Test Triumph Speed Twin 900: i voti del #SottoEsame

Test Triumph Speed Twin 900: i voti del #SottoEsame#sottoesame

Una moto dal fascino senza tempo ma capace di guardare al futuro e bella da guidare. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, scopriamo con quali voti hanno superato il nostro test

19.12.2024 12:14

La Speed Twin 900, per la Casa inglese, incarna a pieno il concetto di “classico contemporaneo”, un mezzo attraverso il quale traghettare il proprio heritage verso il futuro, senza tradirne i valori fondanti a partire dall'irresistibile fascino british. Insomma, la nuova Speed Twin trattiene a pieno il carattere delle britanniche “a faro tondo” ma rilancia prepotentemente sul piano del piacere di guida e della tecnologia di bordo. Ancora di più per quanto riguarda questa versione 2025, dove esordisce un’elettronica raffinata di tipo “cornering” e arrivano ottimizzazioni alla ciclistica e all’ergonomia.

Il piatto forte? È sempre lui, il vivace bicilindrico Bonneville High Torque di 900 cc
Abbiamo testato la nuova Speed Twin sulle strade mozzafiato tra Sotogrande, Cadice, e Gibilterra, in Spagna. Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo; sul prossimo numero di In Moto, invece, la prova completa con tanti approfondimenti esclusivi.

Triumph Speed Twin 900: la gallery del test

Triumph Speed Twin 900: la gallery del test

Abbiamo testato l'ultima evoluzione della modern-classic della Casa inglese nel sud della Spagna, dalle parti di Gibilterra

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SPEED TWIN 900: DESIGN

Una moto che intriga al primo sguardo con linee raffinate, semplici e sorprendentemente pulite. Un risultato, badate bene, meno scontato di quanto si possa immaginare ottenuto grazie ad un eccellente lavoro dei progettisti Triumph , abilissimi nel nascondere, celare e ottimizzare. Al punto che, scheda tecnica alla mano, si fa non poca fatica a indovinare dove sia stato posizionato tutto ciò che viene elencato. I cerchi a razze sono lì a ribadire la voglia di modernità e di volersi distinguere dalle altre Bonnie, senza però risultare fuori luogo; come d’altronde fanno anche i tanti elementi tech - vedi la strumentazione - che ben si accordano a tratti super tradizionali come la sella. Tra le novità estetico/funzionali di questa nuova versione spiccano il ridisegnato serbatoio ora più scolpito, i parafanghi “ridotti”, i carter motore più slim, lo scarico più corto e il gruppo ottico più compatto rispetto al modello precedente. Tre le colorazioni disponibili: Pure White, con dettagli blu e arancio sul serbatoio, Phantom Black, con accenti in grigio e oro, o Aluminium Silver con il logo Triumph incorniciato in color rosso.
VOTO: 8,5

SPEED TWIN 900: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI

Tanto classica, molto moderna. La componentistica della Street Twin viaggia in pratica su un doppio binario: da una parte una ciclistica consolidata, dall'altra soluzioni tecnologiche ed elettronica all'ultimo grido. Partiamo dal motore. Il bicilindrico Bonneville 900 rimane pressoché immutato e garantisce 65 CV a 7.500 giri/min e una favorevole curva di coppia con 80 Nm disponibili a 3.800 giri/min. L’acceleratore è ride-by-wire, mentre sul modello 2025 esordisce una piattaforma inerziale che consente più evolute funzioni cornering per ABS e traction control. I riding mode rimangono 2: Rain e Road. Il telaio a doppia culla in acciaio è stato rivisitato, mentre il reparto sospensioni vede una forcella rovesciata Marzocchi abbinata a due molle posteriori, sempre Marzocchi, piggy-back con regolazione del precarico, montate su un nuovo forcellone in alluminio più rigido e leggero; l’escursione, al posteriore, è stata leggermente ridotta: da 120mm a 110mm. Per quanto riguarda l’impianto frenante, spiccano una nuova pinza radiale progressiva a quattro pistoncini marcata Triumph e un disco anteriore più grande, di 320mm. La nuova strumentazione introduce più funzioni e si avvale di un elemento “tondo” LCD a colori, con un display TFT integrato per informazioni ulteriori. Non manca la connettività Bluetooth, che consente la navigazione turn-by-turn e la possibilità di effettuare chiamate o attivare la musica dal telefono. È disponibile anche una presa di ricarica USB-C per i dispositivi posizionata sulla sinistra del cruscotto. Complessivamente, una dotazione completa di tutto se si considerano posizionamento ed fascia di prezzo.
VOTO: 8

SPEED TWIN 900: ERGONOMIA E COMFORT

La prima cosa che si avverte quando si sale in sella è un'elevata sensazione di compattezza, accentuata dal nuovo serbatoio più svasato che fa sentire la moto sorprendentemente stretta tra le gambe. La posizione di guida è stata rivista per essere più naturale e per offrire maggior spazio, con un'abitabilità e una triangolazione orientate ad accogliere sia persone non troppo alte, che i più dotati di gamba. Volendo dare qualche riferimento, chi scrive, con il suo metro e ottanta, si è sentito perfettamente a suo agio, ma piloti di maggiore statura potrebbero ritrovarsi con le ginocchia un po’ troppo piegate. La sella ha una nuova forma che si integra con il posteriore più stretto, mentre tra gli accessori è disponibile una seduta più bassa, da 780mm a 760mm. Per il resto, l’ergonomia neutra, da moto super friendly, ti fa sentire subito a casa, con il busto solo lievemente proteso in avanti per accentuare il feeling con l’avantreno e il controllo sui tratti guidati. Il comfort di marcia? Buono, nonostante gli ovvi limiti di una moto naked. Anche le vibrazioni (che si percepiscono solo nella parte alta del contagiri) non sono mai fastidiose.
VOTO: 8

SPEED TWIN 900: DIVERTIMENTO E PIACERE DI GUIDA

Un colpo al comando dello starter, qualche centinaio di metri, e il segreto della Speed Twin emerge subito chiaro: l’astuzia nel motore! Su moto di questo genere, infatti, la differenza la fa la coppia e il bicilindrico frontemarcia Triumph è il classico uovo di Colombo. La curva di erogazione è talmente piacevole che si ha la sensazione di guidare una moto ben più potente dei 65 CV dichiarati. Una bella spinta forte e vigorosa sin dai bassissimi regimi, accompagnata dal coinvolgente sound che fuoriesce dagli scarichi e ulteriormente enfatizzata dall’ottima rapportatura del cambio. E poi questo bicilindrico è super-elastico: nelle marce più alte si può spalancare il gas dai 1000 giri e lui prende subito vigore, senza incertezze. 
Un lungo tratto a scorrimento veloce fa emergere subito un limite fin troppo ovvio per una naked: l'assenza di protezione aerodinamica ma, grazie al manubrio non eccessivamente largo, si resiste senza grossi problemi fino ai 120/130 indicati. Manca la 6° marcia? Poco male, a 130 si viaggia in 5°, che è una meraviglia, poco sopra i 4.000 giri.
Arrivano le curve e, con loro, il momento di valutare uno dei parametri più importanti su qualunque genere di moto, modern classic incluse: il piacere di guida. E se in genere su mezzi così si tratta di un piacere “sottile”, da gustare soprattutto procedendo in maniera rotonda e non troppo aggressiva, la Speed Twin risulta convincente anche se condotta con piglio frizzante. Intendiamoci, non è un mezzo super reattivo con cui sfidare la race replica di turno. Ma l'agilità, nei rapidi cambi di direzione, non è affatto male. L'ingresso in curva è sincero e l'avantreno, sempre ben “sostenuto”, comunica in maniera chiara ciò che succede sotto la ruota anteriore. Inoltre, una luce a terra più che discreta per il segmento, permette angoli di piega niente male; insomma, si può andar giù parecchio, prima di sentire grattare qualcosa in curva. In uscita, poi, basta spalancare il gas e godersi la presenza costante del motore, sempre pronto, proprio lì dove serve. Nel complesso, un mezzo divertente ed efficace, che dinamicamente convince e regala diverse soddisfazioni. Promossa anche la frenata. Qualche dubbio, invece, lo lasciano la sospensione posteriore, risultata un po’ secca nella risposta al momento di affrontare un tratto con degli avvallamenti e asfalto un po’ rovinato, e le Michelin Road Classic di primo equipaggiamento, oneste ma non entusiasmanti.
VOTO: 8

SPEED TWIN 900: RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

La qualità costruttiva - cavi, assemblaggi, plastiche - è fuori discussione: tutto è realizzato a regola d’arte. Come fuori discussione è anche anche l’attenzione al dettaglio… ma in questo, Triumph è da sempre una garanzia! Il prezzo della nuova Speed Twin 900 pari 9.795 euro - quindi sotto la soglia psicologica dei 10.000 - appare più che adeguato, per contenuti e blasone. 
VOTO: 8,5

CONCLUSIONI

Bella e intrigante lo era già. La nuova Speed Twin 900 trattiene tutto il fascino delle classiche di Hinckley - seppur con la sua impostazione più sbilanciata sul lato “modern” - rilanciando prepotentemente sul fronte del piacere di guida e della tecnologia di bordo… davvero difficile rimanerne delusi. Una moto rifinita ottimamente e che conquista tanto da ferma, quanto alla guida. Con in più un valore aggiunto: un propulsore dalla grande personalità. Occorre aggiungere altro? Si, costa anche il giusto!
VOTO FINALE: 8,2

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