Una crossover 100% stradale, per viaggiare e divertirsi tra le curve. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, scopriamo con quali voti ha superato il nostro test
Se la Tiger 850 Sport ha sempre dato la sensazione di avere la parola “sport” appiccicata un po’ per caso sul serbatoio - al netto della ruota anteriore da 19’’, la verve non è esattamente quella di una crossover prestazionale - è toccato alla “piccola” 660 (ottima moto! Che regala bei guizzi e sensazioni affilate) riportare in auge il concetto. Ma è a questa nuova Tiger Sport 800 che si deve guardare se si cerca una stradale pura, capace di far tornare alla mente la mitica Tiger Sport 1050 ormai fuori listino da qualche anno. L’abbiamo testata sulle articolate provinciali “a tuta piega” nell'entroterra dell’Algarve, in Portogallo.
Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida a caldo e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo. A brevissimo, il video approfondito sui nostri canali. Mentre la prova completa, con tanti contenuti esclusivi, la trovate sul prossimo numero di In Moto in edicola.
Triumph Tiger Sport 800: la Gallery del test
Abbiamo testato la nuova crossover stradale della Casa britannica, sulle belle strade dell'Algarve, in Portogallo
Guarda la galleryÈ un genere di moto, quello delle crossover 100% stradali, che non sempre spicca per il fascino estetico. Ma se già la 660 andava nella direzione giusta, la Sport 800 - che le somiglia molto - ribalta la tendenza. È oggettivamente bella. I particolari più riusciti sono il frontale aggressivo che punta alla strada, il serbatoio gibbuto, muscoloso senza però perdere in eleganza, il codino piacevolmente filante, e lo scarico, piuttosto compatto, e schiacciato per contenere i volumi laterali.
Quattro le colorazioni disponibili: grigia grafite, nera, blu/nera e la riuscitissima gialla/nera (queste ultime 3 vendute con un piccolo sovrapprezzo). Una su base bianca non avrebbe guastato. VOTO 8,5
Tutto ruota attorno al nuovo tricilindrico 800 (evoluzione del 660) di 115 CV e 84 NM di coppia a 8.500 giri. Numeri che rappresentano quasi proporzioni auree su questa tipologia di frazionamento, alla ricerca di un’erogazione che - come sa bene chi ama i "three" - cerca di pescare il meglio dei due mondi: forza ai bassi da bicilndrico e allungo da quattro. Il nuovo telaio, particolarmente leggero (la moto pesa 214 chili in ordine di marcia), lavora con sospensioni Showa completamente regolabili (c’è anche la regolazione remota del precarico del mono), mentre la presenza della piattaforma inerziale permette di sfruttare elettronica di tipo cornering. Il pacchetto si completa di 3 riding mode, cambio quickshifter bidirezionale, connettività e cruise control, tutto di serie. Ma la porta di ricarica USB? No, quella purtroppo è optional. E per di più, si installa sotto la sella. VOTO: 8
Una moderna sport-tourer, seppur con sembianze da crossover, deve poter garantire comfort adeguato ma anche un’attitudine “sprint” a partire dalla posizione di guida. In sella alla nuova Tiger Sport 800 si sta molto ben inseriti nel corpo moto, con una postura non allungata; anzi, piuttosto raccolta. A cui contribuisce la posizione del manubrio abbastanza vicino al busto del pilota, che favorisce una conduzione col busto eretto e braccia leggermente piegate, così da assumere - quando lo si desidera - un naturale atteggiamento “d’attacco” con i gomiti alti. Le ginocchia sono piegate il giusto. Il nuovo cupolino, regolabile con una mano, protegge molto bene dall’aria anche in velocità, ben coadiuvato dai deflettori laterali. Mentre l’altezza della sella a 835 mm, unita ad una buona rastrematura nella zona di congiunzione tra sella e serbatoio (e alle misure compatte del 3 cilindri), garantisce una solida presa a terra con i piedi a piloti di tutte le taglie.
In ottica turismo a medio/lungo raggio, invece, la sella del passeggero potrebbe risultare un po’ “risicata”; il comfort degli "ospiti", in ogni caso, migliora montandolo il tris di borse completo (optional), grazie allo schienalino sul baule posteriore. La strumentazione, infine, risulta un po’ piccola e posizionata troppo in basso, al di sotto della linea di sguardo. VOTO: 8
Neanche a dirlo, il piatto forte è il nuovo tre cilindri (ma non solo!). Erogazione muscolare, velocità nel salire di giri, elasticità (soprattutto nelle marce alte), sound coinvolgente, sono queste le sue doti più evidenti. Azzeccata anche la rapportatura del cambio, ben “servito” da un quickshifter preciso e (almeno a gusto di chi scrive) piacevolmente contrastato negli innesti, così da far percepire con gusto ogni cambiata, senza risultare però mai ruvido. Buona la frenata, molto modulabile (caratteristica che si è fatta apprezzare lungo un tratto di asfalto sporco/bagnato in seguito a un acquazzone), perfetto il setting delle sospensioni: confortevoli sullo sconnesso, adeguatamente “sostenute” nei momenti di guida più aggressivi. Una moto agile tra le curve e divertentissima da guidare, con una resa dinamica convincente, che appaga. L’elettronica di bordo è apparsa ben settata, mai invasiva. E anche i riding mode - ben distinguibili l'uno dall'altro - svolgono bene il loro compito: Rain per le condizioni di asfalto più critiche, Road per andare a spasso con brio (davvero una mappa ben studiata) e Sport per godersi a pieno “il graffio” della Tigre, scatendando tutta la grinta del 3 cilindri. VOTO: 9
Il prezzo parte da 11.995 euro. Facciamo 12.000. Una cifra interessante se si considera la dotazione di serie, la resa e la qualità percepita (compresi particolari apprezzabili come gli attacchi per le valige laterali integrati nel codino). Poco da aggiungere. VOTO: 8,5
Se cerchi qualcosa di alternativo ad una Street Triple 765, perché magari vuoi un po’ di comodità in più, qui non sbagli: stesso divertimento di guida (o quasi) ma tanto comfort in più. Idem se vuoi una crossover 100% stradale, bella da guidare, bella da guardare e a suo agio in ogni condizione d’uso. Viaggi inclusi. Da valutare bene, però, se si parte spesso in coppia per affrontare lunghe distanze: in questo caso, ci potrebbero essere alternative migliori; nessun problema, invece, per le gite in giornata o di un week-end.
VOTO FINALE: 8,4
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