Moto Guzzi V100, il design divide: si poteva osare o va bene così?

Si poteva osare di più o va bene così?

I designer hanno avuto chiaramente l'intenzione di creare una moto dalle linee semplici e sobrie, ma dal carattere inconfondibilmente Moto Guzzi. Questa semplicità, agli occhi di molti motociclisti, può essere interpretata come banalità e questo crea le differenze di vedute. Viviamo in un'epoca dove lo stile delle moto è alla ricerca costante dell"effetto wow" e questa V100 non è una moto che lascia a bocca aperta con effetti speciali. Se ci pensiamo bene, è in linea con tutta la produzione Guzzi degli ultimi anni: sostanza e concretezza più che immagine e appariscenza, dopotutto era successo così anche alla presentazione della Stelvio 1200, nel lontano 2008, e ora è una moto ricercatissima. 

Infine, la V100 è equipaggiata con il motore che proietterà Moto Guzzi nel futuro, ma non è la moto della rinascita del marchio. Verranno presentate moto di più rilevante importanza commerciale con questo motore, come ad esempio una vera crossover o una naked sportiva, ma ciò accadrà a breve. Nello scenario di mercato degli anni '20, una turistica di media-alta gamma come la V100 è una moto di nicchia che non rappresenterà un'importante fonte di guadagno per l'azienda.

Si tratta del primo step di una programmazione molto più complessa e spalmata nel tempo, e probabilmente la V100 è l'unico progetto del nuovo corso che si può realizzare con le sovrastrutture oggi a disposizione. Ricordiamoci che la vera rinascita di Guzzi è legata soprattutto alla ristrutturazione dell'impianto produttivo di Mandello, passaggio fondamentale per lo sviluppo e la produzione dello zoccolo duro di questo nuovo corso. Solo a impianto completato protremmo dire di avere una Moto Guzzi finalmente degna di stare fra i big.

Le indimenticabili: Moto guzzi Stelvio 1200