Moto storiche, vittoria: i documenti originali non saranno distrutti

Moto storiche, vittoria: i documenti originali non saranno distrutti

Vittoria di ASI e Federmoto, che avevano chiesto delle modifiche al Documento Unico per salvaguardare i fogli di circolazione originali ed evitare la completa gestione telematica

Redazione - @InMoto_it

28.05.2020 10:29

ASI e Federmoto ce l'hanno fatta. Nelle scorse settimane, l'Automotoclub Storico Italiano si era opposto alla distruzione dei documenti cartacei di circolazione delle moto storiche a fronte del Documento Unico, che prevedeva una totale digitalizzazione e la conseguente dematerializzazione delle risorse cartacee.

Moto storiche, addio ai fogli cartacei: ASI si oppone

ASI e Federmoto si sono rivolti così alla Direzione Generale della Motorizzazione, chiedendo di modificare il Documento Unico, evitare la gestione telematica dei documenti dei modelli storici e salvaguardare i libretti originali cartacei, fonte di "memoria storica" e di grande significato per i veicoli di interesse storico e collezionistico.

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LA NOTA DELLA MOTORIZZAZIONE

Le azioni di ASI e Federmoto hanno avuto il loro effetto. Perché la Direzione Generale della Motorizzazione ha emesso una nuova nota in cui elenca le modalità in cui dovranno essere gestite tutte le pratiche relative alle moto storiche, come ad esempio trasferimenti di proprietà, reimmatricolazioni, aggiornamenti con rilascio di nuovo documento di circolazione.

"Nel fascicolo digitale deve essere acquisita l’immagine pdf del documento di circolazione originale, al quale non va praticato il taglio dell’angolo superiore destro; il documento originale è restituito al nuovo proprietario senza apposizione di alcun segno (timbro, tagliando autoadesivo o altro) di annullamento; analogamente è restituito, con le stesse modalità, il foglio complementare dopo averlo scansionato e acquisito nel fascicolo senza taglio dell’angolo superiore destro.".

"Voglio ringraziare il Direttore della Motorizzazione Civile, ing. Alessandro Calchetti, per aver dimostrato grande sensibilità - ha dichiarato Giovanni Copioli, presidente FMI -, accogliendo le istanze di questo mondo di appassionati, per i quali poter conservare l’integrità dei documenti originali rappresenta una cosa davvero importante, che dà ulteriore valore al mezzo".

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