Aprilia RS 250: moto così non se ne fanno più

I RECORD DELLA RS 250

Il tempo e il budget spesi hanno sempre ripagato le aspettative, perché fra tutte le Aprilia famose per godibilità, prestazioni e doti ciclistiche, questa è quella sulla quale si è lavorato di più. Lo ricorda proprio Pellizzon: per deliberare questo progetto e avviarlo alla produzione di serie, erano state necessarie ben 60 prove documentate. Il record di ogni moto Aprilia della gestione Beggio. Perché la concorrenza era comunque messa bene. Honda aveva un motore con meno cavalli ma più corposo ai bassi regimi, e la Suzuki Gamma andava forte, ma non si guidava alla stessa maniera. A Noale l’ambizione era quella di essere i migliori per prestazioni e in quel periodo lo erano indiscutibilmente. L’Aprilia RS250 guidata da bravi piloti era in grado – con le gomme dell’epoca... – di girare al Mugello in  2’06”. Un riferimento sulle prestazioni sportive che faceva il pari con le parole pubblicate nella prova.
L’articolo cominciava così: “Fantastica, meravigliosa, eccezionale! Basterebbero questi aggettivi per esprimere ciò che è in grado di offrire la nuovissima Aprilia RS250”. Era espressa solo qualche remora per la scelta del motore: “Ha destato qualche perplessità la collaborazione con la Suzuki legata alla fornitura del solo propulsore, seppure ampiamente rivisitato ed allestito su specifiche dei tecnici italiani”.

Infatti l’intenzione iniziale era quella di realizzare la RS250 stradale con un motore Rotax, e si erano avviati i collaudi su strada in Austria. Ma la fretta di arrivare il prima possibile sul mercato con un motore già collaudato, sufficientemente potente, che lasciava Aprilia (all’epoca ancora sprovvista di una struttura di produzione motori) libera di concentrarsi su ciò che sapeva fare bene.