La Sport Heritage di Iwata monta un motore da 847 cc raffreddato a liquido, ma non ancora aggiornato rispetto alle nuove normative europee
Yamaha è già pronta ad affrontare il 2021, soprattutto grazie all’aggressività del suo comparto naked. Se, infatti, ha già aggiornato la MT-09 con un restyling del motore – con cilindrata maggiorata per soddisfare le normative Euro5 – e la sorella minore MT-07 - ora completamente rivista nel look e nelle prestazioni -, ecco che anche la XSR900 è pronta a fare un balzo nel 2021 grazie ad alcune migliorie che le promettono di lasciare intatto il suo spirito moderno e allo stesso tempo retrò, anche se sorgono dei dubbi sul suo aggiornamento in fatto di emissioni.
La nuova Sport Heritage monta un motore compatto da 847 cc raffreddato a liquido, ma non ancora aggiornato rispetto alle nuove normative europee. Proprio per questo motivo è disponibile solamente per il mercato statunitense. Eccola in queste immagini
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Come successo per la MT-09 2021, anche la XSR900 è pronta a scendere in strada con alcune nuove implementazioni rispetto al precedente modello. Tuttavia, la versione 2021 – spinta dal medesimo tre cilindri CP3 – non verrà al momento supportata dagli aggiornamenti Euro5 visti sull’altro modello della Casa di Iwata, almeno per quanto riguarda i mercati europei.
Infatti, come riportato anche dalla stessa Yamaha - la nuova Sport Heritage sotto la sua scocca nuda e aggressiva monta un motore compatto Crossplane Crankshaft Concept da 847 cc raffreddato a liquido, con 3 cilindri in linea e 4 valvole per cilindro, ma non aggiornato alle nuove normative. E questo ne fa una delle poche motociclette della Casa a non essere conforme in fatto di emissioni inquinanti.
Tuttavia, per ovviare al problema dell’omologazione - visto che a partire dal prossimo 1° gennaio 2021 tutti i costruttori del comparto moto non avranno più la possibilità di omologare una due ruote in base alle vecchie normative Euro 4 – Yamaha ha pensato bene di rendere disponibile sul mercato la nuova XSR900 non omologata già a partire da questi ultimi giorni di dicembre solamente per il mercato statunitense.
Con questa mossa si evince, dunque, che la due ruote nipponica aggiornata – si fa per dire - al 2021 abbia tutta l’intenzione di voler lasciare intatte quelle prestazioni autentiche a cui aveva abituato in passato i suoi possessori e che la rendevano in grado di coniugare la tecnologia dei suoi tre cilindri, con lo stile neo-retrò e le geometrie da vera sportiva senza per questo piegarsi alla svolta Euro 5.
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