Scarichi moto: nuove regole contro la manomissione facile

Scarichi moto: nuove regole contro la manomissione facile

Ancma “siamo di fronte ad un segnale concreto che va anche nella direzione di tutelare la qualità di questo settore”

Redazione - @InMoto_it

31.05.2023 12:31

Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) presenta in Italia le linee guida stabilite dall’associazione Europea dei Costruttori di Motocicli (Acem), in collaborazione con i principali operatori del settore degli scarichi aftermarket, per limitare le emissioni sonore dei motocicli. L’iniziativa, promossa anche dall’associazione internazionale Imma e da ANCMA stessa, nasce per evitare interpretazioni divergenti e non efficaci delle norme antimanomissione dei silenziatori di scarico e chiarisce i requisiti tecnici per garantire la robustezza delle soluzioni di fissaggio dei deflettori silenziatori e dei dB-killer.

Tutto per impedirne la facile rimozione. Il lavoro è stato sostenuto anche dalle principali aziende del settore (Akrapovic, Arrow, Giannelli, Lafranconi, LeoVince, MIVV e SC project) e, grazie al contributo delle associazioni nazionali di categoria, si pone ora l’obiettivo di sensibilizzare motociclisti, autorità e gli altri produttori di sistemi di scarico.

Un grande segnale

Il Segretario Generale dell'Acem Antonio Perlot in una nota ha sottolineato la volontà di “riunire le competenze di attori riconosciuti del settore motociclistico e affrontare una delle principali cause del rumore delle moto nelle strade. Oggi sono ancora presenti sul mercato silenziatori omologati con deflettori troppo facilmente rimovibili o dB-Killer, che possono provocare livelli di rumore inaccettabili. Proponendo soluzioni all'avanguardia, le linee guida aiuteranno le autorità di omologazione a raggiungere una valutazione più armonizzata della conformità alle norme antimanomissione dei silenziatori di scarico. L'invito è ora a tutte le parti interessate ad applicarle senza indugio”.

Il presidente di Ancma Paolo Magri ha affermato che “nell’impegno responsabile e corale dei nostri associati e dell’industria di riferimento c’è molto del know-how e dell’eccellenza produttiva italiana. Siamo di fronte ad un segnale concreto che, oltre a recepire e interpretare in modo corretto la normativa, va anche nella direzione di tutelare la qualità di questo settore e di superare alcuni pregiudizi legati ai motocicli. E poi costituisce un messaggio molto chiaro anche per gli appassionati e i produttori di scarichi che potenzialmente si potrebbero porre fuori dal contesto normativo”.

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