Cinque cose che devi sapere sul telaio della tua moto

2 - forma e struttura

La creatività dei tecnici non ha limiti e nelle moto c'è ancora spazio per soluzioni innovative. È comunque insindacabile che esistano forme e strutture più di successo di altre in termini di performance e costi.

Traliccio di tubi: come dice il nome è una struttura tubolare - quasi sempre in acciaio - che si adatta a moltissimi utilizzi, sia sportivi che turistici. Dai semplici tubi tondi delle moto inglesi degli anni '50 ai complessi e bellissimi disegni delle Ducati, KTM e Kawasaki moderne.

Monotrave: in acciaio o alluminio, è un telaio che basa la sua struttura su un singolo trave (tubolare o scatolato) che passa al centro del mezzo, sotto il telaio, e si raccorda con piastre laterali che agganciano il motore al posteriore. Di solito è rinforzato da bretelle o una culla sulla parte anteriore. Ottimo per il turismo.

Doppio trave: in questo caso si tratta di una doppia struttura (quasi sempre scatolata, quindi con forme squadrate) che abbraccia il motore da entrambi i lati. Negli anni '90 e '00 era la soluzione più in voga fra le sportive e oggi è ancora un riferimento nel mondo delle turistiche e GT.

 Monoscocca: di recente stanno nascendo soluzioni super compatte come le monoscocca derivate dalle competizioni. Sono telai cortissimi che agganciano il motore soltanto nella parte anteriore e lasciano alla parte meccanica la funzione di elemento stressato, ovvero parte integrante della struttura. Sono telai molto rigidi e leggeri, e Ducati ne sta facendo una bandiera del suo nuovo corso tecnologico.

Altre soluzioni: come abbiamo detto, la creatività non ha confini, quindi si possono sviluppare soluzioni diverse anche in base al motore che ci si mette in mezzo. Un esempio famoso è il telaio a doppia culla degli scooter che passa molto basso sotto la pedana, i telai a omega delle Bimota e le strutture creative delle moto cruiser e custom.