A distanza di oltre 20 anni dal boom delle supersportive, i semimanubri tornano prepotentemente nei listini e nei sogni dei motociclisti... ma in modo un po' diverso, vi spieghiamo perchè
Le nuove carenate, dalle più piccole per patente A1 e A2 alle medie cilindrate che fanno da spina dorsale a questa nuova ondata, non sono più delle supersportive ma delle molto più sfruttabili sportive stradali... quelle che al tempo dei bombardoni anni '00 erano considerate probabilmente delle sport touring. È proprio lo stradominio delle pratiche crossover che ha riversato parte di questa versatilità nel mondo delle pistaiole senza compromessi. Le sportive di nuova generazione i compromessi li hanno, perchè i semimanubri sono sempre sopra la piastra e consentono una seduta comoda, le prestazioni sono brillanti per la strada ma non estreme per l'uso in pista, e c'è anche spazio per un equipaggiamento da turismo leggero che permette di viaggiare a raggio limitato (o anche a lungo raggio per chi sa arrangiarsi).
Dopo tanti anni di ruote alte e look fuoristrada, c'è chi rivuole carene abbondanti e look corsaioli, ma quasi nessuno vuole rinunciare alla comodità e praticità alle quali ci hanno abituato le ormai intramontabili crossover ed endurone stradali. Questa nuova ondata non è altro che lo specchio dei tempi che corrono: il motociclista bada più alla sostanza che all'apparenza, e la sola immagine non è più abbastanza, serve anche concretezza sotto tutti i punti di vista per vivere la moto al 100%. Questi compromessi non rendono le nuove sportive meno degne di questo nome, e preparatevi a vedere un segmento in competizione serrata, con comparative stimolanti e un mercato acceso nel prossimo futuro.
Una nuova sportiva stradale carenata dall'Inghilterra, che riporta sul listino il nome storico della sportività made in Triumph
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