Aprilia, il sogno mai realizzato della Blue Marlin: perché?

Aprilia, il sogno mai realizzato della Blue Marlin: perché?

E' stato uno dei concept più belli mai realizzati a Noale, e fece strage di cuori ad EICMA 2001. Ma a volte i sogni non si avverano e quella fascinosa cafè racer non entrò mai in produzione. Ecco i motivi

12.04.2022 10:04

Quel telaio non poteva essere prodotto

Il tasto dolente in questa meraviglia estetica era il telaio. Henriette prese troppo sul serio l'idea della cafè racer e realizzò un telaio doppia culla con i tubi superiori alti che passavano sopra il motore, di diametro contenuto. Dal punto di vista estetico era una soluzione meravigliosa e quasi spariva nella percezione complessiva del mezzo, però dal lato tecnico non soddisfava i requisiti di rigidità e sportività dei progetti Aprilia dell'epoca

Il doppio trave della RSV era massiccio e abbracciava i cilindri lateralmente. Era il risultato di anni di esperienza nel Motomondiale (e vittorie, con le 2 tempi 125 e 250) e il meglio che si potesse trovare sul mercato in quegli anni in termini di qualità di guida. Si trattava del vero punto forte del progetto e realizzare una moto che non potesse garantire una qualità di guida allo stesso livello sarebbe stato un problema per l'azienda.

Allo stesso modo, mettere un doppio trave racing a un capolavoro di estetica come la Blue Marlin avrebbe significato rovinare tutto il lavoro di Henriette e perdere la pulizia delle linee 8con il motore bene in vista) e il fascino unico del concept, trasformandolo in una sorta di "RSV Mille Frankenstein" che avrebbe deluso le aspettative di chi voleva la moto così com'era. Ed è per questi motivi - validissimi - che la Blue Marlin vivrà però per sempre nei cuori di molti passionati.

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