Una MotoGP "made in Italy": la 3 cilindri BMW by Oral Engineering

Una MotoGP "made in Italy": la 3 cilindri BMW by Oral Engineering

Oral Engineering è una società di ingegneria di Modena che spesso lavora dietro alle quinte in collaborazione con grandi aziende. Questa è la storia di una MotoGP fantasma che tolse il sonno ai vertici della BMW

Klaus Nennewitz

07.10.2021 16:07

LE FASI INIZIALI DEL PROGETTO

Il progetto partì il 5 ottobre 2000, Oral iniziò con un foglio bianco, non c'era nessun motore e nessuna moto di riferimento. L'unico modo per fare una piccola analisi della concorrenza è stato quello di raccogliere le foto delle moto in gara e nei box. La versione di 990 cm3 era volutamente abbastanza grande e ingombrante perché si lasciava molto spazio intorno al motore per ospitare l'elettronica ed i sensori necessari per raccogliere i dati. Il motore a tre cilindri era molto potente, ma inizialmente aveva problemi di vibrazioni.

Antoniazzi: "In questa prima fase avevamo progettato un albero motore molto leggero per ottenere una buona accelerazione, ci siamo affidati all'elettronica per controllare la coppia e l'enorme potenza. Ma dopo i primi test in pista con Cadalora abbiamo notato che l'inerzia dell'albero motore aveva una grande influenza sulla guidabilità della moto. L'elettronica, anche se sofisticata, non era ancora in grado di gestire correttamente i parametri di potenza e dare al pilota la migliore guidabilità possibile. Il raddoppio del momento d'inerzia dell'albero motore aveva migliorato notevolmente la situazione".

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