Honda Africa Twin: da un capo all'altro della Terra con Fabrizio Buscaglia

Honda Africa Twin: da un capo all'altro della Terra con Fabrizio Buscaglia

Fabrirock, conosciuto così sul web, è andato da Capo Nord a Cape Town e ritorno con la maxienduro di Tokyo 

 

Redazione - @InMoto_it

24.03.2023 15:57

Fabrizio Buscaglia, conosciuto sul web come Fabrirock, incontrerà i suoi sostenitori questo sabato 25 marzo, presso la concessionaria Honda Moto Macchion di Legnano (MI), per parlare del suo viaggio da Capo Nord a Cape Town e ritorno. Buscaglia ha realizzato questa incredibile esperienza itinerante con l'Africa Twin 1100 Adventure Sports. Dietro questo lungo percorso si nascondono però una serie di avventure, aneddoti e riflessioni, le quali sono state narrate dallo stesso motoviaggiatore.

La passione di Buscaglia

Ho da sempre due grandi passioni: viaggiare e andare in moto”, dice, “ne ho avute di ogni genere, ma c’è una moto che mi ha sempre affascinato per il suo carattere da avventuriera esploratrice di nuove terre! La Honda Africa Twin. L’ho comprata nel 2022 per percorrere via terra tutta la distanza che separa Capo Nord (punto più a nord d’Europa) da Cape Town in Sud Africa, giù fino al punto più a sud del continente Africano, Cape Agulhas. Dopo il primo tagliando di 1.000 km, sono partito la scorsa primavera con la mia CRF1100L Africa Twin Adventure Sports per Capo Nord. La moto era completamente di serie, senza nessuna modifica, perché l’Africa Twin ha solo bisogno della benzina e di tanta voglia di inseguire nuovi orizzonti.

Mi sono diretto a nord, oltre il circolo polare Artico, quando il fiordo di Nordkapp era ancora completamente imbiancato e mi sono trovato con le ruote nella neve bianca e soffice in un’atmosfera resa magica dal silenzio della notte in cui io e la mia moto abbiamo raggiunto il famoso monumento di Capo Nord. Ce l’avevo fatta, ma questo era solo il primo capitolo del mio progetto “Da Nordkapp a Cape Town”. Era già il momento di puntare il muso della moto verso sud per tornare a casa e preparare me e la moto per ripartire alla conquista del punto più a sud del Continente Africano.”

Un lavoro fisico ma anche mentale

Ripartito a fine ottobre, poco prima del salone di Milano al quale avrei dovuto partecipare come ambassador Honda, ho percorso e superato facilmente Francia e Spagna, in attesa di sbarcare nel continente africano, una dimensione di viaggio completamente diversa da tutto quello che un mototurista può aver sperimentato.Si tratta di un lavoro fisico e mentale allo stesso tempo, e la moto è messa alla prova in ogni situazione: sabbia, fango, pietre e asfalti con buche talmente profonde che potresti caderci dentro.

La regola del mio viaggio è stata: niente spedizioni aeree e collegamenti navali, tranne dove non se ne può fare a meno per l’assenza di ponti. Ed ecco che il mio raid comincia! Raggiunta Tangeri da Tarifa, passo il Tropico del Cancro lungo il Sahara per attraversare Marocco, Mauritania, Senegal , Guinea Conakry, dove iniziamo piste di terra divertenti ma toste, nulla di impossibile per la mia Africa Twin! In Costa D’Avorio percorro 300 km di fango e pozze d’acqua davvero difficili.”

Meraviglie e difficoltà africane

L’Africa ti presenta ogni giorno qualche difficoltà e se non è stradale è burocratica. Ogni Stato ha i suoi problemi e allora il viaggio diventa un gioco di strategia! Bisogna calcolare tutto e prendere la decisione più giusta. Le indecisioni non sono ammesse!Attraverso la Nigeria e, per problemi con il Camerun tra i due Paesi, posso passare la frontiera solo a nord in una ‘zona rossa’ per il pericolo di attacchi del gruppo terroristico Boko Haram. Passo così tra le montagne dalla Nigeria e arrivo in Camerun, lungo il parco di Faro. Dal Camerun attraverso il Congo dove supero il problema di mancanza di benzina grazie a due taniche extra e al serbatoio da quasi 25 litri di benzina che in sesta marcia mi ha permesso di percorrere anche 600 km. In Congo incontro un gorilla enorme, ma quando mi vede arrivare scappa! Segue l’attraversamento di Angola, Namibia con il tropico del Capricorno e Sud Africa dove, come in un sogno ad occhi aperti, mi trovo a parcheggiare la moto davanti all’insegna del Capo di Buona Speranza è poi di Cape Aghullas, ancora più a sud, dove Oceano Atlantico e Oceano Indiano si incontrano.”

Grazie alla professionalità della rete di assistenza Honda ho l’opportunità di lasciare la mia moto in mani fidate e a Johannesburg alla mia moto viene fatto un tagliando approfondito: la mia Africa Twin è pronta per ritornare in Italia su strada!Riparto e lungo la strada che porta alle Cascate Victoria in Zimbabwe, sulla via del ritorno, incontro spesso elefanti e giraffe. Non contento di girare tutta l’Africa vado anche a Zanzibar per un giro dell’isola che, per la mia moto, è fin troppo piccola. In Kenya raggiungo l’Equatore e poi le valli del Nilo in Etiopia, dove posso visitare la sorgente del Nilo Azzurro sul lago Tana. A Khartoum, in Sudan, invece, il Nilo Azzurro incontra il Nilo Bianco. Le piramidi di Meroe, nel deserto, sono in perfetto contrasto col nero della mia moto. Per tornare in Europa attraverso il Mar Rosso in traghetto, da Port Sudan a Jeddah in Arabia Saudita, dove Honda è di nuovo presente per un rapido tagliando dopo altri 12.000 km.

E allora via verso la Giordania, dove non posso mancare di visitare Petra e di andare a salutare la concessionaria Honda ad Amman, che fa un ulteriore check alla mia moto! L’Iraq è troppo armato per i miei gusti, e allora lo supero in soli due giorni fino alla Turchia, che è la porta per l’Europa e quindi per il ritorno a casa! In Italia mi aspettano i tantissimi followers che in questi mesi mi hanno mandato messaggi di incoraggiamento e affetto. Grazie!

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