La Provincia di Trento conferma: limiti a 60 km/h per le moto

La Provincia di Trento conferma: limiti a 60 km/h per le moto© Enrico Puecher

Prosegue la sperimentazione avviata lo scorso anno, con limiti specifici per le moto. Ne abbiamo parlato con il responsabile strade della Provincia di Trento

26.02.2021 ( Aggiornata il 26.02.2021 12:10 )

Ha fatto rumore e anche un po’ arrabbiare i motociclisti la scelta della Provincia di Trento di mettere il limite a 60 km/h su alcune strade di sua competenza, esclusivamente per le moto. Una scelta dettata da motivi di sicurezza, con le belle strade del trentino che si prestano alla smanettata.

I primi a restarne colpiti negativamente sono stati tedeschi e austriaci, come ci racconta il nostro Michele Lallai, di Bressanone: “Qui in Suedtirol ho avuto diverse lamentele non di locali, ma di turisti austriaci e tedeschi. Ogni estate qui da me si fermano perché sono di passaggio per Val Gardena e giro dei passi – Michele gestisce un negozio di moto -. le strade dei passi di queste zone sono molto più stette e tortuose, quindi qui rimangono tutti i mototuristi, mentre gli smanettoni prediligono le valli trentine.

E infatti qui di limiti di velocità non ne hanno messi, ma hanno comunque aumentato i controlli. Tedeschi e austriaci invece vengono dalle nostre parti per fare gli smanettoni, e ci sono rimasti malissimo. In Austria e Baviera sono molto più controllati e non possono fare tanto i pazzi. Le amministrazioni trentine hanno fatto questa scelta proprio perché esageravano soprattutto i turisti, e negli ultimi anni purtroppo ci sono scappati diversi morti”.

Limiti confermati per il 2021

La limitazione della velocità a 60 km/h che abbiamo istituito lo scorso anno è stato un provvedimento che abbiamo preso a titolo puramente sperimentale su 3 sole strade della nostra rete provinciale”.

A parlare così è Giancarlo Anderle, Responsabile del Servizio di Gestione Strade della Provincia di Trento. Che continua: “è stato un provvedimento che abbiamo preso sperimentalmente sulle tre strade del Manghen, del Tonale e del Bondone. Dove avevamo un’evidenza di troppi incidenti a causa dell’eccessiva velocità di alcuni motociclisti”.

Che risultati avete avuto?
Abbiamo avuto meno incidenti, ma i dati non sono attendibili per via del Covid, che ha ridotto le presenze turistiche e la circolazione stradale. Soprattutto sono venuti pochissimi stranieri”.

Ci sono anche state un po’ di polemiche
Si, ci sono stati alcuni gruppi di motociclisti che hanno detto di non voler più venire in Trentino. Ma in realtà non sono state molte”.

Piuttosto che mettere dei limiti così punitivi, non sarebbe stato meglio predisporre maggiori controlli su strada?
“Prima di questo provvedimento, abbiamo fatto una riunione con il Prefetto, concordando con lui e con i rappresentanti delle forze dell’ordine, maggiori controlli sulle strade. Purtroppo non ci sono le risorse per predisporre controlli a grappolo, in vari punti della strada. Servirebbero, perché se si mette una sola pattuglia in un punto, i guidatori si passano l’informazione sulla presenza delle forze dell’ordine e vanno da un’altra parte; o sono attenti quando sono in vicinanza della postazione di controllo”.

A questo punto?
Attendiamo l’estate 2021, per valutare meglio il risultato di queste limitazioni della velocità. Sperando che sia una stagione migliore della scorsa sotto tutti i punti di vista, intendendo la possibilità di tornare ad avere turismo e circolazione stradale connessa”.

Il parere del motociclista

Enrico vive a Trento. Da sempre membro della nostra community, è un mototurista. Gira con una BMW GS, che usa sia su strada che in fuoristrada. È capitato di sentirci, e abbiamo parlato anche dei limiti sulle sue strade. Ha espresso delle opinioni che condividiamo, così... eccolo qui!

Abbiamo tratti molto belli con limiti di 60 o 70 km/h. Su molte strade questa velocità basta per divertirsi, perché sono strette e piene di curve, con rettilinei molto brevi. Però ci sono altri tratti dove invece il problema esiste, perché le auto possono fare i 90 e le moto i 60. E la differenza di velocità, crea situazioni di pericolo”.
Un’auto che sale a 70, 80 o 90, dove la moto fa i 60, è molto pericolosa, perché spinta a superare le moto in tratti stretti o con pochissima visibilità. E come sapete, che abbia ragione o torto, chi si fa male è sempre il motociclista”.

Cosa ne pensano i motociclisti?
Sono quasi tutti scontenti. Chi perché vorrebbe correre, anche troppo, chi perché sa che le differenze fra auto e moto creano il rischio che dicevamo, chi perché vede questa politica come una mera strategia per fare cassa”.

Tu cosa ne pensi?
Che da un lato è vero che così si fa cassa, ma dall’altro nasce dal comportamento scorretto di tanti, troppi motociclisti. Sbagliano tutti. Auto, moto, camper e biciclette. Ma le moto fanno paura a molti. E da motociclista posso dirti che l’anno scorso avrei sparato più spesso a motociclisti che ad automobilisti”.
Se vogliamo fare qualcosa, bisogna ritornare a un unico limite di velocità, per auto e moto, ma bisogna inasprire le sanzioni e aumentare i controlli. Ci vuole la certezza della sanzione. Se poi si reputa che in alcuni tratti servono limiti più restrittivi, che li si metta per tutti. La disparità di velocità è pericolosa quanto correre troppo”.

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