        Moto Guzzi, sta per vivere una sorta di rinascita. Nel prossimo autunno infatti, prender&agrave; il via la costruzione del nuovo stabilimento, una decisione presa a seguito dai notevoli risultati degli ultimi anni: nel 2021 sono state prodotte 12.000 moto, un numero che &egrave; salito a oltre 15.000 nel 2022. L'obiettivo per quest'anno &egrave; superare questo successo. Un nuovo stabilimento e nuovi modelli La nuova struttura rappresenta solo parte dell'evoluzione di Moto Guzzi. Due nuove moto si uniranno alla flotta, la Stelvio e la V-100 Mandello, con una produzione stimata di 70 unit&agrave; al giorno, punteranno a posizionare Moto Guzzi nel segmento delle Adventure Travel Bike. La costruzione del nuovo stabilimento rispetter&agrave; le caratteristiche storiche dell'originale, utilizzando le strutture preesistenti. La svolta verso un'energia pi&ugrave; pulita &egrave; garantita dall'implementazione di impianti fotovoltaici, dimostrando l'impegno di Moto Guzzi verso un futuro sostenibile. MOTO GUZZI, RICHIAMO PER LA V100 MANDELLO IN ITALIA E NEGLI USA       

L'edificio manterr&agrave; le caratteristiche originarie ma vedr&agrave; l'implementazione di un impianto fotovoltaico

Moto Guzzi, nuovo stabilimento di Mandello con animo green

        Torniamo a parlare delle novit&agrave; del Codice della Strada, questa volta con un focus sui monopattini che come sappiamo bene, in questi ultimi anni, sono stati spesso al centro del dibattito. Incidenti, parcheggi selvaggi, norme poco chiare. Tutto quello che ha riguardato la micromobilit&agrave; elettrica in questi anni in Italia, infatti, non ha mai preso una strada precisa. In Francia, seppur drastica, &egrave; stata presa una decisione mirata, con il referendum che ha decretato l&rsquo;abolizione dei monopattini in sharing. E da noi? Vediamo cosa dovrebbe cambiare (se il lungo iter legislativo dar&agrave; esito positivo). Casco, assicurazione e targa Come richiesto da molti comuni, e non solo, &egrave; stato introdotto l&rsquo;obbligo del casco per tutti, conforme alle norme tecniche UNI EN 1078 o UNI EN 1080. Arriva anche l&rsquo;assicurazione per la responsabilit&agrave; civile verso terzi, altrimenti non si potr&agrave; circolare, e la targa, dunque un contrassegno identificativo&nbsp;adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dalle imprese e societ&agrave; di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto, che andr&agrave; sistemato in maniera visibile. Il proprietario, inoltre, ha l&rsquo;obbligo di comunicare l&rsquo;eventuale cambiamento della residenza (se persona fisica) o della sede (se persona giuridica). Le regole sulla circolazione Vietato circolare contromano, anche nelle strade a doppio senso, mentre la velocit&agrave; massima, che potranno circolare solo su strade urbane, non devono superare i 50km/h (una novit&agrave; che ha sorpreso molto, e non in positivo, considerato che finora il limite era di 20 km/h). Norme anche contro la sosta selvaggia: vietato sostare con i monopattini sui marciapiedi ma si lascia al singolo Comune la possibilit&agrave; di individuare aree di sosta riservate anche sul marciapiede, a patto che alle condizioni di spazio lo consentano. Questi mezzi elettrici, comunque, possono essere parcheggiati anche negli stalli riservati a velocipedi, ciclomotori e motoveicoli. Per quanto riguarda quelli in sharing, il gestore ha l&rsquo;obbligo di di installare sistemi automatici per impedirne il funzionamento al di fuori delle aree della citt&agrave;&nbsp;in cui ne &egrave; consentita la circolazione. Le sanzioni: cosa cambia Le multe per chi non rispetta le nuove regole si fanno pi&ugrave; salate. L&rsquo;articolo 1 commi 75 e 75-bis legge 160/2019 detta i requisiti che deve avere un monopattino a motore e chi viene beccato con un mezzo che non rispetta tali requisiti dovr&agrave; pagare dai 200 agli 800 euro. Stesso discorso per chi circola fuori dalle aree consentite. Alla violazione consegue la sanzione accessoria della confisca del monopattino se l&rsquo;infrazione riguarda l&rsquo;uso di un dispositivo con motore termico o con motore elettrico avente potenza nominale continua superiore a 1 kW (il limite consentito &egrave; di 0,50 kW). Sono stati molti, infatti, i casi di monopattini elettrici truccati che hanno raggiunto velocit&agrave; folli. Chi viene trovato sprovvisto di targa (o se questa non &egrave; visibile o contraffatta) e di assicurazione, la multa sar&agrave; dai 100 ai 400 euro. Per chi, invece, non indossa il casco la multa va dai 50 ai 250 euro. VELOCIFERO, ECCO IL MONOPATTINO DA 200 CV PER IL RECORD MONDIALE       

Obbligo di casco, targa e assicurazione. Modifiche alla circolazione e norme contro il parcheggio selvaggio. Aumentato il limite massimo di velocit&agrave;

Monopattini elettrici, cosa cambia con il nuovo Codice della Strada

        Le novit&agrave; del nuovo Codice della Strada, approvato dal Consiglio dei Ministri, sono molte e fanno parlare. Tra queste, ha catturato l&rsquo;attenzione la cosiddetta &ldquo;safety car&rdquo;, che molti conosceranno per averla vista lungo i circuiti delle competizioni motoristiche, come la MotoGP e la Formula 1. Come cambia l&rsquo;articolo 43 In caso di incidente in autostrada o superstrada, il nuovo Codice della Strada prevede l&rsquo;utilizzo della safety car, che si inserisce nell&rsquo;articolo 43 &ldquo;Segnalazioni degli agenti del traffico&rdquo; a cui sono stati aggiunti i commi 5-bis e 5-ter, nei quali viene specificato che &ldquo;sulle strade con carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, al fine di prevenire situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di persone sulla carreggiata, dall&rsquo;installazione o rimozione di segnaletica per cantieri, da incidenti o altri eventi imprevedibili, il rallentamento graduale della marcia dei veicoli e l'eventuale regolazione del flusso veicolare pu&ograve; avvenire anche mediante l&rsquo;impiego di veicoli degli organi di polizia stradale [&hellip;]. I veicoli di cui al comma 5- bis, impiegati nelle attivit&agrave; di cui al medesimo comma, devono tenere in funzione il dispositivo supplementare a luce lampeggiante in abbinamento ad un pannello rettangolare recante la scritta safety-car&rdquo;. Insomma, la safety car della polizia sembra proprio che si comporter&agrave; come quella della MotoGP e Formula 1, mettendosi davanti e creando una fila di veicoli, oltre a impostare la velocit&agrave; massima a cui tutti i mezzi dovranno viaggiare fino al momento in cui la situazione non troner&agrave; sicura. Non si sa ancora nulla, invece, sulle modalit&agrave; di rallentamento graduale della marcia dei veicoli n&eacute; come sar&agrave; regolato il flusso veicolare e nemmeno le caratteristiche dei veicoli impiegati. CODICE DELLA STRADA: STRETTA SUI MONOPATTINI E REVOCA A VITA DELLA PATENTE       

Come succede nei massimi campionati motoristici, su autostrade e superstrade &egrave; prevista una vettura che diriger&agrave; il traffico e la velocit&agrave; di marcia

Nuovo Codice della Strada, in caso di incidente arriva la... safety car

CF Moto continua a investire nella produzione di motori a combustione interna nonostante il crescente interesse verso i motori elettrici: il suo nuovo progetto &egrave; un motore tre cilindri in linea con una cilindrata di circa 675 cc. Questo motore sembra appartenere alla stessa famiglia del bicilindrico parallelo di 449 cc montato sulla sportiva 450SR lanciata quest&#39;anno e potrebbe essere utilizzato anche sulla naked 450NK.  CFMOTO, 800 NK E L&#39;800NK HIGH END IN ITALIA CON TANTO DI PROMOZIONE  Specifiche tecniche    Il tre cilindri in fase di sviluppo sembra seguire le stesse linee tecniche del bicilindrico e i disegni della testata e del coperchio valvole sono praticamente identici, con l&#39;unica differenza dell&#39;allargamento dovuto al terzo cilindro. Applicando le misure di alesaggio e corsa del bicilindrico a un tre cilindri, si arriva alla cilindrata di 673 cc. Questo suggerisce che l&#39;obiettivo sia quello di ottenere un motore pi&ugrave; trattabile e pieno ai medi regimi, diversamente dai tre cilindri prodotti da Triumph e MV Agusta, che hanno un temperamento pi&ugrave; &quot;appuntito&quot;.  Dal disegno di omologazione del motore CFMoto, si evince che &egrave; dotato di un controalbero di bilanciamento situato nella parte anteriore e che la pompa dell&#39;acqua &egrave; comandata dallo stesso albero. I disegni della testata mostrano chiaramente che si tratta di un motore a quattro valvole per cilindro con distribuzione doppio albero a camme in testa comandata da catena. Questo conferma l&#39;interesse dei cinesi verso i motori pluricilindrici e il fatto che numerosi marchi cinesi, come QJ Motor, Benda, Loncin e Zontes, stanno sviluppando motori di vario tipo.  CF Moto dimostra ancora una volta di credere nei motori a combustione interna e di voler essere competitiva sul mercato delle moto ad alte prestazioni. Sebbene la tendenza sia quella di passare ai motori elettrici, la CF Moto ribadisce che i motori a combustione interna possono ancora essere molto interessanti e sviluppati in modo tradizionale ma efficace.  CFMOTO, IL CONCEPT DELLO SCOOTER ELETTRICO MAGNET DIVENTA REALT&Agrave;?  &nbsp; 

Il marchio cinese continua a credere nei motori a combustione interna, confermando l&#39;interesse per i motori pluricilindrici di alta performance

CF Moto: la SR450 potrebbe avere una sorella tre cilindri 675

Dopo aver avvistato in fase di test&nbsp;la&nbsp;prossima RC 990, in casa KTM emergono ora dettgali riguardo&nbsp;il prossimo bicilindrico parallelo per i modelli che dovrebbero vedere la luce nel giro di un anno, o poco pi&ugrave;. Dalle foto risulta chiaro come il motore risulti estremamente legato al precedente LC8, con diverse novit&agrave; rispetto al blocco, ai cilindri e alla testa.  Cosa cambia e cosa resta    Il nuovo motore mantiene il nome LC8c, cio&egrave; &quot;Liquid-Cooled, 8 valvole, compatto&quot;, ma &egrave; appositamente rivisto per permettere i progressivi aumenti di cilindrata. KTM si &egrave; fortemente impegnata a non modificare nulla rispetto al layout dell&#39;attuale bicilindrico, cos&igrave; che possa magari essere inserito gi&agrave; nei modelli esistenti. Ad essere stati rivisti sono i carter motore (divisi orizzontalmente), la coppa dell&#39;olio, la testa dei cilindri (dovrebbe essere pi&ugrave; compatta) e la trasmissione. Modifiche anche ai corpi farfallati con controllo ride-by-wire, al coperchio della pompa dell&#39;acqua e alle bobine di accensione. In particolare la coppa dell&#39;olio &egrave; stata spostata a sinistra per lasciare uno spazio molto pi&ugrave; ampio sotto il lato destro del motore per ospitare il convertitore catalitico.  Le moto che adotteranno il nuovo 990    Secondo le previsioni, le versioni della 990 potrebbero facilmente superare la soglia dei 130 CV (attualmente la 890 ha una potenza di 119 CV e la RC 8C di 133 CV). La prima moto di serie a ricevere il nuovo LC8c dovrebbe essere la 990 Duke, che sar&agrave; probabilmente lanciata nel corso del 2023 come modello 2024. Anche la RC 990 &egrave; stata avvistata pi&ugrave; volte, ma la produzione potrebbe slittare di un anno. Il nuovo motore sar&agrave; prodotto in Cina dalla joint venture CFMoto-KTM.  COSA ACCADR&Agrave; NEL SEGMENTO CROSSOVER NEL 2023? 

Il bicilindrico parallelo LC8c &egrave; stato rielaborato e con tutta probabilit&agrave; andr&agrave; ad equipaggiare la sportiva e la naked in prossima uscita

KTM, motore 990 (con CFMoto) per le prossime sportive RC e Duke

        Ci siamo, &egrave; arrivato il periodo dell'anno in cui si ripensa a quanto fatto e si prendono impegni per il futuro, i buoni propositi. Si fa il bilancio e si definisce il budget, per dirla in termini manageriali. Tralasciamo la parte del bilancio, ormai Babbo Natale ha da tempo rinunciato a noi, concentriamoci sui buoni propositi. FISSIAMOCI UN OBIETTIVO Per definire i buoni propositi bisogna anzitutto avere un obiettivo, non ci si comporta bene senza avere un secondo fine, siamo onesti. Lo facciamo per ottenere qualcosa, come quando da ragazzini preparavamo le musicassette da 90 minuti con tutti i pezzi preferiti della compagna di classe che ci piaceva. Non agiamo mai senza un fine e il fine giustifica ogni impegno preso, lo diceva anche Macchiavelli. Ovviamente, l'obiettivo di un anno intero non &egrave; uno solo, noi focalizziamoci sul tema moto. Diciamo che il nostro obiettivo per il prossimo anno &egrave; poter percorrere almeno il venti percento di km in pi&ugrave; rispetto all'anno prima, di poterlo fare senza troppi vincoli, con belle giornate di sole e asfalti libidinosi, senza imbatterci in divieti e velox. Questo &egrave; quello che ci aspettiamo come contropartita, diciamo cos&igrave;. Bene, cosa siamo pronti a concedere, in cosa ci impegniamo? EICMA: proposte tante ma poche le idee per il futuro ALCUNE IDEE Giochiamoci subito il jolly sicurezza. Potremmo impegnarci ad aumentare la nostra sicurezza in moto. Io consiglio a tutti, anche a quelli bravissimi, un bel corso di guida. Non fa mai male. Mai. Per&ograve;, torniamo ai buoni propositi. Ci impegniamo ad avere sempre la moto in ordine, tenuta bene, gomme messe bene, pressione controllata ad ogni uscita. Ci impegniamo anche a tenerla pulita, perch&eacute; una moto pulita &egrave; pi&ugrave; facile da diagnosticare. Mettiamoci anche il casco, sempre pulito, la visiera ripassata anche quando ci fermiamo a pranzo. Sarebbe bello che ognuno di noi prendesse l'impegno di spendere in sicurezza quanto spende in inutili abbellimenti della moto. Del tipo, ogni euro speso in carbonio o in parti ricavate dal pieno, mettiamo a budget un euro per la sicurezza. A scanso di equivoci, un terminale aftermarket per me &egrave; considerato strumento per aumentare la sicurezza, farsi sentire &egrave; importantissimo. Possiamo metterlo a verbale. Alziamo l'asticella Vi faccio un'altra proposta: smettiamo di cercare sui social meccanici bravi e onesti, specialmente se l'aggettivo onesti lo usiamo al posto di economici. Pretendiamo ma ricordiamoci che i cani con la salsiccia non li lega nessuno. E poi pensiamoci, se facessero cos&igrave; con noi, con il nostro lavoro, ci verrebbe da mandarli a quel paese. Cerchiamo di essere noi clienti esigenti, anche molto esigenti, ma onesti. Ecco un buon proposito per l'anno che verr&agrave;. Ci impegniamo tutti a recensire e commentare solo situazioni positive: ho mangiato bene, mi hanno risolto un problema, sono stati gentili, mi hanno trattato benissimo. Lo so che quando incappiamo in qualcosa di negativo ci sale la bile e vorremmo scrivere al mondo che siamo stati truffati, che qualcuno &egrave; venuto meno al sacro patto cliente-venditore, che non siamo stati trattati con la dovuta magnificenza. Per&ograve; io penso che un buon proposito sarebbe disarmarci delle recensioni negative. Posiamo la tastiera e nessuno si far&agrave; del male. Anche riuscirci per solo sei mesi sarebbe un grandissimo inizio. Postilla, limitiamo anche un altro commento molto diffuso, quello di etichettare come &ldquo;vero&rdquo; tutto quello che ci assomiglia. Non esistono motociclisti &ldquo;veri&rdquo; perch&eacute; vanno in moto tutto l'anno, non esistono moto &ldquo;vere&rdquo; perch&eacute; hanno pi&ugrave; di 15 anni e ci ricordano com'eravamo e non saremo pi&ugrave;.&nbsp; Ritorniamo a qualcosa di pi&ugrave; abbordabile, prendiamoci l'impegno di stare sempre nella nostra corsia, anche quando non viene nessuno, anche quando abbiamo la visuale libera e vorremmo raccordare due curve, proprio quelle che ci vengono cos&igrave; bene, che ci danno cos&igrave; tanto gusto. Se dobbiamo raccordare due curve facciamolo a Misano e se andare in pista costa un botto raccordiamo due curve con le pit-bike che &egrave; divertente lo stesso. Personalmente, ho deciso di perseguire un altro buon proposito: quello di parcheggiare considerando sempre anche gli altri. Ogni tanto in cima ai nostri amati passi troviamo moto parcheggiate in modi improponibili e spesso sono la conseguenza di un paio di parcheggi fatti a piazzale quasi libero della serie &ldquo;non c'&egrave; nessuno la lascio qui&rdquo;.&nbsp;&nbsp; Ultimo buon proposito, poi lascio a voi arricchire la proposta: impegniamoci a portare rispetto gli uni verso gli altri, non solo sulle patch e sugli adesivi, anche in strada. Quando raggiungiamo qualcuno pi&ugrave; lento non c'&egrave; bisogno di &ldquo;dargli una lezione&rdquo; e superarlo staccando come foste Dovizioso allo Spielberg nel 2019. Aspettate il momento giusto e passatelo come fosse un cantiere sulla A1, senza creare pericoli inutili. Ecco, direi che basta e forse avanza pure. Ci sono tante cose che possiamo fare per aumentare la sicurezza nella nostra passione e per aumentare il rispetto che abbiamo gli uni verso gli altri, al di l&agrave; dei bellissimi proclami di fratellanza che ogni tanto vengono disattesi. Non dimentichiamoci mai di essere motociclisti, non dimentichiamocene quando non siamo in moto ma non dimentichiamocene neppure quando siamo in sella. EICMA 2021, la gente ha ancora (tanta) voglia di vedere le moto al Salone &nbsp;       

Ogni dicembre chiudiamo un capitolo della nostra vita e ne apriamo uno nuovo carico di entusiasmo ed energia. Ecco alcuni buoni propositi da fare pensando alla moto e sperando in un grande 2022

Un altro anno se ne va: i buoni propositi dei motociclisti per il 2022

        Giugno 2021 presenta numeri positivi per quanto riguarda il mercato delle moto nuove e usate. Numeri che non possono essere paragonati con il 2020, caratterizzato e segnato inevitabilmente dalla pandemia, e che quindi vengono confrontati con il 2019, trovando riscontri che fanno ben sperare il settore delle due ruote. UE, stop ai motori tradizionali dal 2035: appuntamento al buio per le moto IMMATRICOLAZIONI MOTO E SCOOTER: LE CIFRE Partiamo dai dati relativi alle moto nuove. Nel mese di giugno 2021 sono state immatricolate 16.591 moto (-1,75% rispetto al 2020) e 22.599 scooter (+1,56%). La crescita, rispetto al 2019, &egrave; addirittura del 34,9%, senza dimenticare le immatricolazioni dei ciclomotori, che si attestano a quota 2.355. USATO: PI&Ugrave; PASSAGGI DI PROPRIET&Agrave; Anche il campo dell'usato fa sorridere. Al netto delle minivolture, infatti, a giugno 2021 si sono registrati 74.793 passaggi di propriet&agrave; considerando complessivamente sia moto che scooter; nello stesso periodo del 2019 i passaggi erano stati 57.383. E l'usato cresce anche in confronto ai primi sei mesi del 2020: tra gennaio e giugno 2021 infatti i passaggi di propriet&agrave; di moto e scooter di seconda mano sono stati 365.175, un aumento del 56,67% rispetto allo scorso anno (233.100). Moto elettriche, ANCMA: ottima crescita nel primo semestre 2021       

Rispetto al 2019 e al 2020, aumentano le immatricolazioni e i passaggi di propriet&agrave; delle due ruote: ecco tutti i numeri

Mercato moto, a giugno 2021 sorridono sia il nuovo che l'usato

        Traguardo di importanza storica anche per Benelli, che compie i suoi primi 110 anni e si appresta a festeggiare con un nuovo logo celebrativo creato dal Centro Stile Benelli. Una storia, quella della Casa del Leoncino, che ebbe inizio a Pesaro nel lontano 1911 e che ora grazie al nuovo logo si cerca di rievocare e far rivivere intensamente, rappresentando una solida unione tra passato e presente grazie alla rivisitazione in chiave moderna del suo storico leone. Benelli al Salone di Pechino 2021: tre novit&agrave; in anteprima Tante le future iniziative Il simbolo del leone, infatti, svetta fiero anche nel nuovo layout grafico pensato dalla Casa, che ora si lega insieme alle date celebrative 1911 &ndash; 2021. Il nuovo logo, inoltre, accompagner&agrave; una vasta serie di nuove iniziative create per celebrare l&rsquo;anniversario, tutte concentrate principalmente all&rsquo;interno del Museo Officine Benelli, con i festeggiamenti che culmineranno in occasione della &ldquo;Benelli Week 2021&rdquo; di Pesaro. &ldquo;Siamo davvero orgogliosi di celebrare i nostri primi 110 anni di storia &ndash; ha spiegato Yan Haimei, amministratore unico di Benelli QJ -. Una storia fatta di valori, intuizioni e sogni, ma anche di uomini, idee, talento e genialit&agrave;. Una storia che con grande fierezza, ma anche con un forte senso di responsabilit&agrave; e dedizione portiamo avanti giorno dopo giorno con immensa passione&rdquo;. Benelli Leoncino 500 Sport: debutto in Cina senza stravolgimenti       

Protagonista del nuovo simbolo della Casa &egrave; ancora il leone, che svetta orgoglioso anche nel nuovo layout pensato dal Centro Stile Benelli

Benelli compie 110 anni e festeggia con un nuovo logo

        Buell ha dichiarato alcuni giorni fa il suo ritorno nel mercato delle due ruote e lo ha fatto in grande stile, promettendo di produrre ben 10 nuovi modelli entro il 2024. Che sia il momento giusto per l&rsquo;ennesimo ritorno &ndash; dopo l&rsquo;ultimo dichiarato fallimento del 2015 &ndash; si potr&agrave; sapere solo nei prossimi mesi. Nel frattempo, per&ograve;, sul sito della Casa statunitense &egrave; comparsa una sezione dedicata ad uno dei futuri modelli previsti per la produzione: la 1190 Super Touring. Buell: una storia complicata I PRIMI RENDERING  Tenendo conto dell&rsquo;impegno di Buell nel produrre i futuri modelli basandosi sulla piattaforma 1190, come la 1190RX, ad ampliare la gamma verr&agrave; in soccorso anche quella che dalle prime indiscrezioni sembrerebbe una audace due ruote dedita all&rsquo;avventura offroad. Ovviamente, nonostante sul sito della risorta casa motociclistica siano spuntate solo alcune piccole informazioni, ancora non ci sono dati ufficiali o caratteristiche tecniche. Infatti, gli unici dettagli che Buell ha reso noti riguardano due rendering eseguiti in collaborazione con il designer Joey Ruiter e una data prevista di lancio fissata al 2023. Chiss&agrave; che a breve non verranno svelati ulteriori dettagli... Harley-Davidson Pan America: la rivoluzione &egrave; servita       

Nonostante sul sito della risorta casa motociclistica siano spuntate alcune piccole informazioni, ancora non ci sono dati ufficiali o caratteristiche tecniche. Arriveranno ulteriori novit&agrave;?

Buell 1190 Super Touring: crossover in arrivo nel 2023

        E se qualcuno in questi giorni volesse recarsi in concessionaria per acquistare una moto, o per riparare un guasto? Come deve comportarsi in relazione al nuovo Dpcm firmato dal premier Conte lo scorso 3 novembre (lo stesso decreto che ha diviso l'Italia in tre fasce diverse a seconda del rischio contagio)? Nuovo Dpcm, l&rsquo;Italia &egrave; rossa, arancione e gialla: cosa cambia per gli spostamenti? I DIVIETI DI SPOSTAMENTO Il Dpcm del 3 novembre impone nuovi limiti agli spostamenti dei cittadini. La prima novit&agrave; &egrave; il coprifuoco imposto in tutto il Paese dalle 22 alle 5. Ma se un centauro volesse andare in concessionaria in quegli orari sarebbe di certo preoccupante. Piuttosto, &egrave; un altro il dato che interessa gli amanti delle due ruote. Ovvero la normativa che impone il divieto di spostamento non solo tra le regioni a rischio, ma anche tra gli stessi comuni della propria regione con mezzi pubblici o privati, a meno di comprovate necessit&agrave; (lavoro e/o salute). LA SITUAZIONE DEI CONCESSIONARI I concessionari rimangono aperti in tutta Italia, anche nelle zone della fascia rossa. Sembra superfluo sottolineare che l'attivit&agrave; rimane aperta nel rispetto massimo della sicurezza e della distanza interpersonale: &egrave; obbligatorio indossare la mascherina e il cliente non dovr&agrave; rimanere in loco per pi&ugrave; del tempo previsto per l'acquisto. SERVE L'AUTOCERTIFICAZIONE? Quindi, per andare in concessionaria, serve avere con s&egrave; l'autocertificazione? S&igrave;, se la concessionaria si trova in un comune diverso da quello di residenza/domicilio. E questo discorso vale se vi trovate nella fascia arancione. Se invece ci si trova nella fascia rossa, l'autocertificazione andr&agrave; sempre portata con s&egrave;: quindi, anche qualora la concessionaria si trovasse nel vostro comune, dovrete avere il modulo firmato a portata di mano. Nuovo Dpcm, al minimo gli spostamenti: la moto resta mezzo sicuro Le concessionarie moto, quindi, non si fermano. Sta quindi a noi continuare su questa strada: per farlo, dovremo porre attenzione a rispettare tutte le norme di sicurezza.       

Italia divisa in fascia rossa, arancione e gialla: cosa cambia per chi deve andare in un dealer motociclistico? Ecco la risposta

Nuovo Dpcm, i concessionari non si fermano: quando serve l'autocertificazione?

Spesso si parla di numeri e vendite moto, ma dietro agli affari del nuovo c&rsquo;&egrave; anche il settore dell&rsquo;usato che ha visto aumentare le immatricolazioni e i passaggi di propriet&agrave; dopo il lockdown. A fare un quadro completo di entrambi i settori ci ha pensato segugio.it, riferimento per la comparazione assicurativa, evidenziando come da giugno a settembre 2020 il Sud e le Isole abbiano numeri migliori rispetto alla media nazionale.  Top 8: le sportive di media cilindrata    I dati  Grazie ai dati trasmessi dall&rsquo;Ancma &egrave; possibile notare come il Covid-19 abbia avuto conseguenze negative sulle immatricolazioni moto a livello nazionale. Guardando la tabella 1, infatti, nei primi nove mesi del 2020 il calo rispetto allo stesso periodo del 2019 &egrave; stato del 7%. L&rsquo;anno era iniziato bene: segno + a gennaio e febbraio, seguito da un crollo con l&rsquo;arrivo del lockdown e un -97% fatto registrare ad aprile 2020. Con la riapertura, da giugno, la situazione &egrave; migliorata: +30% per le immatricolazioni moto nei mesi estivi del 2020.    Passaggi di propriet&agrave;  Con uno sguardo pi&ugrave; attento ai passaggi di propriet&agrave; di motocicli sullo stesso arco temporale, si nota che la situazione - nello stesso arco temporale - &egrave; andata di pari passo. La tabella 2 mostra che nel periodo gennaio-settembre il calo &egrave; stato del 5,5% sui passaggi di propriet&agrave; tra il 2019 e il 2020 e che, dopo un forte arresto tra marzo e aprile, i numeri sono tornati a cresce da giugno.    Da zona a zona    Nelle tabelle 3 e 4, infine, i numeri incontrano la geografia. La 3 mostra per macro-area lo scostamento in punti percentuali dalla media nazionale sulla base dei preventivi per moto nuove e usate registrati su Segugio.it nel periodo giugno-settembre 2020, mentre nella 4 la stessa logica viene ripetuta a livello regionale. Cosa emerge? Il Sud e le Isole performano meglio in entrambi i mercati, nuovo e usato, rispetto alla media nazionale.    Euro 4: le moto in stock potranno essere vendute anche nel 2021 

Il mercato delle due ruote, sia nuovo che usato, mostra segnali positivi dalla fine del lockdown. A dimostrarlo un&rsquo;analisi effettuata da Segugio.it

Mercato moto: nuovo e usato in crescita continua da giugno

Novit&agrave; importanti per le due ruote con le nuove norme che dovrebbero entrare in vigore con la riforma del Codice della Strada. Dopo l&#39;interruzione dell&#39;iter parlamentare avvenuta la scorsa estate in seguito alla caduta del governo di coalizione M5S-Lega, da oggi (28 gennaio,ndr) la discussione torna alla Camera e l&#39;ipotesi, a meno di imprevisti, &egrave; che si possa arrivare a una stesura definitiva del provvedimento entro febbraio. Numerosi i cambiamenti che potrebbero essere introdotti con l&#39;eventuale approvazione degli emendamenti proposti.  125 CC IN AUTOSTRADA  Una novit&agrave; importante &egrave; la possibilit&agrave; di utilizzare scooter e moto 125 cc sia in tangenziale che in autostrada. Se il nuovo Codice verr&agrave; approvato, il divieto di circolazione su queste strade si abbasser&agrave; da 149 cc a 120 cc, mentre per i motori elettrici potranno circolare anche i motoveicoli superiori a 11 kW. Saranno soltanto i maggiorenni a poter guidare in autostrada se provvisti di patente A, B o superiore o da almeno due anni con patente A1 e A2.    DIVIETO DI FUMO  Tra le novit&agrave; potrebbe esserci il&nbsp;divieto totale di fumo alla guida. Al momento, la normativa limita l&#39;applicabilit&agrave; del divieto in presenza di minorenni e/o donne in gravidanza. Nelle altre fattispecie, non sussiste alcun divieto esplicito. Ora l&#39;esecutivo potrebbe dare il via libera all&#39;estensione, rendendo, di fatto, equiparabile la situazione a quanto accade in caso di utilizzo di apparecchi radiotelefonici con una possibile diminuzione del livello di attenzione alla guida e conseguente aumento della possibilit&agrave; di provocare incidenti o altri pericoli agli utenti della strada.  LIMITE DI VELOCIT&Agrave; A 150 KM/H IN AUTOSTRADA  Torna in discussione anche l&#39;emendamento della Lega sul possibile&nbsp;innalzamento del limite di velocit&agrave; in autostrada&nbsp;a&nbsp;150 km/h. La proposta non riguardava un aumento indiscriminato bens&igrave; attuabile solo sulle autostrade a tre corsie pi&ugrave; quella di emergenza, altres&igrave; dotate di asfalto drenante e sistema Tutor per il controllo delle violazioni sui limiti di velocit&agrave;. Verosimilmente ci sar&agrave; un&#39;ampia discussione sul provvedimento in quanto a possibili rischi e problemi di sicurezza in caso di attuazione.  USO DELLO SMARTPHONE ALLA GUIDA, SANZIONI ELEVATE E RITIRO PATENTE  Stretta sull&#39;utilizzo dello smartphone&nbsp;e di altri&nbsp;dispositivi elettronici&nbsp;come tablet e notebook. Sar&agrave;&nbsp; ribadito il divieto assoluto di utilizzo alla guida con le multe che, in prima violazione, passeranno dagli attuali 165-661 euro a 442-1697 euro cui potrebbe aggiungersi l&#39;eventuale sospensione della patente di guida da da 7 giorni a due mesi. In caso di recidiva, la multa sar&agrave; aumentata fino a 2500 euro con un&#39;ulteriore pena accessoria, ovvero la decurtazione dei punti dalla patente da 5 a 10. Possibile, da parte dell&#39;esecutivo, un ulteriore emendamento sanzionatorio con possibile&nbsp;ritiro della patente&nbsp;per il trasgressore.    DIVIETO DI SOSTA  Potrebbero essere inasprite anche le multe per chi viene sorpreso in&nbsp;divieto di sosta.&nbsp;La sanzione salir&agrave; dagli attuali 85-334 euro a 161-647 euro con contestuale raddoppio dei punti decurtati sulla patente da 2 a 4. Per la stessa violazione &egrave; previsto un aumento delle multe anche per moto e scooter. Previsto l&#39;obbligo da parte di chi accerta la violazione di lasciare sul parabrezza del veicolo un preavviso per il pagamento della sanzione in misura ridotta.  CINTURE DI SICUREZZA  In caso di mancato utilizzo delle cinture di sicurezza da parte del passeggero, la sanzione potrebbe essere estesa anche al conducente del veicolo. Viene ribadito l&#39;obbligo per il conducente stesso di esigere che il passeggero indossi la cintura.&nbsp; Entrambi, dunque, dovranno pagare una multa. Previsto anche l&#39;obbligo di introduzione delle cinture di sicurezza sugli scuolabus.  LE NOVIT&Agrave; PER I CICLISTI  Nel Nuovo Codice della Strada potrebbe esserci anche numerose novit&agrave; per i&nbsp;ciclisti. Tra queste la possibilit&agrave; di &ldquo;casa avanzata&rdquo; con uno spazio negli incroci con semafori per consentirne la sosta davanti alla linea di arresto dei veicoli a motore. Le biciclette, inoltre, potranno circolare a doppio senso di ciclabile nei centri urbani e nelle strade urbane e extraurbane sottoposte a limite di velocit&agrave; di&nbsp;30 km/h. A riguardo &egrave; prevista l&#39;introduzione del concetto di&nbsp;strada ad alta intensit&agrave; ciclistica&nbsp;e di &ldquo;strada 30&rdquo; sottoposta, appunto, a limite di velocit&agrave; di 30 km/h. Viene stabilito inoltre che i ciclisti dovranno&nbsp;procedere sempre su un&#39;unica fila&nbsp;e mai affiancati, salvo che non si trovino su corsie e percorsi riservati. Per gli automobilisti, obbligo di distanza laterale nei sorpassi di biciclette.  ZONE SCOLASTICHE E PARCHEGGI ROSA  Nelle zone scolastiche &egrave; consentita la possibilit&agrave; da parte dei Comuni di adottare ordinanze per la circolazione stradale con limite di velocit&agrave; fissato a&nbsp;30 km/h.&nbsp; Prevista anche l&#39;introduzione dei cosiddetti&nbsp;Parcheggi Rosa&nbsp;riservati alle donne in gravidanza o accompagnate da bambini con et&agrave; non superiore ai due anni.&nbsp; Quest&#39;ultima pu&ograve; essere elevata a discrezione di chi li istituisce.&nbsp;  L&#39;ESAME DI SCUOLA GUIDA  Novit&agrave; anche per chi affronta l&#39;esame per il conseguimento della patente di guida. La validit&agrave; del&nbsp;foglio rosa&nbsp;sar&agrave; estesa da 6 a 12 mesi. Chi inoltre risulta idoneo all&#39;esame scritto/teorico per la patente potr&agrave; ripetere due volte, anzich&eacute; una, la&nbsp;prova pratica di guida.  Top 5: gli scooter pi&ugrave; venduti in Italia  &nbsp; 

Il divieto di circolazione si abbasser&agrave; dai 149 ai 120 cc. Apertura anche ai due ruote elettrici da pi&ugrave; di 11 kW. Tutte le novit&agrave; in discussione per la riforma

Codice della Strada: si riparla di 125 in autostrada

Quattordici anni sono passati dalla nascita del primo scooter bicilindrico di Yamaha e oggi con la sua quinta generazione continua a segnare la storia di un segmento che Yamaha stessa ha inventato nel 2001. Questo Tmax non porta grandi innovazioni, ma ottimizzando alcuni componenti continua a migliorarsi, confermandosi come un punto di riferimento sempre pi&ugrave; difficile da eguagliare.  Le novit&agrave; maggiori sono nella parte frontale, dove lo scudo di nuova conformazione ora incorpora un doppio gruppo ottico full-led, finalmente ad accensione simmetrica. La forcella da 41 mm &Oslash; &egrave; ora di tipo rovesciato a garanzia di maggiore rigidit&agrave;, mentre le nuove pinze freno anteriori a 4 pistoncini hanno ora attacco radiale (sono le stesse montate sulla MT09).  L&rsquo;elettronica vede ABS (non di serie) e l&rsquo;adozione della smartkey, che basta tenere in tasca per avviare lo scooter, aprire la sella o inserire il bloccasterzo.&nbsp;Il sistema keyless diventa estremamente comodo&nbsp;solo dopo aver fatto un po&rsquo; di pratica con tutte le funzioni.  Le doti dinamiche del Tmax restano quelle notevoli del vecchio modello e la sensazione &egrave; che la nuova forcella migliori di qualcosa la stabilit&agrave; oltre a fornire un maggior sostegno idraulico in compressione. Il propulsore di 530 cm3 con trasmissione finale a cinghia resta invece invariato e conferma le proprie ottime doti di erogazione e trattabilit&agrave;, condite da una frizione multidisco automatica dal funzionamento pressoch&eacute; perfetto.  Il nuovo Tmax mantiene quindi le caratteristiche di&nbsp;agilit&agrave;, prestazioni sportive e facilit&agrave; di guida del vecchio modello, a cui si somma il miglior sostegno della nuova forcella, che grazie ad una resa idraulica migliorata e alla maggior rigidit&agrave; regala ancor pi&ugrave; precisione all&rsquo;avantreno.  Andrea Toumaniantz  

Il Tmax si rinnova: nuova evoluzione per uno scooter sempre pi&ugrave; irraggiungibile

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