Figlia di un progetto riuscitissimo e con il merito di aver rilanciato il segmento delle maxi-enduro capaci di vero fuoristrada, la Ténéré 700 modello base ci ha sempre lasciati con la voglia di spenderci qualcosa in più per modificare almeno il reparto sospensioni. Yamaha ha tenuto d’occhio le modifiche e i desideri degli appassionati ed ora presenta questa versione World Raid, con le perfette modifiche per renderla più piacevole ed efficiente su tutti i fronti. Scopriamola in questo nostro Sottoesame e, ricordatevi: sul prossimo numero di In Moto in edicola l'approfondimento con contenuti esclusivi.
Yamaha Ténéré 700 World Raid: Design
C’è poco da dire, la Ténéré ha un look ed un appeal unici, ricorda tanto le moto dei rally desertici e trasmette pure sensazione di leggerezza. Nel caso della WR è il grosso serbatoio a dominare la scena con le sue voluminose pance laterali e con il doppio tappo che fa tanto racing. Le forme globali restano comunque sempre ben bilanciate ed è curiosa la vista dall’alto, dove la stretta sella, ora anche molto più piatta, sale sul serbatoio che si allarga tantissimo. Diamo un occhio al comfort e troviamo un parabrezza 15 mm più alto e dotato di nuovi deflettori laterali, che insieme forniscono una maggiore protezione diminuendo anche i vortici, specialmente alle alte velocità. Nulla da dire sulla qualità di particolari e finiture, tutti decisamente di buon livello e perfettamente allineati alla finalità della moto. Una finezza è la nuova barra paramotore (di serie), utile anche a salvare il serbatoio in caso di caduta, che passa ben nascosta dalle plastiche, subito sotto il serbatoio. Voto: 10
Yamaha Ténéré 700 World Raid:Contenuti tecnici e dotazioni
Le nuove sospensioni Kayaba, con forcella da 43 mm con trattamento Kashimi e mono-ammortizzatore sempre marchiato KYB, regalano 20 mm di escursione in più su entrambe le ruote (230 ant. e 210 post.). Sono pure entrambi ultra-regolabili e con la finezza del registro "alte e basse velocità" in compressione sul monoammortizzatore. Più corsa sospensioni è sinonimo di maggior luce a terra, infatti ora tra il nuovo ampio paracoppa in alluminio e il terreno, ci sono 255 mm contro i precedenti 240 mm. Pure le pedane, realizzate in acciaio, ora somigliano molto a quelle larghe di una moto da cross e risultano un ottimo appoggio nella guida in piedi. La sella è molto più piatta, sale maggiormente nel mezzo dei due serbatoi e anch’essa aumenta la sua altezza da terra a 890 mm. Nulla invece cambia sul bicilindrico di 698 cc da 74 CV e in effetti ben poco ci sarebbe da variare su fantastico CP2 di Yamaha. L’elettronica resta sempre ridotta a quella puramente obbligatoria, ovvero all’ABS, che ora offre tre scelte (road, off-road o disattivato). Giocoforza il peso aumenta e ora la Casa dichiara 220 kg col pieno. Da notare che cambia pure la distribuzione dei pesi, che ora è perfettamente divisa al 50% tra anteriore e posteriore. Voto: 8
Yamaha Ténéré 700 World Raid:Ergonomia e comfort
Il comfort aumenta leggermente grazie alla miglior protezione aerodinamica, ma per il resto la Tenerè resta la stessa di sempre, semplice ed essenziale quanto basta per comportarsi come un’ottima moto adventure. Ottima la sella, che pur essendo stretta a sufficienza per premettere gli ampi spostamenti della guida off-road, ha comunque una comoda seduta adatta ai lunghi trasferimenti. Sono piccole cose che fanno differenza, rendendola ora molto più gradevole anche in un lungo viaggio. Pure le pedane maggiorate sono un piccolo dettaglio, ma nella guida in piedi il loro comodo e ampio appoggio l’abbiamo apprezzato tantissimo. Dalla triangolazione sella-manubrio-pedane non potevamo aspettaci di meglio, sia seduti su strada, sia in piedi in fuoristrada, perché in entrambi i casi permette la perfetta e naturale postura per controllare la moto. Unica differenza con la versione originale è data dal serbatoio più largo che si avverte tra le gambe da seduti e pure quando si avanza molto nella guida in piedi. Voto: 8
Yamaha Ténéré 700 World Raid: Piacere di guida e fattore emozionale
La versione base ha sempre avuto il grande pregio di essere facile e sincera, con un semplice approccio sin da subito e sulla WR questa caratteristica non è affatto cambiata. L’aspetto più corposo dato dal grosso serbatoio non deve spaventare, perché a parte quando col pieno si fa effettivamente sentire, non appena il livello del carburate cala un po’, l’agilità e quel bel feeling di leggerezza sul manubrio tornano immediatamente. L’ottimo lavoro delle nuove Kayaba migliora tanto anche la guida si strada, dove nonostante la maggior corsa, i trasferimenti di carico sono ottimamente contenuti dall’idraulica. Rispetto al modella base, questa WR ce la siamo goduta parecchio tra le curve, dove grazie anche ai fantastici Pirelli Scorpion STR, permette pieghe e ritmi che non ci saremmo aspettati. Il maggior carico sull’anteriore regala anche ingressi in curva più precisi, come anche un’ottima stabilità sul veloce. Il tutto è condito dal fantastico carattere del bicilindrico CP2, che con una bella schiena ai medi e bassi regimi e insieme al rapido cambio, regala grande gusto sempre. Con una ciclistica così prestante ora emergono la sua limitata potenza e il poco allungo e su strada resta la voglia di qualcosa di più. In fuoristrada invece erogazione e potenza sono perfette. Qui le sospensioni fanno una differenza esagerata, ora è possibile tenere ritmi decisamente superiori al passato, potendo contare su un comportamento molto controllato e un ottimo bilanciamento. Peccato per la minor corsa del posteriore, che rispetto all’esuberante forcella sfigura un po’. Voto: 9
Yamaha Ténéré 700 World Raid: rapporto qualità prezzo
Con la Ténéré base, Yamaha ha fatto i miracoli per offrire ad un prezzo così basso, una moto di tale livello ed effettivamente questo è stato la sua grande forza. Ora le cose cambiano, il prezzo di 12.599 € f.c. si allinea a quello della concorrenza, ma la componentistica fa un deciso salto in avanti, vedremo come questo sarà recepito dal mercato, a nostro avviso è una scelta azzeccata. Voto: 8
Yamaha Ténéré 700 World Raid: conclusioni
La Ténéré non si smentisce, resta la “semplice” moto analogica di sempre, ma ora acquista autonomia e tanta prestanza in più. Ci sono piaciuti il suo nuovo carattere stradale e i nuovi più elevati ritmi di cui è capace in fuoristrada. Meno bello, ma quasi inevitabile, il maggior peso, che su strada non fa differenze, ma su terra richiede più attenzione. Voto finale: 8,6