Carburanti del futuro: in Scozia si viaggia a whisky!

Carburanti del futuro: in Scozia si viaggia a whisky!

L'esperiemento è stato lanciato da Glenfiddich e al momento prevede un primo gruppo di camion alimentati con il biogas ricavato dagli scarti di lavorazione del distillato 

Redazione - @InMoto_it

04.08.2021 ( Aggiornata il 04.08.2021 15:42 )

La mobilità del futuro, sopratutto per le quattro e le due ruote, sta viaggiando ormai in direzione dei motori elettrici, ibridi o a idrogeno. Soluzioni, queste, che il più delle volte fanno storcere il naso ai puristi del motore termico e ai più che ancora non hanno voglia di fare a meno del buon vecchio odore di Verde. 

Ma se vi dicessimo che in Scozia, al posto dell'odore di benzina, con un po' di fortuna potreste sentire odore di whisky uscire dalla pompa del distributore? La distilleria Glenfiddich, infatti, seguendo un programma di riduzione delle emissioni di CO2 della propria filiera produttiva, ha pensato di convertire i suoi camion facendoli camminare su strada grazie ad particolare biogas ottenuto dagli scarti di lavorazione del whisky.

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La sperimentazione porta i suoi frutti

Al momento, la sperimentazione prevede solamente un primo gruppo di poche unità, che fanno da spola tra lo stabilimento di Dufftown ai siti d'imbottigliamento sparsi lungo la Scozia e che appartengono alla William Grant & Sons, società madre della Glenfiddich.

La soluzione, fa sapere la distilleria scozzese, sembra al momento portare i propri frutti. Se da una parte l’adozione del biogas sta infatti riducendo l’inquinamento atmosferico di un significativo 90% rispetto al Gpl usato fino a pochi mesi fa, dall’altra anche la stessa Glenfiddich ne sta traendo beneficio grazie al risparmio ottenuto sui costi di smaltimento degli scarti di lavorazione.

Il processo mentale alla base di questo progetto è stato immaginare cosa potesse essere fatto per migliorare la situazione di tutti noi”, ha spiegato Stuart Watts, direttore della distilleria Glenfiddich.

Una flotta tutta a whisky

La buona riuscita del progetto, quindi, spiana la strada all’implementazione di tale tecnologia al resto dei 20 camion che compongono la flotta aziendale, nonché alle flotte appartenenti ad altre società. L’annuncio di Glenfiddich e di Stuart Watts, infatti, probabilmente non sarà l'ultimo di questo tipo nell'ambito dell'industria scozzese dei distillati, proprio perché la stessa Scotch Whisky Association ha da poco annunciato un piano per ridurre a zero le emissioni di CO2 entro il 2040.

E a voi, se ci fosse la possibilità, piacerebbe poter guidare una moto spinta dal whisky?

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