Rewind, Honda VTR SP-2: la rivincita di Tokyo

Rewind, Honda VTR SP-2: la rivincita di Tokyo

Per arginare lo strapotere Ducati in SBK la Casa giapponese scese su strada ed in pista con la bicilindrica (SP-1 e poi SP-2) per battere la Rossa sul suo stesso terreno

11.12.2020 ( Aggiornata il 03.02.2022 10:41 )

All'inizio fu la Firestorm. Nel 1997, un bicilindrico a V di 996 cc vide la luce. In quel periodo, parlare di V-Twin era sinonimo sostanzialmente di Ducati, tra le moto sportive ad alte prestazioni. Honda, un po' punta sull'orgoglio, giocò la carta della VTR 1000 F Firestorm. Una sportiva stradale a metà tra una naked e una carenata, e probabilmente mai pienamente apprezzata da appassionati e addetti ai lavori.

SUBITO VITTORIOSA IN SBK

Da quella base tecnica arrivò, dopo pochi anni (siamo a fine 1999), la versione sportiva, voluta per controbattere lo strapotere Ducati e la 996 fino alla 999 in pista: la VTR SP-1. Moto con la quale Honda decise di sfidare la Rossa bolognese sul suo terreno di caccia preferito: il mondiale SBK e con un motore biciclindrico, dopo le stagioni con il V4. Ed il successo fu immediato. Con il texano Colin Edwards arrivò subito il sigillo tra le derivate di serie, poi replicato nel 2002 dopo un epico duello con Troy Bayliss e la 998. Quell'anno a fare la voce grossa ci pensò la SP-2, evoluzione del primo modello e che, rispetto al passato si mostrava decisamente più matura tecnicamente, oltre che prestazionale, pur mantenendone inalterati i dettami, sia tecnici che estetici. 

VTR SP-2: LA TECNICA

La VTR-SP2 adottava un V-Twin di 999 cc con bancate a 90°, aumentato nella potenza (si passò dai 127 ai 135 CV a 10.000 giri/min) e per questo rivisto in molti dettagli: nuovi corpi farfallati, diversi pistoni (più leggeri), impianto di raffreddamento migliorato. A livello ciclistico debuttava un diverso forcellone, ora in alluminio scatolato, più lungo di 10 mm e che portava l'interasse a quota 1.420mm, una nuova forcella a steli rovesciati, oltre a nuovi cerchi più leggeri. Il tutto con un guadagno di peso nell'ordine dei 2 kg, con il peso a secco di 194 Kg (la rivale Ducati 999 pesava 199 Kg). Spiccava inoltre, una inedita strumentazione Full LCD, uno dei primi esempi in questo campo in luogo dei classici quadranti analogici.

Gira pagina per leggere le impressioni di guida della Honda VTR-SP2.

Video: le sportive Honda che hanno fatto la storia

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