Trent'anni fa non te la potevi permettere ed oggi, magari, si? Ecco alcune interessanti proposte per veri gioelli su due ruote che potrebbeo realizzare finalmente il sogno al periodo... irrealizzabile
La Casa di Iwata è riuscita nel corso della sua storia a creare o riprendere, e spesso a imporre, mode e tipi di moto. È il caso delle enduro monocilindriche dove la Casa è stata leader assoluta per un certo periodo, e dunque come non segnalare la versione Ténéré della XT 600, nata sulla scia dei raid africani ai quali non erano necessario dover partecipare per godere la moto, diventata a metà anni ’80 un must assoluto. E a proposito di must, un’altra moto ”imposta” dalla Yamaha fu la V-Max nata nel 1984 come muscle bike e giunto fino ad oggi: godeva di una nutritissima schiera di affezionati in tutto il mondo. Altra pietra miliare del motociclismo fu la R1 del 1997, bizzosa, difficile, imprevedibile, doti queste attenuate nelle serie successive ma potente, veloce e molto desiderata.
Rewind, Yamaha YZF-R1 '97: la rivoluzione di Iwata FOTO
Era il 1997 quando la Yamaha svelò al mondo la nuova YZF-R1. Una moto che sapeva trasmettere rare sensazioni a chi l'avesse guidata. Rappresentò una svolta nel mondo delle moto supersportive (di William Toscani)
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