Test, Suzuki DR-Z4SM: confidenza immediata, divertimento garantito

Test, Suzuki DR-Z4SM: confidenza immediata, divertimento garantito#sottoesame

Dopo 25 anni di carriera e un’assenza che ha lasciato un vuoto enorme, la novità di Hamamatsu torna per riconquistare gli appassionati di dual sport e motard. L'abbiamo provata (iniseme alla sorella DR-Z4S) e ora vi raccontiamo come va

Manuel Lucchese

21.08.2025 17:04

Test, Suzuki DR-Z4S: l’enduro che riporta in alto le dual sport

La sorella DR-Z4S incarna a pieno il concetto di moto “dual sport” ed è probabilmente uno dei modelli che più hanno contribuito al successo di questo segmento, se pensiamo al riscontro ottenuto fin dal suo debutto nel 2000 (fino al 2025 proposta nella sola versione enduro). La 4S è pensata per chi preferisce l’off-road all’asfalto e desidera una tuttofare capace di affrontare anche i percorsi più impervi, come le strette mulattiere di montagna.

Test, Suzuki DR-Z4S: per l’off-road di tutti i giorni

Condivide la stessa base tecnica della SM ma si distingue per sospensioni con escursione maggiore, cerchi da 21 e 18 pollici con pneumatici tassellati e rapporti più corti (corona da 43 denti). Proprio i rapporti corti le regalano un migliore abbrivio, utile per superare gli ostacoli tipici dell’enduro. Grazie a una ciclistica equilibrata, a un baricentro basso e a un motore dolce e progressivo, la versione enduro è perfetta per chi vuole avvicinarsi al fuoristrada senza grandi difficoltà né esperienza pregressa.

Le tre mappe motore restano identiche a quelle della versione motard, ma in off-road la percezione è diversa: la mappa C, ad esempio, torna utile nelle salite con terreno molto sconnesso, come in presenza di pietre smosse. Il serbatoio da 8,7 litri, unito ai consumi contenuti, assicura autonomie sufficienti per le uscite enduro, anche se può risultare limitante per chi vuole viaggiare a lungo raggio. L’ergonomia convince: la sella, più larga rispetto alle enduro specialistiche, è comoda, mentre il serbatoio stretto rende facile stringere i convogliatori con le gambe.

Sul fronte elettronico, a differenza della SM, la versione S permette di disattivare l’ABS su entrambe le ruote. Durante il test, però, si è rivelato utile mantenere l’ABS attivo sull’anteriore, senza interventi invasivi come accade su altri modelli della categoria: una soluzione consigliata ai meno esperti per acquisire sicurezza.

Test, Suzuki DR-Z4S: sospensioni al top e dettagli da vera enduro

La DR-Z4S è la moto dei sogni per chi cerca un mezzo destinato a durare nel tempo, con un buon valore anche sul mercato dell’usato. Non a caso, il modello precedente è oggi difficile da trovare e mantiene quotazioni elevate. Da considerare, inoltre, che gli intervalli di manutenzione sono fissati a 6.000 km: molto più dilatati rispetto a quelli di una specialistica “a ore”.

Uno dei suoi punti di forza è il reparto sospensioni: forcella Kayaba da 46 mm con escursione di 280 mm e monoammortizzatore Kayaba da 296 mm, il miglior pacchetto off-road del segmento dual sport. Di serie troviamo paramani e paramotore in alluminio, accessori indispensabili. La colorazione gialla richiama la tradizione Suzuki, ma è disponibile anche un elegante grigio.

Probabilmente, tra la versione S e la SM sarà l’enduro a riscuotere maggiore successo sul mercato italiano. Suzuki, però, ha previsto una ripartizione equilibrata: le scorte importate sono infatti suddivise al 50% tra enduro e motard.

Suzuki DR-Z4S: le opinioni di InMoto "fuori dai denti"

La nostra video-prova in sella alle Suzuki DR-Z4 e DR-Z4SM:

 

 

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