ANCMA contro Matteo Salvini: "La riforma del Codice va contro le bici"

ANCMA contro Matteo Salvini: "La riforma del Codice va contro le bici"

L'Associazione si è dichiarata assolutamente non d'accordo sulla proposta del Ministro di rendere obbligatori assicurazione, targa, casco e frecce

Redazione - @InMoto_it

08.06.2023 ( Aggiornata il 08.06.2023 12:45 )

L'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori (ANCMA) esprime una "profonda preoccupazione" in risposta alle dichiarazioni odierno del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, riguardo alla riforma del Codice della Strada. In una nota diffusa successivamente, l'Associazione annuncia di schierarsi contro la proposta di rendere obbligatori per le biciclette l'assicurazione, la targa, il casco e le frecce di segnalazione

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Il comunicato di ANCMA

“Si tratta di misure che non vanno nella direzione di ottenere maggiore sicurezza, per la quale – si legge nel comunicato - serve un impegno strutturale ed educativo a tutela di chi utilizza la bicicletta, che è un utente debole della strada”.

“Abbiamo già avuto modo di inviare lo scorso marzo una lettera dettagliata al ministro competente, attraverso la quale – ha rimarcato il presidente di ANCMA Paolo Magrinon solo abbiamo sottolineato il valore del comparto ciclo, che in Italia genera un volume d’affari di oltre 3,2 miliari di euro, ma abbiamo anche evidenziato che il nostro sarebbe l’unico Paese in Europa, dove tra l’altro l’utilizzo della bici è ampiamente più diffuso che in Italia, ad introdurre questi obblighi”.

 “Il nostro Paese – ha concluso Magri – ha un grande potenziale di attrattività cicloturistica, ha un mercato che cresce, è uno dei primi produttori di biciclette nell’eurozona, esprime un tessuto imprenditoriale d’eccellenza fatto da oltre 250 piccole e medie imprese, per l’80% insediate fra Veneto, Lombardia e Piemonte. L’associazione è a disposizione del Governo in maniera costruttiva, ma per come è stata annunciata, questa riforma sembra oggi più contro la diffusione della bicicletta, che a favore di una maggiore sicurezza sulle strade: penalizzare la leadership della nostra industria sarebbe un autogol”.

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