Rewind, Ducati Paso 906: la Sport-Tourer secondo Tamburini

Rewind, Ducati Paso 906: la Sport-Tourer secondo Tamburini

Una moto iconica, figlia dell'estro di un designer visionario e della lungimiranza di un'azienda che aveva bisogno di rilanciarsi con qualcosa di unico. L'abbiamo provata nel 1989

29.04.2022 17:22

Con la Paso non ricordiamo soltanto una pietra miliare della produzione Ducati, ma anche la prima creazione di Tamburini con il marchio di Borgo Panigale, ovvero quello che da lì a poco l'avrebbe portato nell'olimpo dei designer con la 916. Tecnicamente, la Paso, è stato un azzardo tecnologico e di marketing, perchè una Ducati con telaio a tubi rettangolari e una carena di tipo "sigillata" non si era mai vista prima. Così come, debuttando sulla 750, la soluzione di avere specchietto e indicatori di direzioni inglobati in un unico elemento.

Una moto fondamentale per Ducati

Era una moto radicale nello stile e nelle soluzioni, ma era una mossa necessaria per sancire il rilancio del marchio tanto atteso dagli appassionati del marchio e dai motociclisti italiani. Funzionò? Possiamo dire di sì, perchè dopo il lancio della Paso nell'86 (con la prima versione 750) arrivarono le vittorie in Superbike con la 851/888 e poco dopo anche lo "shock" di inizio anni '90 con la 916 e il Monster. Niente da dire a riguardo, è stato forse il più significativo rilancio di un marchio che il motociclismo ricordi. 

Rimanendo strettamente sulla Paso, nel 1989 l'abbiamo provata in comparativa con una XJ900 F di Yamaha, in un confronto fra sport-tourer un po' particolare, ma che ha evidenziato quanto il progetto Paso fosse tanto avanti da un punto di vista tecnico e di design, quanto ancora perfettibile come dinamica di guida. Ci si meravigliava davanti alla sua estetica così personale, ma anche davanti alle finiture un po' scarse degli scarichi, così come la posizione di guida, tanto comoda nell'utilizzo turistico quanto strana nell'andatura sportiva perchè sottosterzante e poco precisa.

Qualche numero sulla Paso 906

Le prestazioni del motore, prondamente rivisto rispetto al 750, con il basamento che arrivava dalla 851, e cilindrata di 904 cc raffreddato a liquido e con carburatore doppio-corpo Weber 44, al periodo parlavano di una potenza al banco di 67 CV a 8000 giri alla ruota (circa 6 CV in più della 750), per una coppia massima di 7,5 Nm a 6000 giri/min. Valori che consentivano alla Paso 906 di agguantare i 12,1 secondi sui 400 m con velocità di uscita di 173 Km/h. La velocità massima era di 213 Km/h effettivi, mentre il peso si attestava sui 205 Kg dichiarati, a secco, che diventavano 222 kg con il pieno.

Ducati Paso 906: la prova su strada del 1989

Ducati Paso 906: la prova su strada del 1989

Abbiamo provato la sport-touring Ducati che ha rivoluzionato il destino del marchio fra gli anni '80 e '90, e anche quello del suo disegnatore Massimo Tamburini

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