La moto classic con un V8 da 4,4 litri!

La moto classic con un V8 da 4,4 litri!

Realizzata dall'elaboratore Pavel Malanik, vanta la spinta di un otto cilindri del 1908 di derivazione aeronautica sviluppato dall'azienda JAP

Redazione - @InMoto_it

09.03.2023 ( Aggiornata il 09.03.2023 16:31 )

Una moto con un motore V8 da 4,4 litri? È l'ultima, folle, creazione di Pavel Malanik, elaboratore noto per le sue moto dall'aspetto vintage, che ha dato vita a un modello spinto da quello che è un otto cilindri con due catene di trasmissione, ovvero un JAP V8.

Pavel Malanik e la sua moto con motore V8 4.4

Pavel Malanik e la sua moto con motore V8 4.4

L'elaboratore noto per la sua passione per le moto dall'aspetto classico ha realizzato un modello con un otto cilindri JAP del 1908 di derivazione aeronautica. La potenza massima è di circa 50 cv per 250 Nm di coppia

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Un po' di storia

J.A.P. era l'abbreviazione di John Alfred Prestwich, fondatore dell'azienda in Inghilterra. All'inizio del XX secolo, J.A.P. realizzava motociclette, ma dopo qualche anno si concentrò sullo sviluppo e la produzione di soli motori. Negli anni '20 e '30, J.A.P. divenne uno dei maggiori produttori di motori in Europa. In gamma però spiccava anche un motore V8 per aerei. Ed è stato proprio questo V8 risalente al 1908 ad affascinare Pavel Malanik. Tuttavia, è stato impossibile trovare un esemplare da restaurare, poiché ne esistono solo due o tre in tutto il mondo. Uno di essi è esposto al Museo della Scienza di Londra, sotto forma di un modello in scala ridotta non più funzionante. Così, nel 2017 Malanik ha deciso di fotografare e misurare il suddetto motore "londinese", notando dettagli come i cuscinetti a rulli delle bielle o la coppa dell'olio in quattro parti.

Lavori effettuati e dati tecnici

Con le foto raccolte, le misure e i pochi documenti che è riuscito a trovare, Malanik ha iniziato a ricostruire il J.A.P. V8 nella sua officina, impiegando non meno di sei anni. Il solo volano pesa 10 kg. Bisogna infatti ricordare che, in origine, questa architettura era stata progettata per azionare un'elica d'aereo lunga 2,50 metri. Per renderla un po' più compatta a uso motociclistico, l'accensione è stata cambiata: da quella a magnete a quella a spinterogeno, combinata con celle di batteria agli ioni di litio.

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La potenza massima viene raggiunta già a 1.300 giri/min: circa 50 cv. La coppia massima è disponibile a 1.000 giri/min: circa 250 Nm. Al minimo, il V8 ha bisogno di soli 200 giri al minuto. Arriva a 130 km/h già in seconda. Il motore è a 16 valvole. L'albero a camme tra le due bancate di quattro cilindri è in bella vista. Solo l'albero a gomiti è nascosto - come giusto che sia - all'interno del basamento. Con un alesaggio di 86 mm e una corsa di 95 mm ciascuno, vale a dire circa 550 cc a corsa lunga per cilindro, il risultato è di 4,4 litri di cilindrata. Dall'albero a gomiti, attraverso il volano, il flusso di potenza viene deviato di 90° tramite copia conica a 2 pignoni e 2 catene. Nel mozzo della ruota posteriore sono integrati 2 ingranaggi con frizioni e freni a nastro. Ci sono anche due leve per il freno a pedale, una su ogni pedana, a sinistra e a destra.

Ciclistica

Il telaio tubolare in acciaio, disegnato e realizzato dallo stesso Malanik e saldato in ottone, è privo di molle nella parte posteriore. Ci sono solo molle direttamente sotto la sella. Per quanto riguarda la sospensione anteriore, Malanik ha predisposto una forcella con molla centrale incapsulata e 20 mm di escursione. Lo smorzamento è assicurato dall'imponente elemento a dischi d'attrito bene in vista. Le ruote sono particolarmente grandi, 26", con cerchi in acciaio e 40 raggi in filo per ruota. La misura degli pneumatici è 3,00 x 26. Per un passo di 1.720 mm e una lunghezza totale di 2,40 metri, oltre ai 260 kg di peso totale, gli pneumatici devono essere gonfiati a 5 bar.

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Il serbatoio ha spazio per 6 litri di carburante speciale a basso numero di ottani. Con un consumo di circa 8 litri per 100 km, un pieno è sufficiente per circa 80 km. La parte anteriore del serbatoio è riempita con 2 litri di olio, che vengono iniettati al motore e al cambio angolare tramita una coppia di pompe. Il motore viene avviato esternamente con un piccolo motorino di avviamento, e la miscela benzina-aria deve essere regolata con cura utilizzando diverse leve sul carburatore centrale. Fortunatamente, è sufficiente che almeno un cilindro si avvii per far funzionare gli altri sette.

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