prim’ordine.</p>

<h2>Honda SH</h2>

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<p>Bestseller: Honda SH continua ad essere lo scooter più venduto in Italia nelle cilindrate 150, 125 e 300. Merito di una ricetta vincente che coniuga agilità, praticità e prestazioni. Prezzi a partire da 3.790 euro.</p>

<h2>Kymco Agility</h2>

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<p>Compromesso vincente: ruota alta e linea sportiva hanno reso Agility uno degli scooter più apprezzati nelle nostre città. Merito di un connubio tra comfort, praticità e costi d’esercizio. A partire da 2.340 euro.</p>

<h2>Piaggio Medley</h2>

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<p>Elegante e pratico, il Medley è la giusta via di mezzo tra il Liberty più stretto e votato all’agilità e il più protettivo Beverly votato al comfort. Disponibile anche in versione più sportiva S sia 125 sia 150 a partire da 3.590 euro.</p>

<h3>A chi li consigliamo?</h3>

<p>Sono perfetti per chi si muove molto in città e ha bisogno innanzitutto di agilità e praticità. Hanno posizioni di guida comode e buoni vani sottosella. Lo scudo in genere offre una buona protezione, indispensabile quando si usa lo scooter anche in inverno.</p>

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<h2>Ruota bassa e spirito sportivo</h2>

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<p>Se il ruota alta con linee pulite appare la scelta più scontata per chi scatta tra un appuntamento e l’altro, magari indossando un blazer sotto alla giacca tecnica, c’è anche chi cerca <strong>maggiore sportività nel look e nella guida</strong>. Ecco che scooter con ruote da 15” e 14” e design più aggressivi, come lo <strong>Yamaha XMax</strong> (125 e 300) continuano ad ottenere un buon successo. La proposta di Iwata non ha la pedana piatta in favore di una ciclistica più sportiva; ha una sella ampia e comoda per due e un ampio sottosella oltre che una strumentazione completa. Sullo stesso filone troviamo il <strong>Sym Cruisym 300</strong>, di indole più comoda.</p>

<h2>Yamaha XMax</h2>

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<p>Comodità sportiva: lo Yamaha XMax ha un carattere motociclistico con linee aggressive e una buona dinamica ma offre anche una dotazione al top e una sella ampia e comoda. Prezzi da 5.199 euro. Lo abbiamo <a href="https://www.inmoto.it/news/test/2020/05/29-3031647/prova_yamaha_xmax_300_roma_edition_l_ottavo_re" rel="noopener" target="_blank">provato tempo fa anche nell'allestimento "Roma Edition".</a></p>

<h3>A chi li consigliamo?</h3>

<p>Gli scooter dall'anima più sportiva, tipicamente con ruote del diametro di 14" o 15", si rivolgono ad una clientela dai gusti giovanili che ricerca anche il piacere di guida. Rispetto ai ruota alta sono in genere più divertenti da guidare grazie anche a diverse soluzioni ciclistiche. Hanno spesso dimensioni più abbondanti e questo consente ampie selle e vani.</p>

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<h2>L'alternativa Crossover</h2>

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<p>Le novità del segmento, però, sono <strong>scooter che mescolano un po’ le carte</strong> unendo agilità e compattezza con una sportività trasversale. Il più evidente rappresentante di questa tendenza è il nuovissimo<strong> Aprilia SR GT</strong> proposto nelle cilindrate 125 e 200 che strizza l’occhio al mondo Adventure con pneumatici più scolpiti e una maggiore altezza da terra. Ve lo abbiamo raccontato <a href="https://www.inmoto.it/news/test/2022/02/28-5180667/prova_aprilia_sr_gt_la_soluzione_alla_guerra_urbana" rel="noopener" target="_blank">in questo video</a> e gli abbiamo dato i voti <a href="https://www.inmoto.it/news/test/2022/02/22-5166934/prova_aprilia_sr_gt_i_voti_del_sottoesame" rel="noopener" target="_blank">in questo #SottoEsame</a>. Rinuncia a un po’ di praticità ma mantiene un buon vano sottosella e offre un pacchetto di alto livello. Ha il manubrio nudo, come le moto e come un’altra nuova proposta, il <strong>Malaguti Mission</strong> che condivide un approccio sportivo dedicato ai più giovani ma ha un’impostazione più stradale con ruote da 13”.</p>

<h2>Aprilia SR GT</h2>

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<p>Crossover: la nuova proposta di Aprilia scombina le carte con meccanica performante, dotazione di alto livello, buone doti di guida e discreto spazio a bordo. Prezzo a partire da 3.990 euro.</p>

<h2>Malaguti Mission</h2>

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<p>Il rilancio dello storico marchio da parte del Gruppo KSR passa per le linee affilate di questa nuova proposta che richiama le moto più sportive. Prezzi a partire da 3.490 euro.</p>

<h3>A chi li consigliamo?</h3>

<p>Le loro linee più aggressive, i colori più accesi, i dettagli alla moda li fanno gli scooter d'elezione per la clientela più giovane e anche per chi non si rassegna al passare degli anni, perché no? Hanno soluzioni alternative che possono conquistare, ma spesso rinunciano ad un po' di praticità in nome di un approccio più sportivo. Vanno bene, dunque, a chi ricerca anche il piacere della guida ed ama le proposte alternative all'omologazione dei gusti urbani.</p>

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<h2>L'alternativa classica: Vespa & friends</h2>

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<p>Non ha invece bisogno di presentazioni la <strong>Vespa</strong>, sempre attualissima nonostante le 75 (è il caso di dire) primavere. Oggi la troviamo in cilindrate che vanno dal 50 alla potente 300, tutte ovviamente quattro tempi, e tante versioni molto diverse tra loro. Sprint è la più sportiva, poi ci sono Primavera, GTS e Sei Giorni declinate in ulteriori allestimenti.</p>

<h2>Vespa Sprint</h2>

<p>Intramontabile: la Vespa si aggiorna e rimane sempre il riferimento stilistico per gli scooter “classici” anche nella versione Sprint. Ci vogliono 4.990 euro per la 125.</p>

<h3>A chi li consigliamo?</h3>

<p>Vespa e altri modelli con linee morbide che si rifanno alla tradizione degli scooter anni Cinquanta come il <strong>Sym Fiddle, il Kymco Like o il Peugeot Django, il Motrom Ideo</strong> e non per ultima la nuova <strong>Lambretta</strong> (proposta 50, 125 e 200) sono dedicati a chi desidera uno stile ben preciso. Il passare degli anni non ha scalfito né il fascino né la praticità di questo tipo di strutture a ruote basse. Offrono meno protezione e spazio rispetto ai ruota alta, ma hanno un'agilità impareggiabile.</p>

<p>Rappresentano la grossa fetta del mercato, perché è tra queste cilindrate che le aziende giocano la partita decisiva, in città e non solo. Conosciamoli meglio</p>
