EICMA 2025, Yamaha R7 2026: la media sportiva di Iwata è diventata "grande" 

Ritoccata nell'estetica e profondamente rivista nell'elettronica. Ora ha una suite di controlli degna di una moto di categoria superiore
EICMA 2025, Yamaha R7 2026: la media sportiva di Iwata è diventata "grande" 

Michele LallaiMichele Lallai

Pubblicato il 4 novembre 2025, 10:19 (Aggiornato il 5 nov 2025 alle 14:05)

Nata nel 2021 per colmare il vuoto tra l’accessibilità della R3 e la potenza della R1, la R7 ha saputo imporsi come una moto intelligente, equilibrata, capace di far vivere emozioni da pista anche a chi non cerca la prestazione assoluta. Oggi, Yamaha la ripropone profondamente aggiornata, con un pacchetto elettronico inedito e un comportamento dinamico affinato.

Yamaha R7: elettronica? Si, grazie

La grande novità arriva dal cuore tecnologico della moto: l’IMU a 6 assi derivata dalla R1, che apre le porte a una suite completa di sistemi elettronici di assistenza alla guida. Tutto lavora in sinergia con l’ormai iconico bicilindrico CP2 da 689 cc, mosso da un acceleratore elettronico Y-CCT (Yamaha Chip Controlled Throttle) capace di restituire una risposta più precisa e lineare.

Tre modalità di potenza selezionabili e una gamma di controlli attivi che comprende trazione, impennata, slide e gestione del freno motore. Tre modalità di guida: SPORT, STREET e RAIN, e due configurazioni personalizzabili tramite l’app MyRide.
L’interfaccia dialoga con la moto grazie alla nuova Communication Control Unit, che permette anche la connettività smartphone, le notifiche sul display TFT da 5 pollici e la navigazione Garmin integrata.

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Yamaha R7: ciclistica rivista

Sul piano meccanico, la R7 evolve mantenendo intatto il suo equilibrio. Il telaio in acciaio è stato irrigidito nelle sezioni chiave, con una distribuzione delle masse migliore e un forcellone ridisegnato per restituire un feedback più diretto dalla ruota posteriore. La forcella rovesciata da 41 mm, più leggera di 350 grammi, è completamente regolabile, mentre i nuovi cerchi SpinForged con pneumatici Bridgestone Battlax S23 riducono l’inerzia e rendono la moto ancora più agile nei cambi di direzione.

Anche l’ergonomia è stata rivista in chiave dinamica. Il manubrio ora favorisce i movimenti del busto, il serbatoio ridisegnato migliora la libertà di spostamento e la sella, abbassata di 5 mm, aumenta il controllo nelle manovre a bassa velocità. Le pedane della R1, infine, completano la postura sportiva ma naturale.

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Anche fuori cambia (un po')

Il design abbraccia la nuova identità aerodinamica della R-Series: ha la carena più snella, il faro singolo incastonato nel condotto a “M” e le linee tese ispirate alla YZR-M1. Anche gli indicatori di direzione integrati negli specchietti e la carena inferiore ridisegnata contribuiscono a un’efficienza aerodinamica superiore. Con la piattaforma Y-TRAC Rev, la moto si trasforma in un laboratorio di telemetria tascabile: tempi sul giro, angolo di piega, marcia inserita, posizione dell’acceleratore e livelli di supporto elettronico possono essere registrati, analizzati e condivisi.

Due colorazioni: Icon Performance e Midnight Black completano la gamma, in arrivo negli showroom da aprile 2026.

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