Ci sono due versioni della Nuda. La R, incattivita da una componentistica di prim’ordine e dettagli in fibra di carbonio, perfetta per dedicarsi alla guida sportiva, e la base, in questa prova, meno rampante ma più avvicinabile. I nomi della ciclistica rimangono altisonanti senza però sfociare nel lusso pistaiolo della sorella. Si può addirittura pescare nella lista degli optional scoprendo come questa moto così evidentemente “cattiva” possa trasformarsi in una discreta viaggiatrice, con tanto di cupolino alto e valigie laterali. Una personalità cangiante, quindi, adatta a fare tanto e anche di più grazie anche alla doppia mappatura della centralina elettronica, per chi non si sente obbligato ad esagerare. Una sportiva con il manubrio e le sospensioni alte, insomma. Il prezzo può aiutarla: 9.990 Euro f.c., anche se all’appello manca ancora l’ABS.
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Husqvarna Nuda 900
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