AirTender: leggeri come l’aria

Da una start-up italiana la sospensione che modifica la rigidezza della molla. Massimo sostegno nella prima parte di escursione, comfort nella seconda. E la moto sembra più leggera

AirTender: leggeri come l’aria

Alessandro CodognesiAlessandro Codognesi

Pubblicato il 13 gennaio 2020, 14:28 (Aggiornato il 13 gennaio 2020, 15:15)

MOLLA AD ARIA

Qualcuno però non le ha mai realmente digerite: è il caso di Federico Giuliani, sospensionista di auto da corsa di lunga data, e il suo socio Gabriele Bellani, ricercatore alla facoltà d’Ingegneria. Insieme hanno realizzato AirTender, un monoammortizzatore dal funzionamento molto particolare e da cui ha preso il nome la società. L’elemento elastico qui è un sistema in serie: prima lavora una classica molla in acciaio, estremamente rigida (più del doppio rispetto a una tradizionale) ma oltre una certa soglia di carico (o di corsa della sospensione) entra in gioco la molla ad aria, molto tenera.

La parte viscosa non viene toccata: ecco perché è un sistema che può essere installato senza sostituire l’ammortizzatore originale. Il risultato lo spiega Federico: “È esattamente il contrario di una molla progressiva. Volevo realizzare una sospensione che fosse molto sostenuta nella prima parte di corsa, quella utilizzata durante le fasi di guida (frenata, percorrenza e accelerazione) e per sorreggere il peso di moto e pilota (carico statico, o SAG), e invece morbida nell’ultima parte, quella che lavora quando s’incontra una buca o un dosso. L’unico modo per riuscirci era un sistema come questo”.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading