Il costo del carburante continua a salire: il Governo prende provvedimenti, prorogando il taglio delle aliquote fino a nuova data
I prezzi della benzina sono tornati a salire, arrivando a sfiorare il record storico registrato lo scorso 17 marzo, quando un litro costava 2,219 euro/litro (media nazionale self service). Infatti, considerando il taglio delle accise di 30,5 centesimi, la media nazionale attuale è di 1,854 euro/L: e pensare che senza aliquote, saremmo a quota 2,159 euro/L.
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Secondo quanto ha rilevato Staffetta Quotidiana, nella giornata del 18 maggio ENI ha aumentato di 2 cent i prezzi consigliati per la benzina. L'Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico ha così rilevato le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori: la benzina self service è venduta a 1,854 euro/litro (+18 millesimi, compagnie 1,859, pompe bianche 1,842), la benzina servito è a 1,983 euro/litro (+17, compagnie 2,027, pompe bianche 1,899). Il prezzo sulle autostrade della benzina self service è invece di 1,910 euro/litro (servito 2,132).
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E così, il Governo starebbe pensando di prorogare il taglio delle accise fino al prossimo 8 luglio. Nel caso della benzina, si passerà da 728,40 a 478,40 euro per 1.000 litri. Inoltre, per evitare che possano avvenire manovre speculative sui prezzi alla pompa, verrà coinvolto il Garante per la sorveglianza dei prezzi e l'Autorità Garante della concorrenza e del mercato.
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