Moto Guzzi Stelvio 2023: cosa ci dobbiamo aspettare?

Come sarà?

Cosa possiamo aspettarci dall'estetica? Questo è un bel mistero. Le Moto Guzzi on-off con ruota alta non sono state tante (ricordiamo principalmente NTX, Quota e la protagonista di questo articolo) e tutte avevano in comune una grossa carena anteriore e un cupolino di velata ispirazione dakariana. Se ci concentriamo sulla Stelvio 1200 prodotta dal 2011 al 2016 non possiamo dimenticarci del doppio faro circolare anteriore, che è anche un elemento distintivo della V85 TT, tuttofare di successo dell'attuale listino di Mandello. Ci pare logico immaginare un'estetica anteriore con doppia lente full LED, e questa è la sola ispirazione estetica che riusciamo a percepire dal passato della Casa.

Infine, Stelvio è un buon nome da usare per una nuova crossover Moto Guzzi? Nessuna delle on-off di Mandello ha avuto un gran successo in passato. La Stelvio, nello specifico, ha vissuto una vita da outsider della categoria e non si è mai avvicinata ai numeri dell'inarrivabile GS, ma la sua personalità alla guida e l'indiscutibile unicità del suo bicilindrico, ha creato attorno all'immagine del modello un piccolo culto di appassionati molto fedeli nonostante i numerosi difetti del progetto. Quindi sì, pensiamo che il nome Stelvio sia azzeccato e l'attenzione catturata dal teaser di EICMA ne è la prova. Il nostro articolo a riguardo è stato uno dei più letti in assoluto di InMoto.it nel periodo del Salone. Aspettiamo di scoprire qualcosa in più.

Moto Guzzi V9 Bobber Special Edition a EICMA 2022