Ducati Scrambler 1100 Sport Pro, i voti del #SottoEsame

Ducati Scrambler 1100 Sport Pro, i voti del #SottoEsame#sottoesame

Con la scusa dell’Euro5, Ducati ha reinventato l’ammiraglia delle Scrambler ora disponibile nelle due versioni Pro e Sport Pro. Abbiamo provato quest’ultima, più elitaria ed esclusiva

20.05.2020 09:48

Le cose son due: o in Ducati han venduto l’anima al diavolo, oppure hanno capito come vendere una Scrambler. Qualcuno li ha accusati di aver esagerato con il marketing, eppure i numeri son dalla loro: in poco tempo ne hanno vendute a migliaia. Quella che doveva essere una moto è divenuta col tempo un’intera gamma, fatta di cilindrate e modelli diversi. Scrambler oggi è una branca indipendente di Ducati, anche a livello aziendale: gli uffici Scrambler sono separati all’interno dell’azienda e a chi ci lavora è concesso anche un certo grado di stravaganza, per stimolare la creatività. Che dire: bravi! L’ultima arrivata è l’ammiraglia, la 1100 Pro, disponibile anche in versione Sport. L’abbiamo provata e ve la raccontiamo in questo #SottoEsame.

DESIGN DUCATI DUCATI SCRAMBLER 1100 SPORT PRO

La sua aria spensierata conquista anche il motociclista più rude. La Ducati Scrambler 1100 Sport Pro èun giocattolo costoso, inutile negarlo, ma la dotazione è impeccabile. Osservate le sospensioni Ohlins: una gioia per gli occhi, al pari di un prezioso gioiello ornamentale. La 1100 Sport è una moto che sembra chiedere a gran voce di essere guardata, forse anche più delle altre versioni di Scrambler. E per la miseria, ci riesce eccome…qualche cavo in vista e un paio di plastiche poco curate non riescono a intaccare l’impressione di qualità. VOTO 8

CONTENUTI TECNICI DUCATI SCRAMBLER 1100 SPORT PRO

La nuova 1100 è disponibile in due versioni: Pro o Sport Pro, una più classica, l’altra più sportiva. Le modifiche più importanti rispetto al passato hanno riguardato lo scarico, che ora termina con il doppio silenziatore laterale e che incorpora un nuovo catalizzatore. Il motore è l’anima di ogni Ducati e deve possedere alcuni requisiti fondamentali. Distribuzione Desmo (ce l’ha) e architettura bicilindrica a L (ce l’ha) sono i principali. Ha due valvole per cilindro, una cilindrata di 1.078 cc ed eroga 86 CV ad appena 7.500 giri. Utilizza i dati della piattaforma inerziale per far funzionare DTC (Ducati Traction Control, sensibile all’angolo di piega) e ABS Cornering, e non mancano tre diversi Riding Mode che regolano mappatura e intervento del DTC: City, Journey e Active, in scala di sportività. La ciclistica rispetta la tradizione bolognese: un traliccio in tubi di acciaio abbraccia il motore e genera quote compatte. La normale Pro offre una posizione di guida rilassata grazie al manubrio alto, mentre la più speciale Sport è equipaggiata di sospensioni Ohlins completamente regolabili e manubrio a piega bassa con gli specchietti imbuollanti alle estremità. Molto cafè racer. VOTO 8,5

ERGONOMIA E COMFORT DUCATI SCRAMBLER 1100 SPORT PRO

Sull’ampia e morbida sella della Ducati Scrambler 1100 Sport Pro ci si trova appollaiati sopra la moto, non dentro, e proiettati verso la ruota anteriore per via del manubrio piatto, che simula dei semimanubri. Non spaventatevi però: il dislivello tra sella e manubrio è ben più che accettabile, il busto è proteso ma non disteso. Sella bassa e tanto sterzo significano agilità nell’ambiente urbano, dove la 1100 Sport si muove con destrezza. VOTO 8,5

PIACERE DI GUIDA E FATTORE EMOZIONALE DUCATI SCRAMBLER 1100 SPORT PRO

Dimenticate le leggende sui bicilindrici Ducati: basta superare i 2.000 giri per far sparire qualunque strattone sulla Ducati Scrambler 1100 Sport Pro. Si parte con un filo di gas, si svolta come in sella a uno scooter. Non c’è distanza psicologica tra moto e pilota: un bell’incentivo per chi, dalle Ducati, è sempre rimasto intimidito. Parte del merito va senza dubbio alla ruota anteriore di 18 pollici, che rende dolce la discesa in piega, e alle sospensioni, sostenute ma capaci di digerire anche il pavé più ostico. Il fatto di pesare poco (206 kg in ordine di marcia) le consente di voltare come un furetto, in qualunque genere di curva. Le sospensioni a lunga escursione sono ben frenate, e anche strizzando la leva del freno non vanno in crisi. Il motore tuttavia non è all’altezza della ciclistica. L’Euro5 ha senza dubbio smorzato la sua fame di giri, eppure la concorrenza (per esempio BMW con il boxer della nineT) è parecchio più in forma. VOTO 8

 

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