Una MotoGP "made in Italy": la 3 cilindri BMW by Oral Engineering

Una MotoGP "made in Italy": la 3 cilindri BMW by Oral Engineering

Oral Engineering è una società di ingegneria di Modena che spesso lavora dietro alle quinte in collaborazione con grandi aziende. Questa è la storia di una MotoGP fantasma che tolse il sonno ai vertici della BMW

Klaus Nennewitz

07.10.2021 16:07

CARATTERISTICHE DEL TRE CILINDRI

Il primo test ha avuto luogo nel dicembre 2001 sulla pista di Miramas in Francia: "Era piuttosto ventoso sulla pista vicino al mare dove l'aerodinamica ha sofferto del forte vento trasversale. Negli anni 2002 e 2003 abbiamo continuato a lavorare sul motore per testare nuovamente la moto, sempre a Miramas il 3 novembre 2003. Abbiamo continuato con lo sviluppo e i test fino al 2005, il progetto era una bella sfida ed impiegava circa 20 persone in Oral".

Il motore a 3 cilindri con cilindrata unitaria di 329,6 cm3 aveva un alesaggio di 97 mm con una corsa di 44,6 mm, sviluppando una potenza di circa 230 CV a 17.000 giri, con il limitatore a 17.300 giri. La coppia massima di 110 Nm venne raggiunta a 13.500 giri, la velocità media del pistone fu di 25,72 m/s, il rapporto di compressione tra 13,0 e 13,8. L'angolo delle valvole rispetto all'asse del cilindro era di 8°, le valvole di aspirazione avevano un diametro di 42 mm con una corsa di 16,25 mm, quelle dello scarico erano di 32,7 mm con una corsa di 13,5 mm e una sovrapposizione di 114°. Il sistema della distribuzione con molle pneumatiche era stato sviluppato insieme al fornitore Del West. La pressione di esercizio girava intorno a 12 bar, il sistema consumava poca energia e grazie alle molle pneumatiche, è stato possibile aumentare il regime del motore di circa 2.000 giri. I tre corpi farfallati avevano un diametro di 54,5 mm, l'albero motore ruotava nello stesso senso delle ruote e c'erano 2 contralberi montati lateralmente davanti al carter. La frizione era sul lato sinistro della moto e la trasmissione secondaria su quello destro. Oral aveva sviluppato un sistema idraulico-elettronico innovativo per il controllo della frizione, del cambio semiautomatico e delle trombette di aspirazione. Il motore aveva un'ampia banda di giri utilizzabile da 6.500 a 17.000 ed era molto stretto, quindi la moto aveva il potenziale per un valore di CX molto buono.

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