Prova Triumph Speed Twin 1200: primo contatto

Prova Triumph Speed Twin 1200: primo contatto#sottoesame

La Speed Twin è una Roadster pura, dall’aspetto classico e dalle prestazioni vivaci, che va a completare la gamma Modern Classic della Casa inglese

Giorgio Scialino

21.01.2019 ( Aggiornata il 22.01.2019 10:31 )

Siamo stati sull’isola di Maiorca per la presentazione stampa internazionale di una delle novità Triumph più interessanti del 2019, capace di mettere in campo prestazioni convincenti e un look classico, senza tempo. Di seguito, le impressioni a caldo; la prova completa, invece, sul prossimo numero di InMoto in edicola.

Primo contatto Triumph Speed Twin 1200 - LE FOTO

Primo contatto Triumph Speed Twin 1200 - LE FOTO

La Speed Twin è una Roadster pura, dall’aspetto classico e dalle prestazioni vivaci, che va a completare la gamma Modern Classic della Casa inglese

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MOTORE E TELAIO DERIVANO DIRETTAMENTE DALLA THRUXTON, ma la linea appare complessivamente meno sportiva e piacevolmente snella. Il motore è un bicilindrico parallelo da 1.200 cc capace di 97 cavalli a 6.750 giri e di un picco di coppia pari a 112 Nm a 4.950 giri. Buone le sospensioni, sia davanti che dietro l’escursione è di 120 mm: la forcella, in particolare, propone steli da 41 mm ed è ben tarata per l’uso stradale; al posteriore, i doppi ammortizzatori (regolabili) lavorano in maniera ottimale e si inseriscono splendidamente nella linea generale della moto.

IL SERBATOIO ha una linea tondeggiante, una grafica indovinata e il tappo di rabbocco tipo Monza. La forcella telescopica di tipo tradizionale è rivestita con soffietti in gomma, il telaio tubolare è a doppia culla, e i corti parafanghi sono in alluminio satinato. Aspetto classico, ma anche tanta tecnologia.

I CERCHI SONO A SETTE RAZZE DA 17”, l’impianto frenante conta su due dischi da 305 mm e pinze Brembo a 4 pistoncini all’anteriore, mentre al posteriore c’è un disco da 220 mm coadiuvato da una pinza Nissin a 2 pistoncini. Il tutto si traduce in una frenata adeguata alle prestazioni del mezzo e modulabile. Efficaci anche i riding mode - Road, Rain e Sport, che si differenziano per la risposta all'acceleratore e il livello di intervento del traction control, ma non per la potenza erogata - e il controllo di trazione, disattivabile.

COME VA - Chi si aspetta una guida rilassante e precisa non rimarrà deluso. Appena in sella si nota una strumentazione ben visibile con le spie di controllo integrate nel contagiri e nel tachimetro. La leva offerta dal manubrio è buona, l’acceleratore Ride by Wire lavora bene, e così pure la frizione con comando assistito. L’ergonomia del mezzo è perfetta e il risultato è una splendida posizione di guida, meno caricata in avanti rispetto alla Thruxton, con e le pedane poggiapiedi meno arretrate e più comode. Il peso dichiarato (196 kg) è di 10 kg inferiore rispetto alla progenitrice. Nel misto la moto risulta agile e intuitiva e a velocità elevata non accusa problemi di stabilità.

TRE GLI ABBINAMENTI CROMATICI e circa 90 gli accessori dedicati, per una moto bella da vedere e da guidare. Il prezzo per la versione monocolore è di 13.200 euro e in Italia sarà disponibile da fine marzo.

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