Trento, limite a 60 km/h: scontro tra Provincia e motociclisti

Trento, limite a 60 km/h: scontro tra Provincia e motociclisti

Le nuove norme si rivolgono alle moto ed in alcuni tratti della provincia. Botta e risposta tra Fugatti, presidente della Pat, e il Moto Club Trento, che avverte dei possibili rischi

Redazione - @InMoto_it

27.07.2020 ( Aggiornata il 27.07.2020 15:56 )

Fa discutere la decisione del presidente della Pat (Provincia Autonoma di Trento) Maurizio Fugatti, che ha imposto da sabato 25 luglio il limite massimo di 60 km/h su alcuni tratti stradali della provincia. A primo impatto non sembrerebbe un’azione sorprendente, se non fosse che in alcuni punti il limite è riservato esclusivamente alle motociclette.

La decisione è stata presa guardando ai preoccupanti dati del 2019: il numero di incidenti stradali tra aprile e giugno dello scorso anno si è rivelato ben al di sopra della media. Da qui, la netta contromisura.

IL MOTO CLUB TRENTO SI OPPONE

Dall’altro lato della disputa, si è espresso il presidente del Moto Club Trento Bruno Garzetti: “Sapete a cosa serve in alcune strade il limite solo per le moto dei 60 km/h? A creare confusione e pericolo”. La preoccupazione di Garzetti è sulle diverse norme che regolano i vari tratti asfaltati, che rischiano di creare scompiglio.  Un altro punto a sfavore, secondo il presidente del Moto Club, è quello del turismo a due ruote: le vie della provincia sono molto appetibili per gli appassionati, che muovono in modo importante l’economia della zona. Inoltre, con limiti di velocità diversi per auto e moto, le quattro ruote si troveranno spesso a dover occupare la corsia di viaggio opposta per sorpassare i centauri, portando non pochi rischi alla circolazione sulle strade di montagna. Il dubbio, insomma, è se la toppa non sia peggio del buco. La contro-proposta di Garzetti è di intensificare i controlli, di tenere pulite le strade da sabbia e terriccio, o di installare dei nuovi guard-rail apposta per le due ruote.

I TRATTI INTERESSATI

In particolare, le strade in cui i limiti sono destinati solo alle moto sono: S.S. 42 del Tonale e della Mendola, nel tratto compreso tra la fine del centro abitato di loc. Passo del Tonale, passando per Vermiglio, fino all’inizio del centro abitato di loc. Fucine; S.P.31 del Passo Manghen nel tratto compreso tra l’inizio del passo, in corrispondenza dell’intersezione con la S.P.65 Panoramica della Valsugana, passando per loc. Calamento, Passo Manghen, loc. Ponte Stue, loc. Canton, fino all’intersezione con la S.P.232 di Fiemme dir Molina, nei comuni di Telve e Castello-Molina di Fiemme.

Una sorta di sperimentazione”, è così che Fugatti ha definito l’iniziativa riguardante i passi dolomitici, dopo aver ascoltato i pareri di diverse categorie del territorio, tra cui amministrazioni e residenti. Saranno i dati a dare ragione o torto all’amministrazione provinciale, nonostante l’opposizione della categoria dei motociclisti.

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