Nel 1978 Suzuki compiva un passo decisivo entrando nel prestigioso club delle maxi moto. A quasi 50 anni di distanza, la casa di Hamamatsu rende omaggio a quel momento con la nuova GSX-8TT
Era il 1978 quando Suzuki presentò al mondo la GS1000, la sua prima moto di grossa cilindrata, pensata per competere con le colossali rivali dell’epoca. Un modello che, fin da subito, seppe distinguersi non solo per la cilindrata, ma anche per il carattere tecnico e sportivo. Oggi, Suzuki celebra quel traguardo storico con le GSX-8T e TT (qui il nostro test), una modern classic che guarda al futuro strizzando l’occhio al passato.
Derivata dalla GS750, la GS1000 montava un motore quattro cilindri in linea a 4 tempi, 2 valvole per cilindro, raffreddato ad aria. Erogava una potenza massima di 87 cavalli, un valore importante per l’epoca, racchiuso in una ciclistica tanto solida quanto innovativa.
Il punto di forza della GS1000 era proprio il telaio: leggero ma estremamente rigido, grazie all’uso di tubi a grande diametro e pareti sottili, che permettevano di contenere il peso complessivo a 234 kg. Una massa ben distribuita, che contribuiva alla maneggevolezza della moto, superiore a quella di molte concorrenti.
Un altro elemento distintivo era l’altezza da terra, che favoriva una guida agile anche nelle curve più strette, nonostante la presenza della trasmissione a cardano, una delle ultime su un modello Suzuki prima del passaggio definitivo alla catena. Una scelta tecnica che non comprometteva la guida, a differenza di molte altre moto con cardano, fatta eccezione per la Moto Guzzi.
Oltre al design innovativo — in particolare nella versione “S”, che proponeva un cupolino in stile racing e una sella comoda — la GS1000 seppe farsi notare nelle competizioni, ottenendo la consacrazione definitiva.
Nel 1978, anno del suo lancio, la GS1000 conquistò il titolo AMA Superbike con il pilota americano Wes Cooley e il team Yoshimura Suzuki. Cooley, originario di Los Angeles, era già un volto noto nelle corse di club californiane e, grazie alla GS1000, riuscì a imporsi anche a livello nazionale. Dopo un’esperienza poco soddisfacente con la Kawasaki KZ1000, Cooley e il team Yoshimura trovarono nella Suzuki la moto perfetta: più bilanciata, più precisa, decisamente più competitiva.
La stagione si chiuse con una vittoria leggendaria alla prima edizione della 8 Ore di Suzuka, dimostrando il valore di un progetto che andava ben oltre le aspettative. Fu l’inizio di una lunga serie di successi per Suzuki nelle competizioni su pista.
La GS1000 non rimase un episodio isolato: diede il via a una famiglia di modelli iconici, come la GS1000E e la GS1000G, fino ad arrivare alla più potente GS1100. Moto che hanno saputo coniugare prestazioni, tecnica e affidabilità, costruendo attorno a Suzuki un’immagine vincente tanto su strada quanto in pista.
Oggi, con la GSX-8TT, Suzuki rende omaggio a quella stagione gloriosa. Una moto moderna, tecnologica, ma con un DNA che richiama direttamente quell’epoca d’oro. Un tributo alla storia, ma anche una dichiarazione per il futuro.
Suzuki GSX-8T & 8TT - Le foto della prova
Sono ispirate dal passato, ma hanno un look contemporaneo e una base tecnica ben collaudata, quella della serie 8S e 8R. La T ha un'estetica neoclassica per eccellenza, mentre la TT è ispirata alle racer degli anni '80
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