Patente moto: cosa c'è da sapere su A1, A2, A3 e AM

Patente moto: cosa c'è da sapere su A1, A2, A3 e AM

Quali patenti occorrono per guidare la moto? Quali modelli permettono di guidare? Che tipo di esami si devono sostenere? Facciamo chiarezza

Redazione - @InMoto_it

15.02.2021 17:48

 

PATENTE A2

Con la A2 ci si alza di livello. Questa patente permette infatti agli aspiranti motociclisti di guidare moto con potenza massima di 35 kW (47 cavalli) e che non superino il rapporto potenza/peso di 0,2 kW/kg. Non c'è alcun limite di cilindrata, e si può ottenere solo da maggiorenni, una volta compiuti i 18 anni.

Da sottolineare un altro aspetto: molte Case costruttrici propongono versioni depotenziate dei loro modelli più performanti per renderli guidabili dai possessori della patente A2. Tutto ciò è fattibile a patto che la potenza originaria della moto depotenziata non sia superiore ai 70 kW, ovvero 95 cavalli.

Se si è in possesso della A1, non è necessario svolgere l'esame teorico. Se lo si dovesse invece effettuare, si tratta del classico quiz da 40 domanda con limite massimo di 4 errori. La prova pratica ha invece recentemente subìto una modifica importante: fino a maggio 2020, la normativa prevedeva l'utilizzo di una moto da 400cc e almeno 25 kW di potenza; adesso, la legge impone l'utilizzo di un modello dalla cilindrata massima di 250cc (se il motore è a combusione interna), con potenza nominale di almeno 20 kW ma non superiore a 35 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg. Se il propulsore è elettrico, il rapporto potenza/peso del veicolo è di almeno 0,15 kW/kg.

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