        L'elettrico avanza. E adesso, anche le forze di polizia hanno aggiunto modelli a due ruote elettrici alle loro flotte. L'ultimo esempio in tal senso arriva da Losanna, in Svizzera, dove il dipartimento di polizia locale ha avuto un occhio di riguardo per le prestazioni, acquistando due nuove Zero SR/S, replicando quanto gi&agrave; fatto dalla Municipale di Pistoia due anni fa con la DSR.  Due super elettriche per la polizia di Losanna Le nuove moto elettriche del marchio californiano sono destinate a sostituire le vecchie BMW del dipartimento, considerate pi&ugrave; pesanti, rumorose e costose da mantenere rispetto ai nuovi modelli a zero emissioni. Dal momento che queste moto svolgeranno principalmente il loro lavoro pattugliando la citt&agrave;, l'autonomia limitata a 250 chilometri dovrebbe essere sufficiente abbastanza per due giorni di servizio. La Zero SR/S &egrave; per&ograve; soprattutto dotata di un potente motore da 110 cavalli. Yves Delprato, ufficiale responsabile della squadra di polizia di Losanna, si &egrave; detto entusiasta delle nuove moto, apprezzandole per la loro silenziosit&agrave; e per la facilit&agrave; di gestione. ZERO SR/S BY MICHAEL WOOLAWAY, L'ULTIMA CREAZIONE PER DEUS EX MACHINA Una delle due moto della polizia Zero SR/S &egrave; stata equipaggiata con tutti i kit necessari per il servizio di polizia. &Egrave; stata dotata di lampeggiatori, sirena, barre antiurto, valigie laterali, un bauletto e un cupolino pi&ugrave; alto. La seconda moto invece mantiene le sue caratteristiche di serie. Il dipartimento di polizia di Losanna ha gi&agrave; fatto sapere di avere intenzione di inserire altre moto elettriche alla sua flotta nei prossimi anni.        

Il dipartimento della citt&agrave; svizzera ha scelto il modello della Casa californiana per pattugliare le strade

Zero SR/S, due moto elettriche da 110 cv per la polizia di Losanna

        Poteva stupirvi con effetti speciali e l&rsquo;ha fatto. Fra i mille mestieri della sua vita, Woolie ha diretto le squadre che costruirono il finto ponte di Brooklyn sul set del blockbuster &ldquo;Godzilla&rdquo;: &ldquo;Era lungo 55 metri, prima che quel lucertolone lo distruggesse&rdquo;. Ma lui &egrave; scienza, non fantascienza! Nel suo caso, la scienza &egrave; quella della costruzione di moto personalizzate. E per realizzare la Zero SR/S, Michael Woolaway, capo dipartimento motociclette di Deus Ex Machina, ha dovuto infonderne una certa misura, insieme alla sua esperienza e alla straordinaria capacit&agrave; di lavorare il metallo. La Zero SR/S &egrave; una fuoriserie sportiva che ha riportato l&rsquo;attenzione degli appassionati sulla... spinosa questione delle special alla spina. Pu&ograve; essere degna dell&rsquo;appellativo caf&eacute; racer, o scrambler, una moto priva del canto melodioso dello scarico, della poesia dei cilindri e del profumo della benza? &Egrave; una riflessione che si sono posti in molti. La mostra &ldquo;Electric Revolution&rdquo;, allestita al Petersen Automotive Museum di Los Angeles nel 2019, ha dimostrato che si pu&ograve; fare. Eccome. Pi&ugrave; o meno nelle stesse settimane, a 15 chilometri di distanza, nell&rsquo;officina Deus Ex Machina di Venice Beach, stava prendendo forma la Zero SR/S. Elettrica s&igrave;, ma rispettosa delle linee classiche che potrebbero farla scambiare per una special a 4 tempi dall&rsquo;aria vintage. Se non fosse che le forme della carena dissimulano l&rsquo;utilizzo di materiali e soluzioni hi-tech. A Woolaway, l&rsquo;idea era venuta alla celebre gara in salita Pikes Peak International Hillclimb. La Zero Motorcycles aveva iscritto la sua hypernaked elettrica SR/F, preparata per l&rsquo;occasione e pilotata dal rookie Cory West, che ha saputo conquistare il quinto posto di categoria e il 23&deg; assoluto. Niente male come debutto, considerando che West si &egrave; messo alle spalle moto a benzina ben pi&ugrave; rodate della sua e guidate da piloti veterani. &Egrave; finito ad appena un minuto di distacco dal vincitore Rennie Scaysbrook su Aprilia Tuono V4 1100, con il tempo di 9&rsquo;44&rdquo;963. ZERO MOTORCYCLES: LE NOVIT&Agrave; PER IL 2022 &nbsp;  Una sportiva non estrema ma... speciale  Il risultato ha impressionato Woolie: &ldquo;Ho pensato che quella moto fosse una piattaforma perfetta per qualcosa di interessante. Niente serbatoio della benzina e questo bel telaio a traliccio... Un foglio bianco&rdquo;. Non ci &egrave; voluto molto, perch&eacute; la Zero consegnasse una SR/S nuova di pacca a Venice Beach. Si tratta della versione carenata della SR/F. Zero Motorcycles l&rsquo;ha affidata a Woolie dicendogli semplicemente di farci quello che voleva, purch&eacute; fosse speciale. La SR/S &egrave; una sportiva non estrema: la postura in sella con i semimanubri rialzati &egrave; pi&ugrave; da sport-touring. Anche le prestazioni sono limitate alla velocit&agrave; massima di 177 km/h e 190 Nm di coppia massima, per l&rsquo;autonomia del pacco batterie e per evitare nuove ed eccitanti avventure nella stratosfera dopo aver ruotato la manetta destra. Nonostante i 230 kg alla bilancia, con il power tank e a velocit&agrave; da codice, la SR/S &egrave; capace di portarvi a spasso per 320 km, 259 dichiarati nel ciclo urbano e 159 in autostrada a 89 mph. Con la sua navigata esperienza sulle moto da &ldquo;tutto e subito&rdquo; (alla Pikes Peak c&rsquo;era andato per correre sulla sua Ducati Hypermotard), Woolie &egrave; rimasto immediatamente conquistato dalle peculiarit&agrave; della guida elettrica e si &egrave; fatto un&rsquo;idea di dove voleva arrivare, almeno esteticamente. &ldquo;Il gioco era di mescolare qualcosa di vecchio e di nuovo. Fondere la tecnologia nuova nelle forme tradizionali con le quali sono cresciuto, per realizzare una moto che non fosse strettamente street legal&rdquo;. Una special &egrave; una special, quindi perch&eacute; porsi limiti? La SR/S sar&agrave; pure modernissima, ma il modo di lavorare di Woolie &egrave; decisamente &ldquo;vecchia scuola&rdquo;. Anzich&eacute; giocare al computer con la grafica 3D, ha preferito dare forma alla maquette a mano utilizzando la schiuma poliuretanica, prima di completare il codino e gli altri dettagli. E dire che di solito lavora solo con l&rsquo;alluminio e l&rsquo;acciaio: &ldquo;&Egrave; la prima volta che sono riuscito a sedermi e dare forma a qualcosa pensando alla posizione di guida, alla distribuzione dei pesi, alla protezione aerodinamica&rdquo;. La carrozzeria in tre pezzi &egrave; in fibre composite e si aggancia alla moto con quattro viti. Le alette laterali di matrice F1  La struttura &egrave; stata completata dal sellino minimale e dal plexi del cupolino. A Woolie sembrava che alla moto mancasse ancora qualcosa. Ma certo: le alette laterali. Cos&igrave; ne ha ricavate un paio da un vero alettone da Formula 1, con le estremit&agrave; che evocano le Porsche da corsa. Contribuiscono a stabilizzare la moto, ma la loro vera funzione &egrave; aggiungere quel tocco di tecnologia che mancava... Visto che la collaborazione fra Deus e Zero &egrave; nata alle corse, era destino che la SR/S fosse dotata di qualche gingillo racing. Woolie ha scelto sospensioni Showa con specifiche WSBK e di ruote in carbonio Dymag. La forcella &egrave; stretta da piastre artigianali, mentre i freni sono soprattutto componenti J.Juan, con l&rsquo;eccezione della pinza posteriore Banke Performance ricavata al CNC. Visto che non c&rsquo;&egrave; la leva del cambio, Woolie ha deciso di semplificare i controlli al piede installando il comando del freno posteriore al manubrio sinistro. "Volevo sottolineare il fatto che non si tratta di una sportiva come le altre". Ok, l&rsquo;avevamo capito. Il tocco estetico finale &egrave; stato apportato dalla trama del carbonio visibile sotto il trasparente blu e dal sellino con il fulmine. &nbsp; La storia di Woolaway  &Egrave; un peccato che la Zero SR/S sia stata l&rsquo;ultima creazione di Woolaway come &ldquo;motorcycle director&rdquo; di Deus Ex Machina, prima di lasciare l&rsquo;atelier di Venice Beach per un nuovo olimpo professionale. La sua storia &egrave; ancora pi&ugrave; unica delle special che ha costruito. Da bambino era dislessico e discalculico, non riusciva neppure a fare lo spelling e a memorizzare i numeri. Ma dimostrava un talento per la meccanica fuori dal comune. Terminato il calvario scolastico dell&rsquo;obbligo, Woolie ha iniziato a lavorare sulle Ferrari e sulle auto d&rsquo;epoca. Dopo aver viaggiato per il mondo facendo un po&rsquo; di tutto e correndo in moto, si &egrave; stabilito nel NordOvest degli USA dov&rsquo;&egrave; stato assunto da un&rsquo;azienda di sottomarini, per poi passare a restaurare Corvette e altre vetture classiche per un po&rsquo;. A Los Angeles ci &egrave; finito grazie a una telefonata del fratello, che lavora nel mondo del cinema: con le tue abilit&agrave; manuali, gli ha detto, negli effetti speciali faresti la differenza. Era vero: negli anni Woolie aveva imparato a fare di tutto su tutto, dalla lattoneria alle saldature, dai laminati ai materiali compositi, agli stampi. E quando trovava il tempo, continuava a darsi da fare nel garage di casa, sulle moto arrivate sull&rsquo;onda del passaparola. Com'&egrave; finito a Deus Ex Machina, &egrave; una storia che pu&ograve; accadere solo a Hollywood. &ldquo;A partire dal 2008 ho lavorato per le produzioni di Leonardo Di Caprio, Tobey Maguire, Tom Cruise, Harrison Ford. Ho conosciuto Orlando Bloom, aveva una Ducati Hypermotard che girava malissimo. A quei tempi, le consegnavano con un sacco di problemi irrisolti. Gli ho detto: portamela al garage e te la sistemo. Tempo una mezz&rsquo;ora, gliel&rsquo;ho restituita. Era incredulo&rdquo;. Una cosa ha tirato l&rsquo;altra e fra una special Hypermotard da 40.000 dollari, le personalizzazioni di una BMW d&rsquo;epoca e di una Norton, Woolie &egrave; venuto a sapere che Deus Ex Machina stava cercando qualcuno per costruire a Bloom un&rsquo;altra special. &ldquo;Dopo avergli costruito altre tre moto, la voce si &egrave; sparsa fra le celebrit&agrave;. Ho finito per realizzare cinque special a Billy Joel e una a Bruce Springsteen. Lavoravo come un pazzo e, nonostante questo, ero prenotato in anticipo di due anni e mezzo. E senza mai abbandonare i film! &Egrave; stata una gran bella collaborazione, come tutti i bei giochi era giusto che finisse con qualcosa di unico come la Zero SR/S&rdquo;. MOTO ELETTRICHE, DESIGN CHE SI EVOLVE: FIN DOVE ARRIVEREMO?       

A chi pensa che un'elettrica non possa essere trasformata in una special... be&rsquo;, qui dovr&agrave; necessariamente ricredersi

Zero SR/S by Michael Woolaway, l'ultima creazione per Deus Ex Machina

        Zero Motorcycles e il tuner specializzato Deus Ex Machina hanno unito le forze per creare la prima special basata sulla SR/S, la sport tourer del marchio californiano. La Zero SR/S non &egrave; altro che la versione carenata della naked SR/F, e uno dei pochi esempi di sportiva moto sportiva 100% elettrica. Adesso, grazie al lavoro di Deus Ex Machina, &egrave; nata una versione ancora pi&ugrave; personalizzata da parte del brand. Moto elettrica: in capo al mondo con una Zero SR/S Ad aver supervisionato il lavoro &egrave; Michael "Woolie" Woolaway, costruttore e co-fondatore della sede Deus Ex Machina di Venice Beach, a Los Angeles, rimasto colpito dalla semplicit&agrave; della SR/S: telaio a traliccio e nessun serbatoio carburante presente. In pratica, un "foglio bianco", come definito dallo stesso "Woolie", il che presuppone una certa libert&agrave; di lavoro. LOOK CLASSICO, PARTI MODERNE  Il risultato &egrave; Deus &amp; Zero, una moto elettrica dallo stile dichiaratamente classico ma con componentistica moderna, dedicati alle competizioni. Resistenza e rigidit&agrave; sono garantite dalla carrozzeria realizzata interamente in fibra di carbonio, comprese le ali aerodinamiche, mentre molte parti sono state fornite da diverse aziende. Le forcelle e le sospensioni, ad esempio, sono targate Showa, mentre l'impianto frenante &egrave; firmato JJuan; Saddlemen ha pensato alla nuova sella, e Zero Gravity al cupolino. L'alimentazione, naturalmente, rimane quella a zero emissioni.       

Zero Motorcycles e il tuner Deus Ex Machina hanno realizzato la special basata sulla SR/S del marchio californiano, con componenti da corsa ma dal chiaro stile classico

Deus & Zero, la sportiva custom 100% elettrica

Zero Motorcycles e il tuner Deus Ex Machina hanno realizzato la special basata sulla SR/S del marchio californiano, con componenti da corsa ma dal chiaro stile classico. L'alimentazione rimane 100% elettrica

4 risultati per 'zero srs'

Zero SR/S, due moto elettriche da 110 cv per la polizia di Losanna

Zero SR/S by Michael Woolaway, l'ultima creazione per Deus Ex Machina

Deus & Zero, la sportiva custom 100% elettrica

Deus & Zero | FOTO