Prestazioni efficaci e prezzi accessibili: il marchio cinese ha svelato il nuovo brand con cui siglerà tutti i futuri modelli a batteria. L'intenzione è far diventare la moto a zero emissioni un prodotto "mainstream"
CFMoto ha annunciato a Pechino il suo nuovo scooter elettrico, ZEEHO Cyber. Contestualmente al modello, il marchio cinese ha anche svelato il brand con cui verranno siglate tutte le sue moto a batteria, ZEEHO, appunto.
CFMoto, lo scooter elettrico ZEEHO Cyber FOTO
Prestazioni efficaci e prezzi accessibili: il marchio cinese ha svelato il nuovo brand con cui siglerà tutti i futuri modelli a batteria. Cyber ha un'autonomia di poco meno di 130 km e 13,4 cv di potenza
Guarda la galleryPotrebbe essere ufficialmente un concept, ma il Cyber presenta già caratteristiche tecniche adatte alla produzione di serie. La potenza è esigua, 13,4 cavalli, una cifra che comunque promette di non surriscaldare troppo il propulsore o la batteria. Arriva a 110 km/h di velocità massima, e accelera da 0 a 50 km/h in 2,9 secondi. L'autonomia è di poco meno di 130 km - un dato più che sufficiente per uno scooter, soprattutto elettrico -, mentre la ricarica necessita di 30 minuti di tempo per arrivare all'80%.
Le tre modalità di guida - Eco, Sport e Street - sono selezionabili dallo schermo in stiel iPad presente sul cruscotto, che comprende anche navigazione e connettività Bluetooth, accensione keyless e il controllo vocale per alcune funzioni. Le immagini teaser rilasciate da CFMoto lasciano però alcuni dubbi. Ad esempio, le pinze dei freni Brembo, certamente d'impatto visivo e prestigiose, ma "inutili" su uno scooter, che fa del prezzo accessibile la sua arma vincente. Ci si aspetta inoltre, nel modello di serie, maggiore spazio per il passeggero e per i bagagli.
Il prezzo economico e le efficaci prestazioni lasciano intendere come il "nuovo" marchio ZEEHO sveli l'intenzione di CFMoto di rendere le moto elettriche quasi come un prodotto mainstream. A questa considerazione, c'è chi rimarrà scettico e chi griderà "Finalmente!". Come al solito, il vero giudice sarà uno solo: il mercato.
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