Usato, Yamaha XT 600 E: amica di ieri e di oggi

Usato, Yamaha XT 600 E: amica di ieri e di oggi© Archivio InMoto

Una "mono" dura e pura che però nel 1990 si ingentilì presentandosi in veste rinnovata, l’avviamento elettrico e uno spirito più stradista

Arturo Rizzoli

24.05.2023 17:04

Nella saga della Yamaha XT, la 600 E rappresenta un punto di svolta. Questa versione, entrata in produzione nel 1990 identificata dalla sigla 3TB, dimostra che alla Yamaha capiscono quanto il mercato è maturo per una versione più entrofuoristrada, dopo avere fino a quel momento proposto delle interpretazioni molto votate all’off-road.

Arriva l'avviamento elettrico

Il primo segno distintivo dell’avvio di questo nuovo filone è l’adozione dell’avviamento elettrico, e appunto la “E” nella sigla sta a indicare la presenza dell’avviamento elettrico. Il cambio di filosofia rispetto a quanto visto fino a quel momento è radicale: sempre per ragioni di marketing, si va verso una costruzione più economica per contenere il prezzo di vendita. Per raggiungere questo risultato si fanno alcuni sacrifici: viene ad esempio abbandonato il forcellone oscillante in alluminio per fare posto a uno in acciaio. E qui siamo ancora nel campo di quel che colgono solo i palati più finiti. Ciò che invece salta all’occhio di tutti è l’assenza del contagiri, in una strumentazione che già un quarto di secolo fa si collocava nella fascia economica. Andando sul pratico, tra minori raffinatezze costruttive e adozione del motorino d’avviamento il peso della 600 E lievita a 155 kg (a secco dichiarati dalla Casa) contro i 137 della precedente 4V. Questioni di peso a parte, la 600 E rappresenta un ottimo compromesso tra guidabilità, potenza e fruibilità. Ciò grazie anche all’ottima curva di coppia del motore.

Nei rilevamenti fatti al banco venne fuori una potenza alla ruota di 40,3 CV a 6.200 giri/min e un significativo valore di coppia di 4,84 kgm a 5.500 giri/min; tutto ciò, tradotto nella pratica, significa potersi trarre d’impaccio nel traffico, come pure in percorsi off-road con il classico filo di gas, senza bisogno di essere dei virtuosi delle due ruote. Altre conferme dello spirito turistico e votato alla massima fruibilità del mezzo vengono anche dalle sospensioni (che sono un bel compromesso per offrire comfort e permettere un off-road non estremo) e dalla comoda e bassa posizione di guida. Se si viaggia in due, va ricordato che nei percorsi ricchi di curve e frenate il passeggero tenderà a scivolare verso il guidatore a causa dell’inclinazione della sella. Nel caso di impiego della XT 600 E in qualche viaggio è bene tenere a mente che avete per le mani un monocilindrico e che, km dopo km, un certo formicolio alle mani va messo in preventivo.

Così ti cambio la enduro mono

Ma torniamo ai plus di questa moto: il consumo è una delle voci più rilevanti. Le percorrenze attorno ai 20 km/litro sono all’ordine del giorno. Se poi amate procedere con andatura tranquilla su strade extraurbane, scoprirete che il 25 km/litro sono a portata di mano. La frenata infine si è rivelata discreta, magari non come ci sarebbe aspettati dall’adozione di una nuova pinza anteriore a doppio pistoncino. La XT600 E resterà in produzione fino dal 1990 al 1993, nel 1994 arriverà una nuova generazione, identificata dalla sigla interna 4PT, molto simile alla precedente riconoscibile per i convogliatori dell’aria ai lati del serbatoio più grandi, sella e fianchetti ridisegnati e l’arrivo del contagiri; ma il punto più tecnico rilevante è che verrà abbandonata la marmittona che chiude il telaio per passare a una struttura continua. Il prezzo di vendita della XT 600 E nel 1990 era di 7.280.000 lire iva inclusa (7.760.000 su strada) e, nel panorama delle enduro di quei tempi, si collocava nella fascia medio-bassa. La più costosa era la Honda Dominator che sfiorava gli otto milioni (7.998.000 lire) la più economica era la Kawasaki KLR offerta a 6.990.000 lire. A quei tempi l’auto più economica era la Fiat 126 700 Bis in listino a 6.977.000 lire

Yamaha XT 600 E

Yamaha XT 600 E

La Yamaha XT 600 E, introdotta nel 1990, ha rappresentato una svolta nella serie XT. Con l'adozione dell'avviamento elettrico e un design più economico, offriva un buon equilibrio tra maneggevolezza, potenza e usabilità. La sua produzione è durata dal 1990 al 1993.

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