Il mondo delle crossover &egrave; sempre pi&ugrave; segmentato e variegato. Yamaha rilancia con due interessanti proposte, la T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700 Extreme e la gemella Explore che presentiamo nel numero di InMoto in edicola: la prima &egrave; destinata agli amanti dell&#39;enduro e dei percorsi &ldquo;hard&rdquo;, l&#39;altra nasce per viaggiare e per agevolare la vita agli appassionati delle lunghe trasferte.    TEST, INCHIESTE e VIAGGI  Parlando sempre di crossover, da segnalare il ritorno ufficiale nei rally di Aprilia con una agguerrita, preparatissima e bellissima Tuareg 660. Da Husqvarna arriva invece la versione pi&ugrave; estrema della Norden 901, siglata Expedition, provata sugli sterrati del Sudafrica. Tra le prove da segnalare nel numero di maggio di InMoto anche quelle dei due gioielli Ducati, la super naked Streetfighter V4 da 208 CV, e la Multistrada V4 Rally, destinata anche ai percorsi polverosi. Dalla Cina arriva invece una piccola e spettacolare sportiva, la CFMoto 450SR, mentre dalla Germania rilanciano il tema &ldquo;boxer&rdquo; con le sue sport touring R 1250 RS e la gemella nuda R 1250 R. Piccola ma ben fatta la proposta Honda in tema &ldquo;scrambler&rdquo;, la CL500.  Tra gli approfondimenti di attualit&agrave; nel numero in edicola, una lunga intervista al CEO di KTM che ci svela i piani futuri della sua azienda e del nostro patrimonio nazionale MV Agusta. Con l&#39;inchiesta invece entriamo nel mondo dell&#39;usato regalando molti consigli su come acquistare evitando brutte sorprese. E poi i viaggi, quello nel centro Italia a caccia di curve con la Benelli TRK 502 X, quello che ha attraversato la Spagna del nord, e quello di tre Ciao (il celebre motorino a pedali) che hanno attraversato il nostro Paese da nord a sud. Tutto su InMoto di maggio in edicola! 

Arriva nelle edicole il numero 5 della rivista. In coprtina la novit&agrave; Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; con nei nuovi allestimenti Extreme ed Explore

In Moto di maggio in edicola: sempre di pi&ugrave;

        "Col progetto &lsquo;Back to Africa&rsquo; Aprilia Racing torna al mondo off-road, alle competizioni che ne decretarono la nascita. Vogliamo continuare a crescere nel motomondiale e nelle gare in pista. Vogliamo scovare nuovi talenti nel nostro Campionato SP 250 e nel Trofeo RS 660, ma accanto a queste attivit&agrave; apriamo un progetto tutto nuovo con la Tuareg". Le parole di Massimo Rivola, AD di Aprilia Racing in occasione della presentaziopne del progetto in occasione del Motorbike Expo di verona lo scorso gennaio.Oggi, a pochi mesi di distanza da quella presentazione e dopo il bel debutto delle prime due prove del Campionato Italiano Motorally e la prima prova del Tricolore Raid TT, che si sono svolte ad inizio aprile a Riotorto, il progetto sembra sia partite con il pigli di quelli giuiusti.Abbiamo fatto il punto con Jacopo Cerutti il pilota che, insieme a Francesco Montanari, sta sistemando i primi tasselli del mosaico Tuareg 660 in vista di nuove sfide come, per esempio, la Africa Eco Race. Quando ci siamo parlati alla HAT Pavia-Sanremo nell'estate 2022 mi avevi detto che non tornavi pi&ugrave; a correre la Dakar in moto. Con la Tuareg non farai la Dakar ma probabilmente TAfrica Eco Race. Come mai questo cambiamento di idea per proseguire la carriera su 2 ruote con Aprilia? "Prendere parte alla Dakar, per com'&egrave; diventata oggi, cosi esasperata e sempre pi&ugrave; vicina a una Formula 1 su due ruote, non rappresenta pi&ugrave; un grande stimolo per me. Con Aprilia Racing invece ho l'opportunit&agrave; di abbracciare un progetto a tutto tondo, seguendo sin dall'inizio un percorso di sviluppo che probabilmente ci porter&agrave; a gareggiare all'Africa Eco Race, su percorsi storici della "vera" Dakar africana. Sono luoghi magici, dove non ho mai corso, ricchi di fascino e di storia. Non la vedo soltanto come una competizione, ma come una vera e propria avventura".  Come ti sei trovato al primo rollout in Marocco con la moto? La vedi adatta sia per il Campionato Italiano Motorally sia per le gare africane? "Nei test svolti in Marocco mi sono trovato bene: la moto &eacute; piacevole da guidare, intuitiva e divertente, e ha senza dubbio le giuste qualit&agrave; per affrontare sia il Campionato italiano Motorally sia le gare africane. L'ambiente &egrave; stimolante, durante i test abbiamo incontrato anche i partecipanti alla Tuareg Experience ed &egrave; stato bello immengersi nel mondo Aprilia. Tutte le persone coinvolte nel progetto hanno una gran voglia di fare e questo &egrave; senza dubbio positivo. Sul fronte Motorally siamo gi&agrave; a un buon livello di competitivit&agrave;: nel 2022, partendo dalla moto di serie, e fratelli Guareschi hanno svolto un buon lavoro di sviluppo, focalizzato proprio sulla partecipazione a questo tipo di gare. La base &egrave; sicuramente buona anche per un futuro nelle gare africane, ma c'&egrave; ovviamente del lavoro da fare, perch&eacute; si incontrano condizioni pi&ugrave; estreme e gli aspetti su cui intervenire sono di conseguenza differenti". Cosa dovrebbe ancora essere aggiornato per renderia veramente competitiva in Africa? "Com'&egrave; normale che sia, per rendere la Tuareg 660 competitiva in un contesto di una gara africana si dovr&agrave; intervenire principalmente sulle sospensioni, e anche su telaio per renderla pi&ugrave; stabile alle alle velocit&agrave;. Inoltre, sar&agrave; importante l'affidabilit&agrave; in condizioni di caldo torrido, nelle quali le temperature del motore raggiungono valori elevati. Sono condizioni ben pi&ugrave; estreme di quelle che si incontrano nel tricolore Motorally, ambito nel quale reputo il nostro livello di affidabilit&agrave; gi&agrave; altissimo". Per quanto riguarda la tua tecnica di guida: come ti devi adattare per guidare sulle dune la Tuareg che pesa circa 50 kg in pi&ugrave; delle moto con cui correvi prima? "Sicuramente dovr&ograve; cambiare un po' la mia tecnica di guida: con una moto pi&ugrave; pesante occorre essere meno aggressivo e guidare il pi&ugrave; pulito possibile. In generale va usato di pi&ugrave; il motore e meno la forza fisica, altrimenti ci si stanca molto in fretta. &Egrave; un tipo di guida che mi piace, guidare pulito mi si addice perci&ograve; credo proprio che mi adattero presto". Obiettivi sportivi per il 2023 e 2024? "Vogliamo ben figurare nelle gare in cui saremo al via, quindi sicuramente puntare a qualche vittoria nel Campionato Italiano Motorally. Dopodich&eacute;, a seconda del percorso di sviluppo che affronteremo, se riusciremo a tornare nel deserto l'obiettivo &egrave; fare bella figura anche l&igrave;, in generale l'obiettivo e quello di lavorare sodo per migliorare continuamente la moto, e di conseguenza ottenere man mano anche dei bei risultati".  APRILIA ALL STARS: EDIZIONE 2023 CON IL PROGRAMMA PI&Ugrave; RICCO DI SEMPRE       

L'intervista con Jacopo sulla nuova avventura in off-road con l'enduro veneta: "L'opportunit&agrave; di abbracciare un progetto a tutto tondo"

Aprilia con la Tuareg nei rally, Cerutti: "Partiamo da zero, uno stimolo in più”

Continuano i video di &quot;avvicinamento&quot; alla presentazione ufficiale di Aprilia riguardo la enduro Tuareg 660. Una moto che sta parecchio incuriosendo gli appassionati e che gli uomini della comunicazione del Gruppo Piaggio stanno mano mano illutrando&nbsp;in vista dell&#39;arrivo sul mercato.  Dopo averne illustrato l&#39;anima con Cristian Barelli, ecco che tocca a Piero Soatti, capo del progetto Tuareg 660 essere coinvolto per spiegare quelli che sono i contenuti tecnici della moto. O almeno i pi&ugrave; basilari.    PER DIVERTIRSI SU STRAAD ED IN OFF-RAOD    Dal motore bicilindrico che &quot;Non &egrave; una copia del 660 visto per RS e Tuono ma &egrave; stato rivisto, a livello di fluidodinamica, per offrire maggiore coppia ai medi e bassi regimi&quot;, Alla elettronica &quot;che si avvale di 4 Riding Mode: Explore, Urban e Off-Road con quest&#39;ultima modalit&agrave; che prevede un ABS totalmente disinseribile&quot;; pi&ugrave; la modalit&agrave; &quot;Individual&quot; che concede la libert&agrave; di cucirsi addosso la moto potendo intervenire su tutti i parametri dei&nbsp;controlli elettronici.  Il motore vede una potenza di circa 80 CV per una coppia massima di 70 Nm. A queste prime informazioni si aggiungono il peso a secco dichiarato di 187 Kg e una capienza del serbatoio di 18 l.&nbsp;  &quot;La moto &egrave; adatta anche ad un uso in fuoristrada - spiega Soatti - ma su strada si guida quasi come un motard e&nbsp;mantiene il DNA Aprilia in tutto e per tutto&quot;.   

Un video rilasciato dalla Casa di Noale, Piero Soatti, ingegnere responsabile del progetto spiega contenuti tecnici e doti di guida della nuova enduro di Noale

Aprilia Tuareg 660, Soatti: &quot;Godibile in off-road, su strada come un motard&quot;

Dopo la RS 600 e il lancio della naked Tuono 660, &egrave; ora il momento per Aprilia di puntare lo sguardo verso la terza della famiglia di moto dotate del medesimo biciclindrico fronte marcia: l&#39;enduro Tuareg.&nbsp; Dopo averla vista in azione nei primi test su strada eccola nuovamente, in foto decisamente pi&ugrave; nitide, e che mostrano meglio il design della prossima media enduro di casa Aprilia.  RS 660: &quot;Con Tuono e Tuareg, Aprilia pu&ograve; puntare in alto&quot;  TUAREG 660: PRONTA A DAR BATTAGLIA    La linea della Tuareg 660 si conferma &egrave; decisamente svelta e agile, mettendo in mostra una enduro che si prepara a dare battaglia alla Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700, tra le moto pi&ugrave; apprezzate sul mercato, o alla aggressiva&nbsp;KTM 790 Adventure.  Cerchi a raggi e confermate le&nbsp;misure&nbsp;da 21 pollici all&#39;anteriore e 18 al posteriore, con un telaio tutto nuovo che anche qui sembra (purtroppo le immagini non ci dicono molto da questo punto di vista) giocare la carte dell&#39;assenza di continuit&agrave; tra il cannotto ed il perno del forcellone, con la funzione portante demandata in gran parte al motore. Il forcellone,&nbsp;in bella evidenza,&nbsp;&egrave; realizzato in alluminio. Un concetto che gi&agrave; abbiamo visto sulle stradali RS e Tuono 660.  Il telaio abraccia il noto bicilindrico parallelo che in questo caso dovrebbe erogare una potenza di circa 80/85 CV. Piace il frontale - molto aggressivo - con un singolo faro tondo a LED (ma vedremo se sar&agrave; il design&nbsp;definitivo o si opter&agrave; per un impianto luci derivato da RS o Tuono). Non mancheranno la strumentazione con display TFT (come per le stradali) e un completo pacchetto di connettivit&agrave;.  PREZZO ED ARRIVO IN VETRINA  La nuova&nbsp;Aprilia Tuareg 660 dovrebbe arrivare in versione definitiva ai saloni autunnali 2021 ad un prezzo che dovrebbe essere leggermente superiore a quello della T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700.  5 concept di Bezzi che hanno scatenato il dibattito nel 2020 

ESCLUSIVO - La media enduro di Noale beccata nei test su strada e che vi proponiamo in queste immagini: linee leggere e frontale aggressivo. Spicca un inedito telaio che sembra sfruttare i concetti visti sulle sorelle RS e Tuono 660

La Aprilia Tuareg 660 affila le armi: le foto dei test su strada

La nuova enduro bicilindrica di Noale immortalata&nbsp;in fase di test. Proseguono i collaudi in vista del debutto per un modello che dovrebbe arrivare in versione definitiva dopo l&#39;estate

Aprilia Tuareg 660 FOTO

I nuovi scatti della Tuareg 660 portano alla mente le celebri discendenti che a cavallo tra gli anni &#39;80 e &#39;90 hanno saputo fare strage di cuori e consensi sul mercato. Sapr&agrave; la prossima 660 rinverdire i fasti di una moto per molti mitica?

Aprilia Tuareg: la storia di una enduro in FOTO

Cerchio magico. Dopo la RS 600 e la Tuono 660, ormai in rampa di lancio sul mercato, con la sportiva che arriver&agrave; tra poche settimane in concessionaria e la naked che debutter&agrave; tra la fine dell&#39;anno ed inizio 2021, &egrave; ora il momento per Aprilia di dare spazio alla terza 660: la Tuareg.&nbsp; Dopo averla &quot;vista&quot; (coperta da foglie e sotto una impenetrabile teca) ad EICMA 2019 ecco finalmente le prime immagini in movimento della media enduro di Noale pizzicata in fase di collaudo.  APRILIA TUAREG: TELAIO TUTTO NUOVO  Le forme non si discostano sostanzialmente da quanto intravisto a Milano a fine 2019, al netto di uno scarico dalle dimensioni &quot;importanti&quot;. Ma siamo in fase di sviluppo e ci sar&agrave; tempo per sistemare un silenziatore che da questi primi scatti appare decisamente goffo e non in linea con il resto della moto. Linea che &egrave; decisamente svelta e agile, mettendo in mostra una enduro che si prepara a dare battaglia alla Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700, tra le moto pi&ugrave; apprezzate sul mercato, o alla KTM 790 Adventure.    Confermata la ruota da 21 pollici all&#39;anteriore, con un telaio tutto nuovo ed a struttura mista, traliccio abbinato a piastre fuse in alluminio (ed un lungo forcellone, come si vede in foto), che abbraccia il bicilindrico parallelo da 660. Una motorizzazione che in questo caso dovrebbe erogare circa 80 /85 CV. E non sarebbe male come dato.  QUANDO LA VEDREMO?  La Aprilia Tuareg 660 dovrebbe debuttare come concept a fine anno per poi arrivare in versione definitiva in autunno&nbsp;del 2021. Rispettando quindi la &quot;scaletta&quot; dichiarata da Aprilia quando, un paio di stagioni fa, present&ograve; la nuova famiglia 660 al grande pubblico.    Ducati accende i fuochi 2021 con Monster e Multistrada V4 

Alcune foto mostrano la media enduro di Noale in fase di test. Linee snelle e motore bicilindrico per la modo che chiude il cerchio delle nuove 660 venete

7 risultati per 'Tuareg660'

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