Le nuove Seiemmezzo rappresentano il futuro di Morini, che dopo anni di sonnolenza sembra finalmente pronta per tornare a volare alto. Ecco come se la sono cavata
Salire sulla Moto Morini Seiemmezzo STR significa trovare una moto dalle dimensioni corrette, classiche per una naked. Il serbatoio è piuttosto slargato, le gambe rimangono rannicchiate, il busto non è caricato ma nemmeno eretto; una buona posizione di controllo sull’avantreno, che però non mette alla prova i polsi. Con la SCR è diverso. È incredibile come un semplice manubrio possa cambiare in maniera così evidente la posizione di guida. Il busto è praticamente verticale e si ha la sensazione di trovarsi sopra, non dentro la moto. Forse il manubrio è fin troppo rialzato, rispetto al piano seduta, e le leve di freno e frizione sono eccessivamente inclinate verso il basso. Questo comporta, nella guida spigliata, un minor controllo sulla ruota anteriore, come se fosse più lontana dalle mani del pilota. VOTO 6,5
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