La storia di Moto Magni, un affare di famiglia

La storia di Moto Magni, un affare di famiglia

Storia del Marchio di Samarate, legato fortemente alle vicende di MV Agusta, dal primo "regno" di Arturo Magni al lavoro odierno del figlio Giovanni

Redazione - @InMoto_it

02.02.2021 15:01

Arturo Magni è stato manager della squadra corse MV Agusta, successivamente produttore di motociclette. Un uomo con la passione per lo sport e per il design a due ruote che ha dato un enorme contributo, su strada e in pista, al patrimonio motociclistico italiano. Anche se non avesse iniziato a costruire le moto da strada che portano il suo nome più di 40 anni fa nella sua città natale di Samarate, a nord-ovest di Milano, Magni sarebbe stato comunque una leggenda.

Magni, moto commemorativa per il patron Arturo

Un ragazzo che ha lavorato dietro le quinte alle tante vittorie in gara del team MV Agusta, in qualità di supervisore del piccolo gruppo di uomini responsabili del successo delle Ferrari a due ruote del conte Domenico Agusta durante i 26 anni di dominio nei GP. Arturo Magni è stato la forza trainante dei Campionati del Mondo vinti da leggende delle corse come John Surtees, Mike Hailwood, Giacomo Agostini, Carlo Ubbiali e Phil Read.

Moto Magni, una storia di famiglia FOTO

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Da Arturo Magni e il suo legame sportivo con MV Agusta al lavoro odierno del figlio Giovanni, il Marchio di Samarate rimane uno dei protagonisti del panorama motociclistico italiano

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I SUCCESSI NEL MOTOMONDIALE CON MV AGUSTA

Durante il regno di Magni come Direttore sportivo del Reparto Corse, MV Agusta ha dominato la prestigiosa classe 500 per quasi 30 anni, affrontando la sfida della Honda negli Anni '60. Poi, Arturo ha raccolto un'altra sfida, diventare un produttore di motociclette a pieno titolo. Magni si unì alla neonata squadra MV Agusta nel 1950 come capo meccanico, e due anni dopo il britannico Cecil Sandford vinse il primo dei Campionati del Mondo MV, nella classe 125. Nel 1956 John Surtees vinse il titolo mondiale 500 sempre su MV Agusta e con il ritiro dalle corse sia della Gilera che della Moto Guzzi, il 1958 vide l'inizio di 17 anni di titoli mondiali consecutivi nella classe 500 GP da parte del team MV Agusta con Arturo Magni al comando. Nel 1959 fu nominato a capo dell'intero reparto corse MV sotto la guida del conte Domenico Agusta, e Magni continuò quel ruolo fino a quando la MV Agusta si ritirò dalle corse alla fine del 1976, dopo aver ottenuto non meno di 270 vittorie nei Gran Premi in 75 Campionati del Mondo, 37 dei quali vinti con piloti del calibro di Sandford, Provini, Ubbiali, Surtees, Hocking, Hailwood, Agostini e Read.

ARTURO MAGNI SI METTE IN PROPRIO

Il team MV Agusta ha anche vinto 28 titoli del campionato nazionale italiano e non meno di 35 vittorie in gare del TT dell'Isola di Man. Durante tutto questo tempo, Arturo Magni è stato l'unico responsabile del reparto corse MV: dirigeva la squadra corse e supervisionava l’intera operazione tecnica, incluso lo sviluppo di progetti leggendari come le tre cilindri, le quattro, i prototipi a sei cilindri e il boxer "piatto" poi abortito. Quando MV si ritirò dalle corse dopo il 1976, nel 1977 Arturo fondò la sua azienda, ed EPM (Elaborazioni Preparazioni Magni, fondata qualche anno prima) venne inglobata, nella sua città natale di Samarate, insieme ai suoi due figli, Carlo e Giovanni. Per cominciare, si sono concentrati sulla produzione di parti speciali per le moto stradali MV Agusta 750S a quattro cilindri con trasmissione a cardano, comprese le conversioni "a catena" e kit big bore per aumentare la cilindrata fino a 861 cm3. Ma EPM è stato anche uno dei primi fornitori al mondo di ruote in alluminio - fuse in sabbia - aftermarket. Ciò è continuato fino a dicembre 2015, quando poco più di due mesi dopo aver festeggiato i suoi 90 anni, Arturo Magni è deceduto.

LE MOTO DI OGGI: DALLA GUZZI LE MANS ALLA SPORT 1200S

Oggi, Giovanni Magni continua a costruire nuove splendide motociclette spinte dai moderni motori MV Agusta, oltre a restaurare le moto Magni e MV Agusta dell'epoca classica. I primi telai Magni costruiti dal 1977 in poi ospitavano i motori a quattro cilindri che alimentavano le moto da strada MV Agusta 750 Sport, prodotta a Verghera di Samarate.

Ma la fine della produzione di motociclette MV Agusta nel 1980 costrinse Moto Magni a trovare un'altro fornitore per i motori, quindi circa 300 Magni FZ900 con motore 900 Honda Bol d'Or furono costruite in due anni di produzione nel 1980/81, seguite da 150 esemplari del caffè MB1 basato su BMW Boxer. Ma il debutto di questa moto coincise con il lancio della gamma K100 a quattro cilindri "Flying Brick", che prevedeva la sospensione temporanea della produzione Boxer, quindi Magni creò successivamente una motocicletta tutta italiana. La prima Magni Guzzi Le Mans apparve nel 1985 e oltre 900 Magni V-twin con motore Guzzi furono costruite con il caratteristico parallelogramma posteriore. Alcune varianti in stile retrò seguirono nel corso degli anni, così come il Magni Australia 8V a otto valvole con motore Daytona.

Ma i problemi con la fornitura dei motori Guzzi hanno portato la Magni a tornare alle proprie radici sviluppando nuovamente un nuovo modello che impiega un motore giapponese a quattro cilindri. 90 esemplari della Magni Sport 1200S furono costruiti nel decennio successivo circa utilizzando il motore Suzuki Inazuma 1200 a quattro cilindri raffreddato ad aria/olio da 1200 cm3 per creare un tributo visivo alla MV Agusta 750S del 1972-74. Moto Magni è tornato sotto ai riflettori riabbracciando MV con la Storia, una MV Agusta Brutale 1090 dal suggestivo restyling, svelata al Salone di Milano 2013 ed è ancora in produzione con successivi modelli con motori MV Agusta 3 cilindri.

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