Arrivata nel 2001, la maxi di Hamamatsu fece subito centro per guida e prestazioni, dopo più di 20 anni la "gixxer" è ricordata come un riferimento in fatto di equilibrio e tecnica

Suzuki GSX-R 1000: regina tra le regine

<p>Una moto che da più di 20 anni regala gioie a tanti appassionati. Stiamo parlando della Suzuki GSX-R 1000 che, arrivata sul mercato nel 2001, ci mise poco a “farsi rispettare” dalle rivali non tradendo il blasone dei modelli di GSX-R che l’avevano preceduta: della 1100, da cui ricevette lo stemma di maxi sportiva in casa Suzuki, e la 750, da cui riprese la base tecnica, per anni un riferimento tra le moto sportive anche di maggiore cilindrata</p>

<p>.Allacciate il casco e... girate pagina!</p>

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<h2>GSX-R 1000 2001</h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2954627" data-k-kid="sn:inmoto:2954627" data-k-thumb="https://cdn.inmoto.it/images/2020/04/29/185851128-26e50fae-a03d-483b-a668-251bd78f11a4.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>La risposta Suzuki alla Yamaha R1, fino a quel momento regina tra le supersportive. Quando arrivò nel 2001, la nuova GSX-R 1000, prese il posto della storica versione 1100, ormai fuori dai giochi da qualche stagione.<strong> La nuova 1000 sfruttava la base ciclistica della 750, dalla quale riprendeva anche le sovrastrutture.</strong><br />
L’arma in più della 1000, era un nuovo 4 cilindri in linea da 988 cc accreditato di una potenza massima di 160 CV. Per intenderci, si parla di 10 CV in più della rivale R1 (secondo i dati dichiarati). Ma oltre al motore La GSX-R portava in dote un pacchetto ciclistico notevole, con telaio derivato dalla 750 ed irrigidito del 10%, sospensioni Showa decisamente raffinate grazie anche a steli dotati di riporto al nitruro di titanio (per aumentare la scorrevolezza), oltre ad un’inedita doppia pinza Tokico a sei pistoncini all’anteriore. <strong>La prima GSX-R 1000 pesava 170 Kg a secco: record per la categoria.</strong><br />
Con tanto “ben di Dio” non tardò a farsi apprezzare dagli appassionati che di fatto ne decretarono il successo, riconoscendo doti che, nel 2001, staccavano nettamente la concorrenza in fatto di equilibrio tra guida e prestazioni.</p>

<p><strong>Nel 2002 vennero apportate delle leggere correzioni:</strong> un nuova pompa del carburante ed un affinamento alla frizione per renderla più affidabile, oltre che affinamenti alla parte elettronica.</p>

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<h2>GSX-R 1000 2003/04</h2>

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<p>Dopo il “botto” della prima versione, gli ingegneri di Hamamatsu ci presero gusto e, con la concorrenza che iniziava a farsi sotto, misero mano al progetto cercando di realizzare una versione ancora più sportiva e votata ai circuiti pur non perdendo di vista l’utilizzo su strada.</p>

<p>La GSX-R arrivata nel 2003 era più potente, più leggera e più veloce della modello precedente, oltre ad adottare un nuovo telaio ed una diversa e più aggressiva carenatura.<br />
<strong>La potenza cresce a 164 CV mentre il peso cala di 2 Kg toccando il valore di 168 Kg a secco</strong>. Viene rivista l’elettronica con una nuova centralina a 32 Bit , il telaio è più rigido e arriva una nuova valvola di scarico per migliorare l’erogazione del motore. Cambiano anche i freni: ora all'anteriore lavora una coppia di pinze a 4 pistoncini e dischi di diametro minore.</p>

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<h2>GSX-R 1000 2005</h2>

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<p>E’ probabilmente la versione più apprezzata dal grande pubblico. Nel 2005 si assiste ad un cambio radicale del progetto GSX-R 1000. La moto vanta un nuovo design, tra i più riusciti nel panorama delle maxi sportive: piccola compatta, dotata di un nuovo motore ora in grado di erogare ben 178 CV, con questa GSX-R 1000 Suzuki debutta nel mondiale SBK ora dedicato alle moto da 1000 cc. E fu subito vittoria con Troy Corser sotto le insegne Alstare-Corona.</p>

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Gli aggiornamenti riguardarono tutta la moto, non solo la carrozzeria, ma anche il motore che aumenta di 11 cc la cubatura arrivando a 998. Il nuovo telaio e di dimensioni compatte e si abbina ad un forcellone tutto nuovo con struttura completamente scatolata, il peso cala ulteriormente arrivando <strong>a 166 Kg (!!)</strong>. Le esigenze aerodinamiche e di emissioni portarono i tecnici all’adozione di un impianto di scarico con voluminoso silenziatore che a molti, all’inizio, fece storcere il naso. Un design che però fece scuola negli anni successivi. </p>

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<h2>GSX-R 1000 2007</h2>

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<p>Forte dell’impegno e i successi in SBK in Suzuki mettono mano nuovamente al progetto, apportando un aggiornamento, seppure meno radicale di quello del 2005<strong>. La nuova GSX-R 1000 vede affinamenti in ogni comparto: il motore ora eroga 185 CV</strong> ed è dotato di mappature per il controllo della potenza ed erogazione. Arriva anche un ammortizzatore di sterzo adattivo (che indurisce l’idraulica all’aumentare della velocità). La nuova norma Euro 3 impone l’uso di un doppio silenziatore e questo contribuisce a fare lievitare il peso di 6 Kg. Il telaio viene rivisto per compensare alcune criticità rilevate sul precedente disegno, soprattutto nei punti più sollecitati. Le moto ben si comporterà in SBK dove con <strong>Max Biaggi</strong> contese il titolo fino all’ultima gara a James Toseland e la Honda CBR 1000 RR.</p>

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<h2>GSX-R 1000 2009/11</h2>

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<p>Complice il calo di interesse verso il mercato delle supersportive, questa versione della GSX-R 1000 è quella che ha più faticato a ritagliarsi uno spazio adeguato come invece fatto delle versioni precedenti. Eppure i contenuti tecnici e di rilievo non mancano. Un nuovo motore, più compatto in senso longitudinale, ha consentito di compattare le dimensioni generali della ciclistica a tutto vantaggio della guida, pur risultano la moto più pesante che in passato. Ora la bilancia segna 205 Kg. <strong>La potenza resta a quota 185 CV, e le migliorie apportate alle sospensioni rendono la moto ancora più facile nella guida</strong>. Il design viene rivisto ed ora la parte frontale vede prese d’aria di maggiore diametro. Rivisto anche il disegno del doppio scarico.</p>

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<h2>GSX-R 1000 2012/16</h2>

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<p>Nessuna rivoluzione ma solo tanti aggiustamenti per la versione che arriva nel 2012. Un nuovo scarico che ritorna allo schema 4-2-1 e nuovi pistoni più leggeri migliorano la risposta al gas. Debutta una diversa strumentazione e nuove pinze freno monoblocco. Il design resta invariato ed il peso torna a scendere: ora si attesta a 203 Kg (-2Kg).</p>

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<h2>GSX-R 1000 2017/20</h2>

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<p>Dopo 7 stagioni la Suzuki si rimette testa bassa in carena a sforna una GSX-R tutta nuova. Al di là dello schema del motore tutto viene stravolto. Il design, non azzeccatissimo dell’ultima versione, viene rivisto ed ora torna a schemi più familiari agli amanti della GSX-R, con tratti rivisti in ottica più moderna ed aggressiva. Piccolo faro anteriore, due voraci prese d’aria ai lati, codino rastremato e telaio abbondantemente aggiornato. Così come il motore che ora tocca quota 202 CV (dichiarati), allineandosi alla concorrenza più agguerrita.<strong> Arriva in due versioni:</strong> “Standard” ed R con quest’ultima dotata di più evoluti ammortizzatori con il pacchetto<strong> Showa</strong> che vede all’anteriore una forcella di tipo <strong>BFF ed al posteriore un mono Showa BFRC,</strong> oltre ad un cambio <strong>Quick Shift</strong>. Su questa nuova GSX-R debutta, primo esempio nella categoria maxi sportive, la<strong> fasatura variabile di tipo meccanico SR-VVT</strong> che migliora la risposta ai medi e bassi regimi del motore. Arriva anche una raffinata elettronica che si avvale di una piattaforma inerziale<strong> IMU a 6 assi</strong>, tre riding mode e un controllo di trazione settabile su 10 livelli.</p>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="2954626" data-k-kid="sn:inmoto:2954626" data-k-thumb="https://cdn.inmoto.it/images/2020/04/29/185809617-bfeefbb8-b058-4788-a029-2a085311070e.jpg" data-k-type="immagine"></span><br />
<strong>Arriva anche una raffinata versione limitata per volere dell'importatore italiano: la Ryuyo.</strong> Una GSX-R in versione stock, dedicata ai circuiti, allestita con componentistica racing ed una carenatura in fibra di carbonio.<br />
Nel 2019 solo pochi affinamenti: cambio Quick Shift disponibile anche nella versione Standard e, sulla R, la possibilità di variare la posizione del pivot del forcellone.</p>

Dalla GT 750, alla RG Gamma 500, passando per le GSX-R e la gloriose GP. Ecco la storia di Suzuki in foto. (di William Toscani)

Buon compleanno Suzuki: le moto più iconiche di Hamamatsu FOTO

<p>Arrivata nel 2001, la maxi di Hamamatsu fece subito centro per guida e prestazioni, dopo più di 20 anni la "gixxer" è ricordata come un riferimento in fatto di equilibrio e tecnica</p>
