Il 22 maggio 2025 rimarrà per sempre una data fondamentale nella storia della KTM, perché dopo mesi di crisi e settimane di incertezza, in cui l’azienda austriaca ha rischiato il fallimento a causa di un forte indebitamento con i fornitori, proprio in quel giorno, l’indiana Bajaj Auto ha ufficializzato l’investimento di 600 milioni di euro a copertura dei 525 milioni di euro che KTM doveva ai suoi creditori. Questa somma è scaturita dal piano di ristrutturazione che era stato approvato lo scorso 25 febbraio – il debito totale ammontava a 1,2 miliardi di euro – ed è stata depositata alla fine di maggio.
Con questo investimento, che ha seguito quello di 200 milioni di euro effettuato in quattro tranche nei primi mesi dell’anno, Bajaj Auto si appresta a prendere il controllo di KTM, dopo essere stata azionista di minoranza fin dal 2007. Questo avverrà esercitando un’opzione di acquisto già stabilita che consente a Bajaj Auto International Holdings B.V. di acquisire le azioni di Pierer Industrie AG in Pierer Bajaj AG, ovvero la società che controlla Pierer Mobility AG che a sua volta controlla KTM, GasGas, Husqvarna, WP Suspension ed MV Agusta. L’azienda italiana è formalmente ancora di proprietà di Pierer Mobility AG, che ne detiene il 50,1%, ma ne è prevista la vendita ad Art of Mobility, la società di Timur Sardarov che già la controllava in passato. L’ufficializzazione del cambio di proprietà dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.
Tornando alla struttura societaria di Pierer Bajaj AG, attualmente Pierer Industrie AG ne detiene una partecipazione del 50,1% e il restante 49,9% è detenuto da Bajaj Auto International Holdings B.V.. L’opzione di acquisto a favore della società indiana potrà essere esercitata fino a maggio 2026, previa approvazione delle autorità di regolamentazione competenti.
"Si apre una nuova fase che ci permette di dare continuità alla storia di KTM. Gli stabilimenti esistenti, in particolare gli impianti di Mattighofen e di Munderfing, resteranno la base del nostro successo futuro" ha dichiarato il CEO di KTM Gottfried Neumeister, rimasto da solo alla guida dell’azienda austriaca dopo il passo indietro di Stefan Pierer dello scorso gennaio.
Nel frattempo, il 28 maggio Pierer Mobility AG ha pubblicato il bilancio del 2024. Il fatturato è stato di 1.879 milioni di euro, pari a un calo del 29% rispetto al 2023, mentre il risultato operativo è stato fortemente negativo. L’EBITDA, cioè l’utile prima di oneri finanziari, tasse, svalutazioni e ammortamenti, è stato negativo per 481 milioni di euro e anche l’EBIT, ovvero il margine prodotto dall’attività senza considerare gli oneri finanziari e le imposte, è stato negativo per 1.184 milioni di euro. Pure il flusso di cassa disponibile per l’azienda segue lo stesso andamento (-776 milioni di euro) mentre l’indebitamento netto è salito a 1.643 milioni di euro. Di conseguenza il patrimonio netto è sceso a -194 milioni di euro e non verranno distribuiti dividendi.
Anche per il 2025 non ci sono buone notizie: nonostante la stabilità della domanda, il fatturato scenderà ancora, principalmente a causa dei sei mesi di stop alla produzione, che dopo la ripresa dello scorso 17 marzo era durata per sei settimane prima di interrompersi di nuovo. In tutto ciò, le scorte delle concessionarie e degli importatori dovrebbero normalizzarsi entro la fine dell’anno, ma ci sarà comunque un’altra perdita operativa.
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