Esiste la moto perfetta e come potrebbe essere?

Esiste la moto perfetta e come potrebbe essere?

Le "moto totale" forse non esisterà mai, ma lasciamo correre la fantasia e cerchiamo di immaginare come potrebbe essere il modello capace di soddisfare tutte le esigenze di tutti gli utenti della strada in un unico prodotto

09.08.2023 11:18

Lasciamo correre la fantasia e proviamo a immaginare come potrebbe essere la moto capace di fare tutto e di farlo nella miglior maniera possibile. Intendiamo un mezzo che si può spingere dai deserti africani alla guida in pista, passando per il commuting urbano e per il turismo a lungo raggio. 

Con la tecnologia a nostra disposizione è al momento impossible creare qualcosa del genere, ma senza andare a cercare soluzioni al limite del surreale (e volgendo lo sguardo alla fantascienza come robot e Transformer vari) possiamo immaginare qualcosa di plausibile e magari possibile da realizzare in un futuro più o meno prossimo

Che motore avrebbe?

Supponendo che sia una moto a combustione interna (come ci piacerebbe che fosse), la "moto totale" ha la necessità di unire sia spinta ai bassi che allungo per adattarsi a tutte le possibili situazioni, dalla strada all'offroad. A questa caratteristica dobbiamo aggiungere anche dimensioni piuttosto compatte e un peso ridotto che permetta al mezzo di rimanere facile da gestire.

Sono indeciso se scegliere un V2 compatto da non oltre 900cc o un tre cilindri di cubatura simile, sono forse le configurazioni migliori per rimanere nel mondo delle moto compatte e ci accontenteremo - in questo caso - di una potenza tra i 115 e 125 CV, nel range di una Multistrada V2 o Triumph Street Triple 765. Mettendo entrambe le soluzioni sulla bilancia, è possibile che il 3 cilindri sia il più "tuttofare" grazie alla potenza un pelo superiore e all'allungo più adatto alla guida sportiva. Il cambio ideale sarebbe un 6 marce con prime quattro corte e ultime due lunghe, la trasmissione finale a catena.

 

Ciclistica avanzatissima e attiva

Con la ciclistica arriva la parte difficile: che telaio dare a questa moto totale? Che interasse e che schema sospensivo adottare? Per trovare la soluzione ideale bisognerebbe fare studi, calcoli matematici e mille riunioni con i tecnici, ma cercando di semplificare al massimo mi piacerebbe avere anche qui una soluzione di compromesso fra rigidità strutturale, compattezza e potenzialità "multiruolo. Per questo motivo un telaio a traliccio di tubi in acciaio (di scuola Ducati o più recentemente Kawasaki) sarebbe ideale, magari con il forcellone infulcrato sul motore per dare a questo la funzione di elemento stressato e aumentare compattezza e rigidità. 

Il forcellone, tradizionale a due bracci, la forcella upside down da 50mm. In quanto a regolazioni ci serve avere TUTTO, anche quello che finora non esiste come ad esempio la possibilità di alzare e abbassare la moto elettronicamente e modificare anche l'escursione assieme a precarico, estensione e compressione. La moto deve essere capace di aumentare e diminuire la luce a terra per adattarsi ai percorsi off-road o alla guida in pista.

Ideale sarebbe avere anche un eccentrico elettronico sul cannotto di sterzo che permetta di cambiare avancorsa e interasse a piacimento. Un grosso problema arriva dalle ruote... che diametro usare? Di standard potrebbe avere ruote da 17" stradali all'anteriore e al posteriore, ma con l'opzione a libretto di poter montare anche 19"-17" e magari sviluppare una soluzione di "quick change" con un impianto frenante (di compromesso) a doppio disco da 270mm con pinze radiali e tubi in treccia ideali anche per grandi sforzi.

Una tecnologia del genere non esiste, ma ci stiamo piano piano arrivando. Al momento Ducati offre sulla Multi V4 un abbassatore elettronico che si inserisce a bassa velocità e  permette ai più bassi di poggiare i piedi bene a terra... il concetto è lo stesso, serve solo un po' più di sviluppo. Tra l'altro l'idea di una moto del genere è già stata sperimentata negli anni con dei concept come ad esempio la Yamaha Morpho. Peso? Se rimanessimo sotto i 210 kg o.d.m. saremmo più o meno dentro la "regola aurea".

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