Interessanti, affascinanti, talvolta provocatorie. Nel bene o nel male, le creazioni del designer Oberdan Bezzi riescono sempre a catturare l’attenzione e colpire nel segno

5 concept di Bezzi che hanno scatenato il dibattito nel 2020

Una “matita”, mille idee. <a href="http://motosketches.blogspot.com/" target="_blank" rel="noopener">Il designer Oberdan Bezzi</a> ci ha abituati da tempo alle sue intriganti creazioni, che quando non anticipano la produzione di serie, riescono comunque a far sognare, a interpretare i desideri degli appassionati, e persino a far discutere. Abbiamo deciso di raccogliere le 5 più significative del 2020, quelle che più di tutte hanno stimolato il confronto e i commenti <a href="https://www.facebook.com/InMotoContiEditore" target="_blank" rel="noopener">sui social</a>.
<h2>MOTO GUZZI V90 TTR CONCEPT</h2>

La Moto Guzzi V85 TT rappresenta una scommessa vinta, per la Casa di Mandello. Di fatto, uno dei modelli più apprezzati tra le novità degli ultimi anni. Merito dell’originale impostazione “classic travel enduro”, capace di rievocare gli anni d’oro dei rally africani; ma anche di un’identità ben definita, che la rende diversa da tutte le altre in listino. 
Un conto, però, è rievocare sensazioni dakariane, un altro è riuscire a esprimere sul campo la stessa carica emozionale che quei mezzi sapevano ruggire tra le sabbie del deserto. Nell’ottica Guzzi, non è questo il mestiere che deve fare la sua V85 TT, moto nata soprattutto per gratificare in viaggio e nell’utilizzo quotidiano. Da qui, l’idea di Bezzi di reinterpretarla in chiave muscolare, strizzando l’occhio ai guzzisti più giovani, magari desiderosi di andare oltre e sperimentare di più nel fuoristrada vero. In poche parole, avventura dura e pura. E qui, c’è poco da fare, occorrono i muscoli. Sulla V90 TTR, rispetto alla V85 TT,  aumentano cilindrata e potenza, le sospensioni hanno un’escursione maggiorata, ma soprattutto, cambiano le misure dei cerchi in maniera inequivocabile: 21" davanti e 18" dietro, con pneumatici tassellati, adatti al fuoristrada "vero". Non mancano serbatoi ausiliari, come da tradizione sulle navi del deserto, e una minuziosa opera di cesello per ridurre i pesi attorno all’immancabile bicilindrico a V trasversale, che campeggia al centro della scena. <a href="https://www.inmoto.it/news/curiosita/2020/09/22-3398766/una_guzzi_v85_tt_in_versione_scrambler_perche_no_/" target="_blank" rel="noopener">QUI</a> qualche info in più.
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<h2>MV AGUSTA F1 650 SUPERSINGLE CONCEPT</h2>

Lungo poco più di un pugnale, con una lama sottile e affilata, lo stiletto è una piccola arma  micidiale. Un po’ come, nelle intenzioni, questa MV Agusta F1 650 Supersingle immaginata da Bezzi, che pesca nella breve (ma intensa) epopea dei monocilindrici sportivi stradali degli anni ‘90 (Bimota BB1 o Yamaha SZR 660 Supersingle, giusto per fare qualche nome), per rilanciarne (e attualizzarne) il concetto: sportive leggerissime e super-agili con cui incidere chirurgicamente i nastri d’asfalto più tormentati. 
Come ci tiene a precisare lo stesso designer, quella immaginata è un'ipotesi che non trova alcun riscontro negli attuali piani aziendali della Casa di Schiranna, sebbene non sia un mistero l'intenzione di MV di aprire a cilindrate più piccole e mezzi più abbordabili; strategia nella quale gioca un ruolo fondamentale l’avvio della recente collaborazione col partner cinese Loncin. Ma questa F1 ha un senso? Nonostante il segmento delle sportive sia claudicante da anni, forse si, potrebbe averlo. Anzi, potrebbero essere proprio mezzi così - leggeri, agili, non estremi (e quindi sfruttabili su strada) - a riavvicinare in qualche modo alle carenate un certo tipo di utenza, oggi in parte orientata su altri generi. E allora, Il ritorno delle Supersingle? Perché no! <a href="https://www.inmoto.it/news/sportive/2020/07/08-3138280/mv_agusta_f1_650_supersingle_concept_stiletto_affilato/" target="_blank" rel="noopener">QUI</a> un po’ di info in più su questa interessante idea.
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<h2>APRILIA TUAREG RALLY 900 CONCEPT</h2>

L'intramontabile fascino delle Aprilia 125 degli anni '80 e '90 rivive in questa intrigante rivisitazione: un’aggressiva Tuareg Rally 900 che sfrutta la base tecnica dell’attuale Shiver 900. Un modo per dare nuovo smalto al bicilindrico da 896 cc a V di 90°, accreditato di 95 CV di potenza massima, e al telaio a struttura mista, traliccio imbullonato a piastre laterali fuse. Il tutto avvolto da un design che ha fatto battere forte il cuore in passato. Un sogno? Chissà…  <a href="https://www.inmoto.it/news/curiosita/2020/08/20-3286581/aprilia_tuareg_rally_900_chissa_se_un_giorno_la_vedremo_/" target="_blank" rel="noopener">QUI</a> un po’ di info in più su questa interessante idea.
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<h2>YAMAHA TÉNÉRÉ 700 RALLY RACER</h2>

In questo caso non si tratta esattamente di un concept. Ma facciamo prima un passo indietro. Nell’anno in cui la Ténéré 700 fu presentata al Salone di Milano ricordo perfettamente una chiacchierata con gli uomini Yamaha, in cui si ragionava di dotazione tecnica, posizionamento, target e prezzo di listino. A fronte di una concorrenza più “dotata” (ma anche ben più costosa), la nuova arrivata fu definita una “enduro aspirazionale”: una moto, di base, già perfetta per l’utilizzo quotidiano e il “light game” tra fango e polvere (quindi buona per almeno l’85% dell’utenza media), ma all’occorrenza facilmente upgradabile - in particolare, sul fronte della ciclistica - nel caso si desiderasse qualcosa in più; e soprattutto, in entrambi i casi, con costi sempre ragionevoli (quello di acquisto e quello di implementazione).
Un discorso, che all’epoca (parliamo di poco più di due anni fa), ritenni estremamente corretto e centrato, e che oggi trova ulteriore conferma nel progetto “Rally Racer”, indipendente dalla Casa ufficiale, promosso da Oberdan Bezzi in collaborazione con Gessi Moto. Scopo dell’operazione, realizzare una serie limitata (e personalizzabile, in caso di particolari esigenze), pronta a scatenarsi nelle competizioni rally o nell’utilizzo in fuoristrada, anche particolarmente duro. La moto, inoltre, potrà essere fornita completamente “spoglia”, con tutti i materiali a vista; oltre a poter ricevere una verniciatura e una decorazione “dedicate”, secondo un programma totalmente personalizzato.
Muscoli, muscoli, muscoli. Per ottenere l'ipertrofica Yamaha Ténéré 700 Rally Racer, si è deciso di lavorare soprattutto sulla ciclistica, sulle sovrastrutture e sull'ergonomia, con interventi mirati ad una maggiore “specializzazione”. <a href="https://www.inmoto.it/news/news/anteprime/2020/08/10-3258843/yamaha_te_ne_re_700_rally_racer_un_enduro_speciale_/" target="_blank" rel="noopener">QUI</a> qualche info (e foto) in più su questo progetto.
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<h2>SUZUKI GS 1000 S CONCEPT</h2>

Quando si sfogliano gli almanacchi del motociclismo è inevitabile: si incontrano nomi, sfide epiche, modelli leggendari, talmente impregnati del sacro fuoco della passione, che è impossibile non sentire immediato il desiderio di chiudere tutto, infilare il casco e correre in garage per inforcare la propria “bella”.
Oberdan Bezzi, ispirato dall’anniversario dei 100 anni di Suzuki, ha infilato nel suo magico shaker nomi come Wes Cooley e Pop Yoshimura, per partorire una riedizione contemporanea della mitica Suzuki GS 1000 S, arma micidiale nel campionato AMA Superbike di quegli anni. E fu proprio Wes Cooley, trionfatore nel 1979 e 1980 sulle piste americane, a divenire simbolo di questa moto che oggi, a distanza di oltre 40 anni, Bezzi vede così.
La base tecnica è quella super-collaudata della GSX-S 1000 F con meccanica di derivazione racing. Il look, invece, è un chiaro omaggio allo spirito di quegli anni, motociclisticamente mai passati di moda. <a href="https://www.inmoto.it/news/curiosita/2020/04/08-2906291/suzuki_gs_1000_s_concept_gli_immortali_anni_80/" target="_blank" rel="noopener">QUI</a> un po’ di info in più su questa interessante idea.

Interessanti, affascinanti, talvolta provocatorie. Nel bene o nel male, le creazioni del designer Oberdan Bezzi riescono sempre a catturare l’attenzione e colpire nel segno