In molti paesi europei è in atto una battaglia ai rumori delle due ruote, che si limita però a leggi e multe. Oltreoceano, invece, prediligono un approccio più... pratico, costringendo il pilota a stare con la testa vicino allo scarico
L’argomento moto rumorose sta tenendo banco un po’ ovunque. Basti pensare a quello che succede in Austria, nel Tirolo, in Germania e da poco anche nel nord est italiano (in Trentino stanno utilizzando il fonometro). Alle due ruote è stato vietato l’accesso a molte strade a causa dei rumori troppo forti prodotti dal motore che, dicono gli organi di competenza, disturbano fastidiosamente.
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Fino a quando le emissioni dei suoni vengono controllate applicando leggi e facendo eventuali multe ci possiamo stare (pur non essendo in alcuni casi d’accordo), ma è non possibile tollerare atteggiamenti come quelli assunti dalla polizia brasiliana protagonista di un video che sta facendo il giro del web.
Il Brasile, a differenza di molti stati europei, ha deciso di adottare una linea differente, che possiamo definire “più pratica”. Invece di multare e sottoporre le moto ai vari controlli, le forze dell’ordine - come si può notare dal video - obbligano il conducente stesso a verificare il rumore del mezzo, costringendolo a stare con la testa a ridosso dello scarico. Un gesto davvero estremo che va assolutamente stigmatizzato.
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