In Italia è ancora bici mania: 1,7 milioni di unità vendute nel 2022

In Italia è ancora bici mania: 1,7 milioni di unità vendute nel 2022

Leggero calo dovuto alla fine dei bonus e ai problemi di approvvigionamento, ma i numeri sono ancora alti, grazie anche al boom delle e-bike (+14%)

Redazione - @InMoto_it

27.03.2023 ( Aggiornata il 27.03.2023 13:13 )

Il boom delle bici, elettriche e non, continua. Dalla pandemia in poi, inutile negarlo, le due ruote hanno davvero fatto boom. E sebbene gli ultimi dati registrino un leggero calo di quelle a pedalata muscolare (un po’ per l’effetto bonus finito, un po’ per i problemi di approvvigionamento, aumento dei costi ecc…), i numeri sono ancora alti, con le e-bike che prendono il volo. Di che numeri parliamo? Eccoli qui. Confindustria Ancma ha presentato i dati di vendita 2022: 1.772.000 bici vendute nel 2022, di cui 337.000 di e-bike che fanno registrare il +14% (+72% dal 2019), piccolo calo per le bici muscolari che registrano 1.435.000 acquisti, -15%.

Le e-bike trainano

Parliamo delle e-bike che, nonostante abbiano un prezzo notevolmente più alto rispetto alle due ruote tradizionali, continuano a essere acquistate dagli italiani, facendo registrare una crescita del 18% del valore delle vendite. Oggi rappresentano il 19% del totale del mercato delle due ruote, che vede in testa mountain bike (29%) e city-trekking (26%). Da segnalare, poi, anche il raddoppio (parliamo sempre di volumi ridotti, da 1.500 a 3mila) delle vendite delle cargo bike, mezzo di logisitica e trasporto familiare.

A colpire, poi, c’è un altro dato. Quello che riguarda volume d’affari realizzato da negozi specializzati (che rappresentano il 68% degli acquisti): dalla grande distribuzione e dalle vendite online sono stati raggiunti 3,2 miliardi di euro, e se è vero che a questa cifra contribuisce anche l’effetto dell’inflazione, è altrettanto vero che si tratta comunque una crescita del 52% rispetto al 2019, quando superava di poco i due miliardi.

Le dichiarazioni da Ancma

Riteniamo che sia giunto il tempo di passare dagli incentivi all’acquisto a quelli all’utilizzo - dichiara il presidente Ancma Paolo Magri - come associazione chiediamo di abbassare l’aliquota Iva sulle bici e sui prodotti della filiera: un intervento che, insieme alla promozione della culture della bici, può attivare processi virtuosi ben più strutturati ed efficaci degli incentivi all’acquisto”, proprio come auspica la recente “Cycling Strategy” approvata dal Parlamento europeo. E anche come messo in atto dal Portogallo che ha tagliato l’Iva al 6%. E l’Italia, visto che sono già stati attivati i tavoli governativi competenti, potrebbe seguire questa linea.

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