Rewind, Aprilia Af1 Futura 1991: sportiva con classe

Rewind, Aprilia Af1 Futura 1991: sportiva con classe

Fu l'apice di un progetto nato nel 1987 e culminato con questa sportiva dal look elegante e prestazioni ai vertici della categoria. Assieme alle versioni Replica e Sport Pro segnò il passaggio di consegne alla successiva serie RS

17.12.2021 15:54

Sapore di sport

In sella alla nuova Futura abbiamo riscoperto il piacere tipico delle moto delle moto sportive con il busto moderatamente caricato in avanti, la sella che "spinge", l'angolazione accentuata dei semimanubri senza però avvertire affaticamenti fisici.
Il dimensionamento della parte centrale facilita il perfetto inserimento del pilota (con particolare riferimento a quelli di taglia media) al quale è lasciata ampia libertà di muoversi alla ricerca della posizione ottimale. In questo primo contatto dinamico abbiamo riscoperto la sensazione di facilità di guida, la sicurezza e l'immediato feeling che caratterizzava la precedente versione.
Tremendamente efficace su qualsiasi percorso, sulle intricate strade, è stato possibile riscontrare la solidità dell'avantreno, ora forse fin troppo "caricato", insensibile anche sul veloce alle malformazioni del manto stradale. A trarne vantaggio è la precisione direzionale ma soprattutto la stabilità e il rigore con cui questa moto sportiva non devia di un solo millimetro dalla traiettoria impostata.

Aprilia Futura 1991 FOTO

Aprilia Futura 1991 FOTO

Nel 1991 la Futura vide aggiornamenti alla livrea, con nuove colorazioni, un rivisto codone (che spiccava per le due prese d'aria poste sui fianchetti) un aggiornato forcellone per una nuova misura della gomma da "140", forcella con steli da 40 mm ed il ritorno della Replica. A queste si affiancò la Sport Pro con carburatore da 28mm, per correre nel campionato SP, scarico con silenziatore dotato di cover in fibra di carbonio e mono posteriore completamente regolabile

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Il rendimento delle sospensioni, a fronte di un più calibrato controllo del freno idraulico di cui è dotata la forcella, è certamente consono all'impiego sportivo così come le splendide performance fornite dal poderoso impianto frenante certamente adatto ad equipaggiare moto ben più potenti.
In particolare il singolo disco all'avantreno, a doti di grande modulabilità abbina un comando al manubrio ben dosabile e che, rispetto al precedente, può contare su di una minore distanza della leva dalla manopola.
Il motore più che impressionare sotto il profilo della potenza pura si è rivelato certamente in possesso di estrema regolarità nella erogazione e trattabilità anche a un modesto numero di giri. Con il passare del tempo, infatti, l'evoluzione di questo motore non è stata solo improntata alla ricerca di qualche cavallo in più quanto a un più omogeneo funzionamento della valvola elettronica Rave 2. Un lavoro certamente impegnativo che, comunque, ha portato a un funzionamento tra i più lineari, senza per questo limitarne le ottime capacità di allungo.

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