Top 5 Eco: le notizie più importanti di settembre | InMoto E

Dall'aggiornamento della situazione del mercato fino alla proposta di Ola Electric, un concept indiano futuristico: ecco le principali novità dall'universo delle due ruote di questo mese
 
Top 5 Eco: le notizie più importanti di settembre | InMoto E

Alessandro VaiAlessandro Vai

2 ott 2025

Il mercato dell'elettrico - per quanto riguarda il mondo delle due ruote - continua a faticare a prendere piede (come analizzeremo in seguito), le aziende, però, non smettono di investire in questo senso. Ecco, quindi, le cinque maggiori novità "green" del mese di settembre.

BEACHMAN ’64: TRA PASSATO E FUTURO

Quando si parla di due ruote elettriche, soprattutto nei casi dei mezzi più leggeri, si entra in un mondo molto poco esplorato, di cui non sono stati ancora delineati perfettamente i confini, sia estetici che tecnici, ma anche normativi. Europa e Stati Uniti, per esempio, hanno modi diversi di definire tutto quello che ha due ruote, ma non ci sono dubbi che gli USA siano molto più permissivi. Così accade che una startup canadese di nome Beachman possa portare sul mercato un prodotto che si pone a metà strada non tra due, bensì tra tre categorie: e-bike, ciclomotore e motocicletta, con un design impregnato di anni Sessanta.

Questa “motina” elettrica si chiama Beachman ’64 e non rappresenta certo il primo tentativo di creare un mezzo moderno ma con stile rétro, tuttavia è uno dei primi nel settore dell’elettrico. La novità principale sono le tre modalità di guida, che definiscono tre differenti livelli di prestazioni, ognuno corrispondente a una omologazione diversa e, di conseguenza, a patenti specifiche per poter condurre il veicolo.

Ma bisogna precisare che attualmente la Beachman ’64 è in vendita solo dall’altro lato dell’Atlantico e quindi le sue limitazioni sono figlie delle normative in vigore in Canada e negli USA.
Così, quando è settata nella “e-bike mode”, la Beachman ’64 si comporta come una bici elettrica (anche se non ha i pedali), raggiunge al massimo i 32 km/h e può circolare nelle piste ciclabili.
Poi, nella modalità successiva, quella chiamata “moped”, la velocità massima sale a 48 km/h, che è molto vicina a quella che da noi possono raggiungere i ciclomotori.
Infine, la terza modalità è quella a potenza libera. Si chiama “off-road mode” e permette alla Beachman ’64 di toccare i 72 km/h.

Le caratteristiche tecniche

Dal punto di vista tecnico, alla base di tutto c’è un telaio in tubi di acciaio, al cui interno si trovano un motore elettrico brushless da 3 kW – in modalità e-bike viene limitato a 750 W – e una batteria rimovibile, che può essere da 2,88 o da 3,6 kWh. Secondo la startup di Toronto che produce la ’64, l’autonomia varia dagli 88 km dell’accumulatore più piccolo ai 110 km di quello più grande. Naturalmente sulle capacità di percorrenza influiscono anche la modalità selezionata e il tipo di utilizzo, tenendo presente che il mezzo pesa circa 104 kg. C’è pure la frenata rigenerativa sulla ruota posteriore, anche se la capacità di recupero non è dichiarata.
Ad ogni modo, per fare il pieno alla batteria da una presa domestica occorrono tra le 3 e le 4 ore. Un’altra caratteristica molto peculiare della Beachman ‘64 è la totale assenza di una qualsivoglia tecnologia connessa. Una scelta controcorrente per un prodotto di questo tipo, che evidentemente vuole avere un carattere molto essenziale. Il piccolo display che si trova nella posizione tradizionale, infatti, assolve solo alle classiche funzioni di strumentazione (carica della batteria, velocità, chilometri, temperatura esterna e poco altro), non si collega a nessuna app dedicata e di conseguenza non supporta alcun tipo di connettività.

Beachman ‘64: prezzo e disponibilità

Negli Stati Uniti la Beachman ‘64 costa 4.800 dollari e non sappiamo se arriverà in Europa, dove probabilmente costerebbe almeno 7.000 euro. Prima, però, bisognerebbe capire come omologarla.

La Beachman '64 è tre mezzi (elettrici) in uno, il problema è come omologarla
 

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Mercato elettrico: un calo del 17% in otto mesi

Terminati gli incentivi il mercato delle due ruote elettriche è tornato a calare inesorabilmente, evidenziando la debolezza della domanda. Dopo il -29% registrato nel mese di giugno e il -15% del mese di luglio, agosto si è chiuso con un -20%, portando il cumulato da inizio anno al -17%.

Nello specifico, sono stati targati 475 veicoli rispetto ai 594 dello stesso mese del 2024. Il calo più vistoso è quello degli scooter, con un -45,5%, mentre i ciclomotori sono scesi del 32,3%; l’unico settore che cresce è quello delle moto elettriche (+403%), ma si tratta di numeri aleatori (141 veicoli).

Così, l’immatricolato parziale annuo di mezzi elettrici si ferma a 6.088 unità, contro le 7.310 dei primi otto mesi del 2024.

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BMW VISION CE: Il pronipote elettrico del C1

Al Salone di Monaco, BMW ha presentato il Vision CE, ovvero il prototipo di uno scooter elettrico che riprende in qualche modo i concetti introdotti con il C1 del 1999. Proprio come il suo antenato, infatti, il Vision CE si può guidare senza casco e abbigliamento protettivo, grazie alla presenza della “cage”, una struttura composita in tubi metallici e delle cinture di sicurezza. I pannelli della carrozzeria sono realizzati in alluminio verniciato, con il colore di base bianco opaco che contrasta con il nero. Altro elemento interessante è la funzione di bilanciamento che permette al veicolo di mantenersi in equilibrio anche da fermo.

BMW presenta il Vision CE: il futuro del commuting urbano senza casco né abbigliamento protettivo

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MURTAS: dalla Francia la prima elettrica con la batteria semi-solida

Le batterie allo stato semi-solido sono la prossima frontiera della mobilità elettrica, perché hanno una maggiore densità energetica. Quella della Murtas RRX ha una capacità di 8,76 kWh, permette un’autonomia di 190 km e si ricarica in 2 ore e mezza in corrente alternata. La moto francese ha un motore elettrico di 11 kW che la equipara a un 125cc, ma con 20 kW di picco raggiunge addirittura i 155 km/h e ha tre modalità di guida oltre alla marcia indietro. I cerchi sono di 17 pollici, la forcella è a steli rovesciati di 38 mm Ø e il mono posteriore è regolabile, mentre l’impianto frenante sfrutta due dischi totali.

Per ora è in vendita solo in Francia, dove costa 6.900  euro.

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Ola Electric: un concept indiano futuristico e molto veloce

Ola Electric è un marchio indiano nato meno di 10 anni fa e molto attivo nella mobilità elettrica, per ora solo all’interno dei confini nazionali. Tuttavia l’idea per il  futuro è quella di espandersi globalmente, anche attraverso la realizzazioni di prodotti di avanguardia come questa Diamondhead. Per ora si tratta di un prototipo e dunque i dati a disposizione sono pochi: la batteria di 20 kWh permette a questa moto futuristica di scattare da 0 a 100 km/h in 2 secondi, grazie anche al motore elettrico privo di magneti a terre rare. Poi c’è l’esperienza hi-tech data dai sistemi di assistenza alla guida e dal casco con realtà aumentata che comunica con la moto.
Avrà un futuro? Lo scopriremo presto.

Moto sportiva elettrica? in India guardano al futuro con la Diamondhead
 

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