Dayna, moto elettrica con stampa 3D per il soccorso alpino

Dayna, moto elettrica con stampa 3D per il soccorso alpino

Realizzata dal produttore spagnolo di stampanti 3D BCN3D e all’Elisava Racing Team, ha 19 parti stampate in 3D, composte da vai materiali tecnici

Redazione - @InMoto_it

26.03.2021 ( Aggiornata il 26.03.2021 16:52 )

L’avreste mai detto che qualcuno avrebbe realizzato, con la stampa 3D, una moto elettrica per il soccorso alpino? Ebbene è successo, e il merito va al produttore spagnolo di stampanti 3D BCN3D e all’Elisava Racing Team della Scuola di Design e Ingegneria dell’Università di Barcellona che insieme hanno progettato Dayna, uno speciale mezzo adibito alle operazioni di soccorso in montagna, o comunque in ambienti particolarmente ostili. Sono 19 le parti stampate in 3D, composte da vai materiali tecnici.

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Sensori, Bluetooth e GPS

Con la loro conoscenza dei materiali e della tecnologia di stampa FFF, il team di BCN3D ci ha aiutato a completare la definizione della forma dei componenti per facilitare la stampa, nonché a configurare le parti per avere una qualità migliore e ridurre i supporti e i problemi durante la stampa”, ha spiegato Jacobo Mateos, Project Manager dell’Elisava Racing Team. Cosa c’è alla base di Dayna? Un sistema intelligente connesso a Internet e dotato di sensori (sia di angolo cieco che di prossimità), ma anche di Bluetooth e GPS. Tutti strumenti utili per permettere al mezzo di essere più veloce nella risposta all’emergenza e nell’offrire i soccorsi. Il progetto, qualora la moto dovesse essere commercializzata, è quello di collegare i dispositivi di localizzazione GPS con i dati delle app dei motociclisti per permettere una preventiva assistenza in caso di incidente.

I materiali

Per i materiali è stato fatto un ragionamento ben preciso. Quelli delle componenti che devono entrare contatto con le batterie o con l’elettronica sono stati stampati con l’ABS (che non è il sistema anti bloccaggio, ma l’Acrylonitrile Butadiene Styrene), sfruttandone la resistenza strutturale e termica e la bassa carica statica, mentre per le parti in cui la resistenza all’attrito era fondamentale è stato utilizzato il PA. Ma ci sono anche altri componenti, con specifiche esigenze, che hanno richiesto ancora altri materiali: un esempio è il parafango, elemento soggetto alla rottura a causa degli urti, per il quale è stato utilizzato il filamento composito in fibra di vetro PP GF30 di BCN3D. A fare tutto il lavoro ci ha pensato la Epsilon W50, la più grande stampante 3D di BCN3D.

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