Itinerario in moto: da Matera alla Valle d’Itria

Itinerario in moto: da Matera alla Valle d’Itria

Un angolo d’Italia, tra Puglia e Basilicata, che incanta i viaggiatori di tutto il mondo

17.07.2020 09:52

Cieli infiniti e case imbiancate a calce. Ma anche profumo di mare, distese di ulivi e sapori della tavola intensi e seducenti. Una terra di luce e di colori, la Puglia, regione - come la vicina Basilicata - colma di bellezza, arte, suggestioni e curiosità, che non difetta neanche in quanto a piacere di guida. E proprio dalla Basilicata, parte il breve itinerario che segue, alla conquista dell’affascinante Valle d’Itria

DA MATERA A CEGLIE MESSAPICA: 130 KM CIRCA

Dalla splendida città dei Sassi, imboccata la SS175, il percorso parte guidando piacevolmente allegri lungo un tracciato ondulato in direzione Montescaglioso, paesino che vigila dall’alto, con le sue antiche chiese, le distese verdi, coltivate a grano, che lo circondano.
Superata questa località, si prosegue ancora “a tutta piega” lungo la strada che si arrampica fino a Ginosa di Puglia, borgo pittoresco che accoglie il visitatore tra le mille suggestioni della sua gravina. Un affascinante microcosmo ricoperto di bianco e di pietra, costantemente in bilico, come fosse sull’orlo di un precipizio.
Da Ginosa, si avanza lungo la SS580 in direzione Laterza, superata la quale, si raggiunge la SS7 Appia da seguire in direzione Castellaneta. Quest’ultima località, raggiungibile con una breve deviazione di 2 Km dal percorso principale, ospita un curioso museo dedicato a Rodolfo Valentino, che qui nacque nel 6 maggio del 1895.

Itinerario in moto da Matera alla Valle d’Itria LE FOTO

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SULLA VIA DEI TRULLI

Chi non è interessato alle vicende del grande divo italiano del cinema muto, alla rotonda può proseguite seguendo le indicazioni ‘Bari-autostrade’ lungo la SP23, la quale, oltrepassati gli svincoli della A14, giunge dritta come un fuso alla Statale 100. Qui, si svolta a sinistra in direzione Bari-Gioia del Colle, dopodiché, percorsa una manciata di chilometri, decisi a destra, quando si incontra la segnaletica per Noci.

La stradina semi-deserta in direzione Noci, delimitata da suggestivi muretti a secco, è senza dubbio uno dei modi migliori per addentrarsi nella terra dei trulli, tra verdi campagne, prati fioriti e le caratteristiche costruzioni del luogo. Un’atmosfera intensa e verace, ancora lontana dalle folle di turisti che assediano le celebri località della Valle d’Itria, soprattutto Alberobello.

IL “CALORE” DEL BIANCO

Ed è proprio Alberobello la prima località che si incontra non appena superata Noci. Qui il consiglio è di lasciare la moto nei comodi parcheggi per le due ruote, a ridosso del centro storico, e di andare alla scoperta delle sue pittoresche viuzze.
Alberobello può essere considerata, in un certo senso, la porta d’accesso alla Valle d’Itria, un’ampia depressione carsica sulla quale sorgono alcune delle più belle località del Meridione, e dell’Italia intera, come ad esempio Locorotondo, Martina Franca e Ceglie Messapica, da scoprire una dietro l'altra lungo il percorso; ma anche Cisternino e Ostuni facilmente raggiungibili attraverso brevissime deviazioni dall’itinerario descritto. Ognuno di questi ‘paesi bianchi’ offre al visitatore l’unicità di centri storici estremamente curati, ricchi di arte e di bellezza, in cui perdersi stupiti, tra scorci e suggestioni.
Raggiunta Ceglie Messapica, attraverso la piacevole SP66 da Martina Franca, se l’ora è quella della cena, non perdete l’occasione di sperimentare la cucina del posto, visto che la cittadina è stata insignita del titolo di città d’arte e terra di gastronomia. Non a caso, proprio qui si tiene qui il Ceglie Food Festival, evento in grado di catturare l’attenzione di visitatori da ogni angolo d’Italia, e durante il quale va in scena il meglio della cucina pugliese.

DA NON PERDERE

# Matera è una località dalla bellezza inconsueta, capace di esprimere un fascino primordiale difficilmente riscontrabile altrove. Il consiglio è quello di perdersi tra i celebri Sassi (così viene chiamato il caratteristico centro storico, formato dal Sasso Caveoso, dal Sasso Barisano e dal rione Civita) alla scoperta delle viuzze, delle chiese rupestri, degli scorci e delle bellezze artistiche che vi sono custodite; senza tralasciare le piccole botteghe dove si tramandano le antiche tradizioni di questi luoghi.

# Una sosta a Ginosa di Puglia, con le sue gravine, il villaggio rupestre e il centro storico, in cui andare alla scoperta di scorci pittoreschi e curiosità. A sorvegliare le sorti del borgo, sin dal lontano anno 1000, il castello normanno voluto da Roberto il Guiscardo per difendere il territorio dalle incursioni saracene

# La bucolica campagna, disseminata di trulli, prima di raggiungere Noci, alla scoperta di un territorio ancora preservato e lontano dalle folle di turisti

# Le ‘città bianche’ della valle d’Itria. Alberobello, con la sua incredibile concentrazione di trulli (e di turisti); Locorotondo, che a proposito di trulli, ha nel suo territorio quello Marziolla, il più antico, datato 1559. E poi Martina Franca, con i ricchi palazzi nobiliari, le chiese e il centro storico, mentre Ceglie Messapica, la cui antichissima storia si perde nella notte dei tempi, incanta all’imbrunire, tra i vicoli e le piazze ricche di candide suggestioni. Una breve deviazione dal percorso, e il tour può essere completato con la visita delle magnifiche Cisternino e Ostuni. Tutte località da godere appieno, unite dal bianco delle case ma ognuna differente dall’altra, con la propria storia, il proprio patrimonio di arte, folklore e tradizioni, da scoprire passeggiando tra le viuzze e le numerose botteghe artigiane. Un angolo di Puglia che incanta.

(FOTO di Diego D'Andrea)

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